Breaking News
Home / Prof.ssa Maria Allo

Prof.ssa Maria Allo

Poetessa e traduttrice siciliana. Laureata in Lettere classiche, insegna nei Licei. Mi occupo di Islamistica e di Nuove professioni educative. All'attivo diverse pubblicazioni antologiche, quattro sillogi di poesia e “Talenti di donna “ (Onirica edizioni), un progetto di Gloria Gaetano sull’identità femminile, una proposta di scoperta e di approfondimento in ipotesi di seminari di formazione per le donne realizzato da un gruppo di lavoro al femminile. Attraverso lo strumento del digitale, le frequentazioni poetiche, storico e letterarie, soprattutto quelle poetiche, si manifestano, a partire dal blog “Nugae11”o nei siti dove sono ospitata. Alcune mie poesie sono state lette e commentate su Rai Notte nelle trasmissioni “Inconscio, magia e psiche”e su Cinque stelle del prof. Gabriele La Porta.

Il limen di ‘Case Sepolte’ del poeta Pietro Romano

case sepolte

“Memoria? Quale memoria? Di me che ritorno sulla soglia che manca?” Proprio l’esperienza di soglia sembra essere l’asse portante della prima sezione di “Case Sepolte”, dentro il cui alveo, Pietro Romano ha elaborato la sua ricerca visionaria. “Case sepolte dentro ogni casa riflessa. Soglia al sostare, speculare tutto in un tutto scisso, parziale.” In un certo senso lo specchio profondo dentro cui la sua coscienza si è specchiata e, se il poeta non avesse osato entrare in quel gioco fra ombra e luce e indagare il valore delle parole, mettendo in scena la visione che palpita negli strati profondi dell’immaginazione oltre la soglia del noto, nessun orizzonte creativo si sarebbe mai aperto.

Read More »

Nel nome di Clizia: i ‘Mottetti’ di Montale dedicati ad una presenza femminile indefinita

Clizia

Mottetti costituisce la seconda sezione di Le Occasioni di Montale. Il titolo allude alla “poesia d’occasione”, nel senso che in questo periodo si infittiscono, nell’opera di Montale, i riferimenti a persone, eventi, circostanze della vita privata e pubblica. Eppure il poeta ha sempre rifiutato di precisare le circostanze biografiche della sua ispirazione. In una lettera del 1966, a un amico critico che gli chiede chiarimenti, scrive: «La mia poesia non è vera, non è vissuta, non è autobiografica, non serve identificare questa o quella donna…».

Read More »

Jolanda Insana, voce poetica italiana, aulica e dialettale, sempre fuori dal coro

jolanda insana

L’anno 1977 segna l’esordio tardivo nella poesia della quarantenne Jolanda Insana, quando un gruppo di testi di Sciarra amara è presentato in un quaderno collettivo della casa editrice Guanda, diretto da Giovanni Raboni, poeta e militante nella critica in primis letteraria, ma anche teatrale e cinematografica che, sbalordito dalle schioppettate linguistiche della “Pupara”, così scrive: «[…] dietro o al di là della beffa, dietro o al di là dell’acuto, atroce sarcasmo, è in ogni caso, e senza scherzi, questione di vita o di morte: ed è questo, certo, a far circolare nella poesia della Insana, nel suo personalissimo impasto di sostenutezza aulica e gesticolante allegria dialettale, nel suo epigrammismo che, per naturale paradosso tende a farsi voce ininterrotta, declamazione, poema, una vena di minacciosa, rabbrividente cupezza.» Jolanda Insana è voce poetica italiana fuori dal coro. Sciarra è termine siciliano che viene dall’arabo šarra e insieme letterario che significa rissa, «conflictus tra la vita e la morte».

Read More »

Dacia Maraini: da un tempo all’altro della memoria

Dacia Maraini

Per anni Dacia Maraini ha raccolto le parole degli altri. Scrivere allora è stato un bisogno insopprimibile. Poi è diventato amore. Capacità di cogliere gli odori, i colori, i sapori: «la luce della Sicilia, la neve del Giappone [...] la foglia del tè, un biscotto al burro, una cipolla, l'odore, il sapore». In Non chiedermi quando, romanzo per Dacia emerge il mondo di una donna libera e forte con tanta voglia di agire e generosa proprio come in “Donne senza paura”: < >.

Read More »

‘Fuochi’, o degli specchi di Marguerite Yourcenar: una felice fusione tra moderno e miti classici

Marguerite Yourcenar

«Spero che questo libro non venga mai letto» è l’incipit di uno dei testi più intensi e famosi di Marguerite Yourcenar, Feux- Fuochi. Un libro che l’autrice francese non avrebbe mai voluto far leggere per i contenuti personali, una vera e proprio ricerca dell’anima umana messa al rogo da un amore non ricambiato, una crisi passionale della trentaduenne Marguerite, innamorata perdutamente del suo editore, André Fraigneau, che, a sua volta è innamorato di altri uomini. Ed è così che l’autrice inizia a comporre collages come in uno stato di trance, e sotto la spinta di una visione interiore attinge al mito, approccio all’assoluto.

Read More »

Libertà, ricerca e musicalità nella poesia di Amelia Rosselli

Amelia Rosselli

Un linguaggio frantumato e oscuro caratterizza l’appartata esperienza poetica di Amelia Rosselli che si distingue però per un’intonazione appassionata, rara nel secondo Novecento. Non può seguire studi regolari, costretta a trasferirsi con la famiglia dalla Francia all’Inghilterra, ma acquisisce una piena padronanza di tre lingue (italiano, francese e inglese); forse anche per questa sua formazione internazionale Amelia Rosselli risulta estranea alla tradizione italiana e continua senza sosta a coltivare l’idea precisa e dichiarata di una lingua poetica universale, come universale è la musica.

Read More »