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Emiliano Paladini

‘L’incanto di Venere’ di Salvatore Belzaino: l’invocazione dell’amore in una raccolta poetica compulsiva

L'incanto di Venere

Non è raro trovare nella raccolta la parola inchiostro, legata quasi da una sorta di magia alla sorte delle volte dei pianeti, delle maree, degli effetti luce delle stelle con l'atmosfera e l'aria terrestre. L'incanto di Venere dello scrittore salernitano Salvatore Belzaino, edito da Il mio libro, 2019, come si legge nella sinossi del libro, è una raccolta lirica che esalta e celebra Amore nella melodia che scalza l’oblio; è poetico flusso d’albe e tramonti nel letto stracolmo di attese del cuore. Tra i versi vividi di seducenti e primigenie emozioni, Salvatore denuda, in danza di parole limpide, alchemiche e fatali, il significato e l’essenza del perdersi e ritrovarsi. Perdersi e ritrovarsi di vita, di onirico abbandono e persino di morte, nella Bellezza di Colei che strugge in baci, che seduce tra strali di passione e tormento, che si fa speme all’arcobaleno delle stagioni destinate a passare ed essere rimembranza ed anche amnesia.

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Il fascino e l’incanto degli anni ottanta: esce il 15 ottobre il primo singolo di Giuseppe Gimmi

Gimmi Giuseppe

Giuseppe Gimmi ambisce ad essere un artista completo. Lo scorso anno ha lanciato un progetto di recupero culturale delle icone e dello stile degli anni ottanta e racconta la sua vita o il suo stile di vita attraverso un adeguato discorso di creatività. Agganciandosi a figure mitologiche ormai come Alberto Sordi, Sergio Leone, Carlo Verdone, Jerry Calà e Tommaso Paradiso, il suo discorso si dispiega con ansie cancellate dalle istanze culturali degli anni ottanta.

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Un giorno nella vita di Frida Kahlo

Frida

L'allestimento proposto alla Fabbrica del Vapore, a Milano, è un compendio tridimensionale sulle varietà artistiche che compongono la carriera della pittrice messicana. Il titolo della mostra "Il caos dentro" dispiega la sua lungimiranza nel voler mostrare, concentrarsi a voler mostrare, la poliedricità del quotidiano d'artista che ha fatto emergere le tele che il mondo ha imparato a conoscere. Il viaggio diventa quasi da indagine, anche da indagine, analisi, psicoanalitica, dal momento che si propone di fatto al visitatore ogni tassello personale che ha contribuito a forgiare le abilità figurative di Frida Kahlo. Si sbuca, ovverosia, improvvisamente sui sentieri della semiologia dell'arte, della fenomenologia, quasi, allungandoci verso tutte le aule, o gli spazi ricavati per la mostra.

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‘Born under a bad sign’ di Albert King: la fenomenale giostra di chitarre elettriche tra Manchester e Londra

Albert King

La versione di Born Under A Bad Sign, canzone di Albert King, la versione dei Cream, quindi, è la migliore. Una l'ha registrata anche Peter Green. Non era stato ancora detto; i Pink Floyd poi possono sicuramente distrarre e confondere, è ovvio, ci mancherebbe, cavoli, la musica psichedelica è una vera figata; si fa quindi preferire il primo dei velvet underground, ma poi the dark side of the moon è quanto di meglio abbia offerto il music business fino ad ora; ma i Cream sono imbattibili se non sono i migliori. E poi sono la miglior band di hard blues bianco elettrico. Loro sono i padri naturali dell'Hard Rock - a cui ha contribuito anche Peter Green.

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Georges de La Tour in mostra a Milano fino al 27 settembre: la natura noir del Seicento francese

de La Tour

È la luce che vuole far la protagonista, vuole diventare un fantasma di scena, vuole parlarci: è la luce che si rivela. I colpi di luce staccano dalla composizione, si ergono in rilievo, strappano un pezzo di verità alla scena e lo rendono immortale, ma è solo un dettaglio, la punta di un diamante. Come i gioielli preziosi, alla fine, le tele di Georges de La Tour , si offrono prismatiche, caleidoscopiche, con gerarchie di luci al dettaglio nel mappare categorie sociali corrispondenti.

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Clyfford Still & Frank Stella, un ripasso della soggettività romantica statunitense

cliff e stella

Molte volte tutto parte da un quadro, e che il quadro complessivo di tutta la faccenda del contemporaneo derivi dall'idea nascosta di un quadro, o dal sistema di valori condiviso tra i quattro assi che compongono la tela di un quadro. Probabilmente nessuna epoca come quella dello scorso ottocento, è poi così completamente spaccata in due. Da una parte abbiamo la nascita della scienza o delle scienze contemporanee e l'imposizione dell'obettività e dell'oggettività assoluta della macchina tecnologica; e dall'altra abbiamo come sulle ali di un grido, di un urlo, la soggettività umana poliforme e chimerica molte volte.

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I brividi, se non altro: appunti sul minimalista Ellsworth Kelly

Ellsworth Kelly

"Lime and limpid green, a second scene, a fight between the blue you once knew"....sono i primi due versi del primo pezzo del primo disco dei Pink Floyd, UK press. Sono nubi di gas grandi miliardi di volte il sole e incendiate da lampi di luce cosmica milioni di anni fa, quando solo l'Africa era abitata, prima che il mondo si sparpagliasse in continenti, e solo quegli uomini videro in cielo quel bagliore. Ed è il colore che parla da solo. È tutto ciò che rimane di fronte all'orizzonte degli eventi, quando tutto ciò che è umano e conosciuto viene spazzato via, che i buchi neri sono la parte sconosciuta e cattiva della natura - se però il colore è viola, allora sono campi di lavanda visti dalle nuvole (color field). Sono tele irregolari: si tratta dell'esponente del Minimalismo e dell'Hard edge painting, Ellsworth Kelly, si vola, e il profumo lo si sente fin qua.

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Sinatra, Elvis, Dylan, Springsteen: macroscopia di una storia leggendaria

sinatra

Con Frank Sinatra si racconta una storia dei due mondi, di due epoche, quasi, del novecento; e c’è di fatti con lui un pre e un post guerra mondiale, e una visione d’insieme che va all’inseguimento del futuro da costruire consonante a nuove canzoni e melodie per nuovi altari popolari - il pop appunto, il sinonimo più trascurato di cultura di massa, dal quarto d’ora celebre per chiunque a the medium is the message, la macchina è il messaggio, la produzione, il progresso, e in questo caso la ricostruzione anche di una musica nuova; e il pop è anche un sottogenere della cultura di massa e un genere musicale con linee di confine assolutamente precise.

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