Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, torna al cinema il 27 ottobre con la sua opera seconda, In guerra per amore, pellicola che ha per protagonisti lo stesso Pif e Miriam Leone. Questa la sinossi del film, che ha come sfondo ancora una volta la Sicilia: Arturo e Flora, sono i protagonisti di una complicata storia d’amore nell’epoca dello sbarco degli alleati del luglio 1943. Arturo e Flora vorrebbero sposarsi, ma non possono, poiché il padre di lei, ristoratore a New York, l’ha promessa ad un mafioso siciliano e l’unico modo per impedire questa unione è arruolarsi nell’esercito e tornare nella Sicilia da dove era partito per cercare fortuna in America.
La seconda opera di Pif
Dopo il successo di critica e pubblico La mafia uccide solo d’estate (2013), film appartenente al cosiddetto filone “civile”, “impegnato” della cinematografia, in bilico tra commedia e dramma, Pif torna dietro la macchina da presa con una commedia romantica che funge da pretesto per raccontare ancora una volta la mafia e, nello specifico, la sua ascesa, sullo sfondo della seconda guerra mondiale.
A Lamezia Terme, in occasione della sesta edizione di “Trame”, Festival dei libri sulle mafie, Pif ha presentato in anteprima nazionale il trailer di In guerra per amore, prodotto da Wildside con Rai Cinema, dichiarando: <<In guerra per amore racconta lo sbarco degli americani in Sicilia del 1943, evento di cui non si sa molto, è avvenuto un anno prima rispetto allo sbarco in Normandia. Io stesso non conoscevo questa storia, ho iniziato a studiarla circa due anni fa, mentre preparavo uno speciale Rai per i 70 anni della Festa della Liberazione, condotto da Fabio Fazio. In quell’occasione – ha raccontato Pif – ho fatto un collegamento proprio dalla spiaggia dove avvenne lo sbarco, nella zona tra Gela, Licata e Scoglitti, al sud della Sicilia. Lo sbarco degli americani in Sicilia nel ’43 è un episodio storico trascurato che ha segnato la storia del nostro paese>>.
In guerra per amore in anteprima al Festival di Roma 2016
Per realizzare In guerra per amore, che sarà presentato in anteprima al Festival di Roma, il regista siciliano ha raccolto diverse testimonianze di persone che all’epoca dello sbarco degli alleati erano bambini e abitavano in quei luoghi. E proprio dai documenti dei servizi segreti americani è emerso come la mafia fosse un loro interlocutore. Pif ha poi ammesso quanto sia stato difficile ricreare quei luoghi: <<Non volevo un paese dove altri registi siciliani avessero già girato i loro film (Montalbano e Tornatore), ho deciso quindi di inventare una cittadina che non esiste e ho scelto Erice, un paesino sopra Trapani, a 700 metri sopra il mare>>. Per girare le scene ambientate a New York è stato utilizzato il Cinecittà World, parco divertimenti alle porte di Roma. Il film risulta interessante anche dal punto di vista del linguaggo adottato dagli attori, i quali parlano palermitano, messinese e catanese, una sorta di esperanto siciliano. Oltre a Pif che veste i panni di un soldato squattrinato e all’ex Miss Italia Miriam Leone nel ruolo della sua amata, gli altri attori che figurano del film sono: Stella Egitto, Andrea Di Stefano, Maurizio Marchetti e Domenico Centamore.
Un lavoro certosino dunque quello dell’ex provocatore TV ed assistente alla regia di Franco Zeffirelli e Marco Tullio Gordana che nel 2013 ha sorpreso tutti con la sua originale opera prima; siamo certi che Pif non deluderà nemmeno questa volta, con questa sorta di prequel de La mafia uccide solo d’estate.