reggia di caserta

La Reggia di Caserta in 50 immagini: gli appartamenti reali

La Reggia di Caserta è la più grande residenza reale del mondo, definita anche l’ultima grande realizzazione del Barocco Italiano. Patrimonio dell’UNESCO dal 1997.
Il Parco della Reggia si ispira ai giardini delle grandi residenze europee del tempo, unendo la tradizione italiana del giardino rinascimentale alle soluzioni introdotte a Versailles.

La serie delle vaste anticamere comincia con quella degli Alabardieri per proseguire con quella delle Guardie del Corpo, molto più ricca di stucchi della precedente, per terminare con l’anticamera dedicata ad Alessandro il Grande che subì nel tempo diverse modifiche; infatti dopo aver dato seguito alla prima idea di Luigi Vanvitelli, e successivamente alla fuga di Ferdinando I in Sicilia, fu sotto il regno di Murat che proseguirono i lavori; infatti egli fece eseguire sei bassorilievi in stucco rappresentanti episodi della sua vita.


Successivamente quando Ferdinando I si riprese il regno, fece immediatamente rimuovere tutto ciò che riconduceva ai predecessori, fatta eccezione per alcuni mobili che Giuseppe Bonaparte aveva portato da Parigi, dove furono coperti tutti i monogrammi di Bonaparte cucendo su di essi il monogramma di Ferdinando, conservando così buona parte degli arredi.
Le sale sono quasi tutte in stile Luigi XVI mentre le pitture sulle volte furono sensibilmente influenzate dall’arte locale, che sin dal XV secolo seguiva con molta lentezza le nuove tendenze europee. (fonte: http://www.reggiacaserta.com/appartamenti-reali/).

489.343 ducati fu la spesa che Carlo III di Borbone, il 29 agosto del 1750, sostenne per l’acquisto dello Stato di Caserta.
Un così cospicuo esborso per le regie casse della Casa Borbone sicuramente doveva essere giustificato da un corrispondente valido motivo di stato; infatti il tutto era finalizzato ad un vasto e complesso piano riorganizzativo del Regno che il giovane Re intendeva mettere in atto. Vengono attribuite al Borbone, dagli storici informati, doti di spiccata spiritualità religiosa, oltre che di bontà e pietà che lo portavano a trascurare spesso le cure amministrative del Regno, in quanto preferiva dedicare i suoi entusiasmi alle attività che maggiormente gratificavano il suo temperamento tendente a migliorare il decoro ed il prestigio dei Borboni nella assai dimessa Napoli di quei tempi.

Appartamenti reali-presepe borbonico-biblioteca-veduta del parco

I programmi architettonici ed urbanistici sulla Reggia di Caserta impegnavano molto Carlo di Borbone in quanto erano parte essenziale e predominante del rinnovamento economico cui era finalizzata la sua politica innovativa.
Il Teatro San Carlo realizzato in soli otto mesi dall’architetto Medrano, l’ampliamento del Palazzo Reale, il Reale Albergo dei Poveri, non finito, commissionato a Ferdinando Fuga, l’ampliamento del porto e la costruzione di altri importanti edifici e Chiese, arricchirono in quegli anni Napoli dando un forte impulso all’edilizia cittadina.

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Fonte testo: http://www.italiadonna.it/public/percorsi/02014/3reggiacaserta.htm

 

Pubblicato da

Annalina Grasso

Giornalista e blogger campana, 29 anni. Laurea in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con una galleria d'arte contemporanea.

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