Breaking News
Home / Introduzione / Figure retoriche: le figure di sentimento
figure di pensiero

Figure retoriche: le figure di sentimento

Le figure retoriche di sentimento si hanno quando si vuole mettere in evidenza lo stato d’animo poetico, modificando cosi un suono o  la struttura del verso. Le principali sono:

L’APOSTROFE: si ha quando un personaggio si rivolge ad un uditore ideale (non reale) con lo scopo di persuaderlo, manifestando sentimenti di dolore e di sdegno. Esempio:

“Ahi serva Italia, di dolore ostello,

nave sanza nocchiere in gran tempesta,

non donna di province, ma bordello!”

(Dante, Inferno, canto XXVI).

EPIFONEMA: consiste nel sintetizzare un discorso con una frase enfatica e solenne, sia in forma interrogativa che esclamativa, con valore didattico. Esempio:

“È funesto a chi nasce il dì natale”.

(Leopardi, “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”).

IPOTIPOSI: descrizione di una persona, di un evento o di una cosa con particolare attenzione per i dettagli , con lo scopo di darne una rappresentazione visiva molto vivace. Esempio:

“e ‘l capo tronco tenea per le chiome, / pesol con mano a guisa di lanterna” (XXVIII 121-122).

INVETTIVA: discorso violento contro qualcuno. Esempio:

Ahi Pisa, vituperio de le genti

del bel paese là dove ’l sì suona,

poi che i vicini a te punir son lenti,

muovasi la Capraia e la Gorgona,

e faccian siepe ad Arno in su la foce,

sì ch’elli annieghi in te ogne persona!”

(Dante Alighieri, Divina Commedia, I, XXXIII, 79-84).

ESCLAMAZIONE:  sottolinea un particolare stato d’animo attraverso l’enfatizzazione di una determinata parola o frase. Esempio:

“Oh gioia! oh ineffabile allegrezza!” (Pd XXVII 7).

About Annalina Grasso

Giornalista e blogger campana, 29 anni. Laurea in lettere e filologia, master in arte. Amo il cinema, l'arte, la musica, la letteratura, in particolare quella russa, francese e italiana. Collaboro con una galleria d'arte contemporanea.

Check Also

Sepehri

Sohrab Sepehri, il poeta più innovativo dell’Iran contemporaneo

La poesia dello scrittore persiano Sohrab Sepehri viene considerata come la più innovativa dell’Iran contemporaneo e occupa un ruolo di assoluta originalità nel panorama letterario internazionale. Il “metodo pittorico delle sue rappresentazioni” va interpretato in base agli spazi espressivi che caratterizzano gli onirici territori persiani: luoghi in cui si magnificano sovrapposizioni di terre e minerali che ci appaiono sempre in meravigliosa armonia. La composizione degli elementi infatti diviene immanente in natura: la sensazione è di ritrovarsi in un’epoca altra, una visione di un mondo mitico che rimane intatto sotto una volta di vetro soffiato e risponde a quei caratteri propri di un’estetica neoplatonica, angelicata e devota alle costellazioni, caratterizzante a pieno titolo la coscienza culturale e religiosa dei persiani.