Oggi 15 aprile 2014, il Premio Bancarella ha inaugurato a Milano nella Sala Consiglio della Banca Cesare Ponti la sessantaduesima edizione del premio, presentando i sei libri vincitori del Premio Selezione 2014. I librai come al solito si sono fatti interpreti del gusto dei lettori e tra tanti libri hanno individuato, attraverso un percorso iniziato il 4° marzo 2013 e concluso il 28 febbraio 2014, i volumi che andranno ad occupare un posto nella selezione finale.
I libri sono:
Roland Balson, “Volevo solo averti accanto” ed. Garzanti
Alberto Custerlina, “All’ombra dell’impero” ed. Baldini & Castoldi
Albert Espinosa, “Braccialetti rossi” ed. Salani
Chiara Gamberale, “Per dieci minuti” ed. Feltrinelli
Veit Heinchen, “Il suo peggior nemico” ed. E/O
Michela Marzano, “L’amore è tutto” ed. Utet
Il presidente della Fondazione Città del Libro, il professor Giuseppe Benelli ha illustrato l’edizione del premio 2014 e la premiazione finale che si terrà a Pontremoli i giorni 19 e 20 Luglio.
Nei prossimi mesi il Premio Bancarella e la fondazione Città del libro si occuperanno della presentazione dei romanzi e degli autori. Si partirà il 29 Maggio da Ravenna, prima tappa. Gli autori incontreranno gli studenti delle scuole superiori della città. Il 6 Giugno si sposteranno a Cesena dove, nel corso dell’evento, sarà consegnato agli autori il “Premio Vincitore Selezione Bancarella 2014”. Il 16 Giugno in serata, il Bancarella sarà protagonista saranno tutti a Sesto San Giovanni per poi concludere il ciclo di presentazioni a fine Giugno a Carrara.
I sei autori dei volumi finalisti saranno in piazza della Repubblica a Pontremoli il 20 Luglio. La giuria del Premio è costituita da 200 librai, che con il loro voto determineranno il finalista della sessantaduesima edizione del Premio Bancarella.
Il Premio Bancarella nasce nel secondo dopo guerra per iniziativa di studiosi e appassionati della terra di Lunigiana, come Renato Mascagna, e Manfredo Giuliani che sono a conoscenza della straordinaria tradizione dei “librai pontremolesi” e ne comprendono l’importanza e lo sviluppo per la diffusione e il commercio del libro. Da una tradizione di emigrazione della gente di Lunigiana e principalmente di Montereggio, paese dei librai, abbandonare la propria terra per trovare occasioni di lavoro. Dalla difficoltà e dall’abbandono della propria terra si è ricavata però la diffusione del libro; tra gerle di vimini i libri hanno camminato, hanno testimoniato e sono sopravvissuti in un’Italia che a fatica si costruiva. Quando la gerla non era più sufficiente a trainare per il mondo la bancarella, i librai pontremolesi si fermavano nelle città d’Italia coi loro banchi di libri e aprivano librerie. Ed è da questa tradizione che nasce, nel 1952, il Premio Bancarella, un riconoscimento letterario dei librai. La vittoria di Ernest Hemingway con “Il vecchio e il mare” nel 1953 anticipa il Nobel e segna l’inizio dell’albo d’oro dei vincitori del Bancarella. Vengono premiati anche Pasternak e Singer prima del prestigioso riconoscimento dell’Accademia Svedese, confermando così la capacità dei librai di saper riconoscere, seguendo gli anni, il gusto dei lettori. Ancora oggi il Premio resta legato alla sua origine errabonda: è il libro che incontrare la gente, soprattutto i giovani, ed ecco perché il comitato del premio organizza numerose presentazioni e incontri con le scolaresche italiane e con tutta la popolazione non solo per la promozione della lettura ma anche per salvaguardare le librerie. La libreria è infatti il luogo dove i libri respirano e riposano in attesa che qualcuno li scelga. E oggi le librerie devono essere protette, dopo tanto cammino a questi libri non deve mancare un posto in cui essere accolti.