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Opere del ‘900

Gente in Aspromonte: la Calabria di Alvaro

gente in aspromonte

Gente in Aspromonte è una raccolta di racconti dello scrittore calabrese Corrado Alvaro, ed è considerata tra le più alte espressioni della letteratura meridionalistica, esempio di neorealismo novecentesco. Pubblicato per la prima volta a Firenze da Le Monnier nel 1930, è un'opera che racconta la difficile vita dei pastori in Aspromonte, nei primi del Novecento che vivono nelle case costruite di frasche e di fango, dormono insieme agli animali e vanno in giro coi lunghi cappucci attaccati ad una mantelletta triangolare che protegge le spalle.

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Benedizione, il canto della vita di Haruf

Benedizione di Kent Haruf

Benedizione è il primo libro della "Trilogia della pianura" dello scrittore americano Kent Haruf (1943-2014), interamente tradotta da NN editore: gli altri due titoli sono Canto della pianura e Crepuscolo, quest'ultimo in uscita l'11 maggio prossimo. Tutti e tre i romanzi sono ambientati nella cittadina immaginaria di Holt, in Colorado, la quale può considerarsi a tutti gli effetti un personaggio aggiunto.

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‘Le lacrime di Nietzsche’, di Irvin Yalom

le lacrime di nietzsche

Le lacrime di Nietzsche (Neri Pozza, 1992), dello psichiatra e scrittore statunitense Irvin D. Yalom (Sul lettino di Freud, La cura Shopenhauer, Il problema Spinoza), è un romanzo storico molto accurato sulla vita e le opere (fino al 1882) del filosofo tedesco e sulla sua misteriosa malattia. Questo libro presenta una grande collezione di aforismi e citazioni dalle opere di Nietzsche, soprattutto da Umano, troppo umano e La gaia scienza, e già da questo si può capire l'enorme lavoro "chirurgico" affrontato dall'autore per la sua scrittura.

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‘Infinite jest’, il capolavoro di Wallace

Infinite jest

Infinite jest è un lunghissimo e impegnativo romanzo di oltre 1000 pagine, il capolavoro che ha consacrato lo scrittore americano David Foster Wallace nel panorama della letteratura postmoderna, una sfida con se stessi, un libro che incuriosisce il lettore, il quale, alla prese con personaggi invischiati in storie complicate, pensa che alla fine gli sarà tutto finalmente chiarito, aspettativa disattesa, perché in Infinite jest di chiaro non c'è nulla.

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La ragazza che toccava il cielo, di Luca Di Fulvio

la ragazza che toccava il cielo

La ragazza che toccava il cielo (Rizzoli, 2013) è un romanzo storico di Luca Di Fulvio, autore da oltre 500.000 copie, i cui libri sono stati tradotti in sedici Paesi. Al centro della trama de La ragazza che toccava il cielo vi è la persecuzione razziale contro gli ebrei, in un contesto ‘inusuale’ per l’argomento: il 1500 veneziano. L’immaginario comune colloca generalmente il problema delle discriminazioni antisemitiche intorno alla prima metà del secolo scorso, quando in realtà le origini del cancro dei pregiudizi sono molto più antiche.

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l’Idiot de la famille, di Jean Paul Sartre

Sartre

Nel 1972 escono i tre volumi di un'opera, L'idiot de la famille, dedicata a Gustave Flaubert; l'idea nasce da una sorta di scommessa da parte di Sartre con il suo compagno di partito Roger Garaudy che gli propone di dedicare un saggio a un personaggio della letteratura al quale egli avrebbe risposto a sua volta con un altro lavoro. Sartre avrebbe dovuto adottare il metodo esistenzialistico, Garaudy quello marxista. Questa la proposta, questi i patti. Così Sartre si mette all'opera. Lo scrittore francese ha letto da sempre Flaubert, è entusiasta di questo compito, al punto che ci suona strano sentire che detesti proprio quello scrittore del quale troviamo riscontro in tante delle sue opere. Una scelta motivata da cos'altro la sua? Sartre vuole misurarsi con Flaubert, comprendere quali sono le ragioni che lo hanno spinto a scegliere l'arte e la letteratura come rimedio a tutti i mali, perché si sia appellato all'arma della parola. La trama dell'opera ha come protagonista il piccolo Gustave durante i primi anni della sua vita, ''accusato'' di essere un idiota perché affetto da una forma di autismo che gli impedisce di vivere come vorrebbe. Forse è proprio in questa condizione di emarginazione che possiamo cogliere l'interesse di Sartre per l'esistenza complessa di questo bambino di otto anni e in quella che è la lotta quotidiana contro i suoi simili, in quel rapporto con l'Altro ed il suo sguardo , quell'Altro che non ci ha mai lasciato nell'analisi del pensiero di Sartre e del suo esistenzialismo.

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L’amante fedele, il simbolismo di Bontempelli

L'amante fedele di Bontempelli

Lo scrittore lombardo Massimo Bontempelli possiede una sorta di immunità, né triste né felice, dai guai che spesso compromettono l'essere umano con il quotidiano, ma la facoltà di non stupirsi di nulla produce come effetto quello di generare stupore. In effetti sembra che Bontempelli ignori la vita, contrabbandando innocenza, pensiamo all'attacco della novella del libro Donna nel sole: "Ero andato a fare un giro in aria col mio aeroplano più piccolo", oppure alla frase della raccolta di racconti L'amante fedele: "La Bella Addormentata nel Bosco russava".

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