Rapito di Marco Bellocchio e Il sol dell’avvenire di Nanni Moretti, sono i film che hanno ottenuto le maggiori candidature ai Nastri d'argento, che saranno consegnati martedì 20 Giugno a Roma nell'arena del Maxxi. Se il film di Bellocchio racconta di una vicenda nota su cui nel 1996 è stato pubblicato un libro, Prigioniero del Papa Re, di David Kertzer e, più recentemente, Il caso Mortara di Daniele Scalise, da cui è tratto il film, omettendo molte verità per spirito anticlericale, quello di Moretti, dove Moretti uno e trino parla di Moretti in un turbine di spocchia e autoreferenzialità, in riferimento all’insurrezione ungherese, sia pure nell’ottica legittima della finzione, offre una lettura epidermica e fuorviante.
Read More »Helmut Berger, bellezza gelida ed inquieta della settima arte
Un incandescente bagliore; è stato questo Helmut Berger nella storia del cinema italiano. L'attore austriaco, scomparso lo scorso 18 maggio, ha legato per sempre il suo nome a quello del grande regista italiano Luchino Visconti, la cui poetica si sposò perfettamente con il talento e la bellezza ultraterrena e inquieta di Berger.
Read More »Desenzano del Garda celebra il centenario della nascita dell’artista pop Roy Lichtenstein
La Città di Desenzano del Garda (Bs), in occasione del centenario della sua nascita, celebra uno dei più importanti artisti americani della Pop Art internazionale: Roy Lichtenstein. Organizzata dall'Assessorato alla Cultura e prodotta da MV Eventi, la mostra "Roy Lichtenstein: the Sixties and the history of international Pop art" sarà ospitata al Castello dal 29 aprile al 16 luglio 2023 e presenterà 60 opere di Roy Lichtenstein e di alcuni dei principali protagonisti del rinnovamento artistico degli anni Sessanta.
Read More »‘L’Umana Fragilità’ di Francesca Callipari, un libro che indaga sul rapporto dell’uomo con la morte
Dal 18 Aprile è disponibile in tutti gli store online il libro dal titolo "L'umana Fragilità" dello storico e critico d'arte Francesca Callipari. Un'analisi storico artistica ma anche socio-antropologica sul rapporto dell'uomo con la morte, che ci conduce in un viaggio introspettivo volto ad approfondire aspetti che troppo spesso tendiamo ad allontanare per paura, invogliandoci al tempo stesso a scoprire un po' di più alcune grandi opere della Storia dell'arte.
Read More »‘Tempoforma’, la personale di Rae Martini a Milano
Federico Rui Arte Contemporanea è lieta di presentare la personale di Rae Martini “Tempoforma”, in cui vengono presentate 12 opere inedite dedicate a due cicli di opere recenti, i Modulari e i Sistemi di interazione. La mostra inaugura martedì 9 maggio e sarà visitabile fino al 30 giugno, dal martedì al venerdì alle 15 alle 19 (e sabato su appuntamento). Il titolo Tempoforma nasce proprio per evidenziare la continuità tra due elementi fondamentali nella pratica dell’artista, oggi giunta ad un notevole livello di definizione: il linguaggio e il tempo, elementi processuali e formali dell’indagine di Rae Martini, risultato di un percorso sorvegliato, coerente e sperimentale che si colloca in una produzione trentennale, così spiegata dall’artista stesso: “partendo dalla lettera, poi indietro alla struttura, poi indietro alla parola, fino al segno, alla superficie (urbana), al segno del tempo, al tempo stesso e al suo scorrere. Negli attuali Modulari domina il concetto della successione temporale e della sua manifestazione”.
Read More »I dipinti dell’artista russo Andrey Esionov rimangono nelle chiese romane
Il catalogo del progetto «Percorsi della fede. L’arte di Andrey Esionov in 7 chiese di Roma» è stato presentato martedì 21 marzo nella Chiesa di Santa Maria in Campitelli a Roma. Il volume, di 172 pagine, racconta la mostra omonima dell'artista russo Andrey Esionov, che si è tenuta da maggio a novembre 2022 in alcune delle principali basiliche e chiese della Capitale italiana. Il libro contiene un saggio del noto critico e storico dell'arte Vittorio Sgarbi, oltre ai testi della direttrice del Pantheon Gabriella Musto, del direttore della Casa Russa a Roma Daria Pushkova, del giornalista e scrittore Francesco Bigazzi, del giornalista e presentatore Julian Makarov e di altri autori.
Read More »Oscars 2023. Vince ‘Everything Everywhere All At Once’, ma meritava ‘Gli spiriti dell’isola’. Questione di conscience washing
Al Dolby Theatre di Los Angeles è andata in scena la 95ª edizione dei premi Oscar, la nottata di premiazione più attesa dell'anno. Quest'anno c'è stato un film dominatore in assoluto, Everything Everywhere All at Once che si è aggiudicato ben 7 statuette su 11 candidature. Il film costruito su più livelli, intrattiene con il suo montaggio e le scene action esilaranti benché sia ridondante e incotrollato. Everything Everywhere All at Once mescola tutti le vite e i generi possibili: kung-fu, wuxia, mélò, fantasy, commedia. È un film di fantasmi che compaiono e spariscono. Tuttavia sembrava la storia di due amici vestita di echi che sembrano provenire da Brecht, Buzzati e Beckett, quella più meritevole della vittoria. Gli spiriti dell'isola è un film sull'amiciziae le sue contraddizioni, ma è anche un film che parla dell'attesa di qualcosa che forse non verrà mai.
Read More »‘Gli spiriti dell’isola’ di Martin McDonagh, un film unico nel cinema contemporaneo, tra nero e grottesco
Anni Venti, al largo della costa d’Irlanda. Tra abbondanti pinte di Guinness e sentori di bacon e porridge, “Gli spiriti dell’isola” da teatro dell’assurdo si trasforma in tragedia. I volti degli abitanti di Inisherin assomigliano a totem ancestrali, le loro espressioni alle brume del cielo e i loro sentimenti ai fuochi di torba mentre i marosi s’infrangono sulle falesie e gli strapiombi delle montagne fanno da quinta ai paesaggi spazzati dal vento. Il film, che piaccia o respinga, non ha equivalenti nel cinema contemporaneo e anche se avete cercato invano il nome di Inisherin sulle mappe (il luogo è inventato) è escluso che lo possiate dimenticare. Premiato a Venezia e ai Golden Globes (sempre per il miglior attore e la sceneggiatura) e candidato a nove Oscar (con ottime possibilità di vittoria), il film di Martin McDonagh racconta lo strano legame tra il giovane e ingenuo Pádraic e l’anziano Colm con la passione per la musica.
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