Gianni Rodari,

‘La torta in cielo’, il pacifismo di Rodari

Gianni Rodari (Omegna, 1920 – Roma, 1980) è uno degli scrittori tra i più riconosciuti e ricordati in Italia, questo certamente per la sua vasta produzione nella letteratura per ragazzi e per aver profondamente rivoluzionato il modo di concepirla, riscrivendone le regole e studiandola in modo più profondo e completo di quanto fatto prima da altri. I suoi esperimenti letterari in questo ambito sono un caposaldo della letteratura stessa e fanno di Rodari un pioniere e un innovatore dell’ambito letterario giovanile e infantile.

L’opera più celebre di Gianni Rodari è sicuramente la Grammatica della fantasia (1973), l’unica opera dello scrittore piemontese Rodari che presenta un contenuto teorico e non narrativo. L’opera è di fondamentale importanza per comprendere al meglio le teorie pedagogiche e letterarie dell’autore piemontese, che in questo volume da voce ai suoi pensieri più innovativi. Sono infatti presentati o ribaditi pensieri come la difesa dell’errore o la difesa della potenza dell’immaginazione e della creatività come processo educativo. Una delle tematiche più care a Rodari, insieme al tema dell’educazione e della libertà, è quella della pace. La sua militanza dapprima nell’esercito della Repubblica di Salò e poi nei movimenti partigiani lo ha educato e gli ha insegnato bene cosa volesse dire guerra. Nelle sue opere il pacifismo incontra quello che è il punto di vista dei bambini che da sempre sono i pacifisti per eccellenza: questo è il contenuto del racconto La torta in Cielo (1966), un messaggio pacifista lanciato da Rodari usando come suoi emissari i bambini stessi che con la loro ingenuità e spensieratezza mostrano al mondo come sia possibile vivere senza guerra. 

Rodari : le torte al posto delle bombe

Il libro, nato in un lavoro con  gli scolari della signorina Maria Luisa Bigiaretti che hanno finito la quinta nel ’64 nelle scuole elementari Collodi a Roma, come scritto nella prefazione, raccoglie quello che era un racconto a puntate uscito nel ’64 sul <<Corriere dei piccoli>>.
La trama è semplice. Una mattina nel cielo di Roma, precisamente nel quartiere del Trullo compare un misterioso oggetto volante che tutti identificano come un oggetto alieno. Una volta dato l’allarme compare subito sulla scena l’esercito e intima agli abitanti di rifugiarsi in cantina e di non uscire per alcun motivo. A disobbedire agli ordini ci penseranno due bambini, Paolo e Rita che riescono a giungere nei pressi dell’oggetto misterioso che nel frattempo era atterrato nella vicina montagna del Cucco. Lì i due bambini si rendono conto che si tratta di una torta, all’interno della quale i due bambini incontrano un uomo e poi presi dalla paura i due scappano via e ritornano alla propria casa. Il giorno dopo Paolo decide di ritornare alla torta per scoprire cosa ci facesse quell’uomo all’interno della torta e scopre che lui è uno scienziato e  la torta in realtà è l’esperimento di una nuova bomba, fallito a causa di un pasticcino e trasformatosi in un enorme torta. Quando l’uomo all’interno della torta decide di distruggere la torta, sono i bambini che, guidati da Rita, gli forniscono l’idea giusta: mangiarla fino a farla sparire e questa visione riempie l’uomo di cosi tanta felicità da esser contento di aver fallito la sua bomba.

I contenuti sono molto chiari ed esplicitati dallo stesso Gianni Rodari, “ci sarà un pezzo di torta per tutti quando si faranno torte al posto delle bombe”. Attraverso gli occhi dei bambini Rodari traccia un giudizio del mondo degli adulti, un mondo fatto di crudeltà come le bombe e i carri armati, ma mentre tutti gli uomini pensano alla morte e alle paure più acrobatiche e spettacolari, i bambini per loro natura e inclinazione sono portati a vedere la parte dolce, reale della vita, che li porta a mangiare una buona torta invece che terrorizzarsi per un’astronave inesistente. I bambini diventano quindi la controparte “razionale” del racconto, mettono in luce le finzioni e le idee malsane degli adulti.

Attraverso le osservazioni  dei bambini, e a volte si potrebbe dire piuttosto banali, i problemi complicati e le idee astruse vengono rese semplici e risolvibili. La vita attraverso le parole dei bambini diventa facile e con essa diventa anche meno difficoltoso capire che è inutile il male e la sua prosecuzione. La torta in cielo si riveste di un messaggio pacifista di facile comprensione per adulti come per bambini, con una sua espressione anche abbastanza ironica: Fare le torte piuttosto che fare le bombe. La speranza è il futuro, ci dice Rodari, e il futuro sono i bambini.

La torta in cielo è intessuta di riferimenti di altre fiabe che i bambini possono cogliere senza problemi;  Cenerentola, Pinocchio, ma anche l’Odissea e la Commedia di Dante.

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