Marina Cheubini è nata a Brescia il 6 agosto 1988. Dopo la maturità scientifica si è laureata in “scienze filosofiche”. Nel 2013 ha scritto la prima raccolta di poesie: “Componiti, Mistero”, vincitrice della XXXIV edizione del Premio “Letteratura”, attribuitole dall’Istituto Italiano di Cultura di Napoli. Ecco ora questa sua seconda silloge, “Gli occhi di Nausicaa”, edita da QuiEdit. In questa sua ultima raccolta si possono trovare molti componimenti pregnanti e di ottima fattura. Estetica e mitologia vanno a braccetto con sobrietà e senso della misura. Una ricerca poetica di questo tipo sottende una lettura ben digerita ed assimilata di Jung: significa far parlare gli archetipi e l'inconscio collettivo, ricercare il proprio Sé, cercare di compiere il proprio percorso di individuazione.
Read More »Lo Zan, Fedez e il tiro all’opinione
Tra Fedez e Pillon, tutti a grugnire intorno alla proposta di legge del deputato PD. In democrazia, più si rispetta la diversità, meglio è. Nella finta democrazia liberale, invece, funziona come nella Fattoria degli animali di Orwell: c’è sempre qualcuno che vuol essere più uguale degli altri.
Read More »Ricordando Romy Schneider. ‘L’importante è amare’
Il 29 maggio 1989, a soli 43 anni, moriva una delle più belle e talentuose attrici del mondo, l’austriaca, naturalizzata francese Romy Schneider, resa famosa dal ruolo dell’indimenticabile principessa Sissi dove appariva come una ragazza dolce e promettente. Ma con il passare degli anni Romy diventa più bella, il suo sguardo si fa magnetico, la sua recitazione intensa, il suo stile più raffinato grazie alla stilista Chanel che valorizza il suo corpo sinuoso.
Read More »‘Cose da bambini’ di Toni Brunetti: l’incredulità di fronte alla brutalità del mondo
In Cose da bambini, ambientato tra il 12 dicembre 1969 e il 31 dicembre 1970, che è al contempo romanzo di formazione e thriller, c'è la periferia violenta di Milano sullo sfondo. Il protagonista vive nel problematico quartiere dell'Anello. Ma siamo davvero certi che quella fosse una Milano minore? Comunque in primo piano c'è la vita del giovanissimo protagonista, Marco di soli 11 anni, sospeso tra il mondo dei cosiddetti pari, con tutti i suoi conflitti come ad esempio la guerra delle clave, e quello familiare, in cui troviamo i contrasti dei genitori e della sorella più grande.
Read More »‘La montagna incantata’ di Mann: una lettura filosofica di Davide Morelli
Ha perfettamente ragione Milan Kundera, quando scrive nel suo saggio "L'arte del romanzo", che il romanzo è soprattutto complessità. La montagna incantata infatti è impegnativa per la molteplicità di temi filosofici, politici, morali, scientifici, religiosi trattati. Il lettore si trova di fronte a molti spunti di riflessione.
Read More »‘Sangue di cane’, il caso letterario di Veronica Tomassini per gli anticonformisti culturali
Sangue di cane dell'autrice siciliana Veronica Tomassini, è stato un caso letterario per la sua carica eversiva. La Tommasini è un caso a sé stante nel panorama letterario e per la sua particolarità è di difficile canonizzazione. Probabilmente lascerà il segno. In questo libro (che non è reportage, romanzo noir, giallo, romanzo-saggio o non fiction novel, non è un metaromanzo come molti oggi; non è assolutamente opera di intrattenimento, ma attività di conoscenza delle cose) narra in presa diretta quelle che un tempo si chiamavano a torto situazioni basse con uno stile impeccabile ed al contempo sferzante.
Read More »Probabilità, irrazionalità, microfisica, i nuovi concetti ne ‘Il romanzo del Novecento’ di Debenedetti
Il romanzo del Novecento raccoglie i Quaderni in cui il grande critico letterario Giacomo Debenedetti stendeva le sue lezioni universitarie. La presentazione è di Eugenio Montale. Alla fine del libro si possono trovare le note, in cui sono elencati tutti i riferimenti bibliografici, e il repertorio di autori, opere, personaggi e periodici citati.
Read More »‘Nomadland’ di Zhao vince come era prevedibile gli Oscars 2021
Anche quest'anno si è tenuto il rito della consegna degli Oscars, evento sottotono per ovvi motivi, ma, come da qualche anno a questa parte quello che realmente comincia a scricchiolare è il coraggio con cui l’Academy e il mondo del cinema portano avanti le loro battaglie ideologiche, finendo per incepparsi in decisioni e produzioni cinematografiche animate dai più alti propositi e null'altro. Ciò è accaduto l'anno scorso con la pellicola manierista Green Book: ciò si è verificato anche quest'anno, secondo i pronostici, con un film dalla commozione facile, indotta, quasi ricattatoria: Nomadland di Chloe Zhao, regista cinese che ha studiato a New York. Film indipendente, che batte bandiera americana, con la bravissima Frances McDormand.
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