‘L’Affaire Casati Stampa’, il nuovo libro di successo di Davide Amante sulla vita di coppia di Anna Fallarino e il marchese Casati Stampa

Uno dei primi romanzi usciti nel 2021, edito da DMA Books, L’Affaire Casati Stampa dello scrittore Davide Amante, sta avendo un grande successo, come indicano i dati delle vendite. Certamente le ragioni di questi ragguardevoli risultati sono nel tema del romanzo, la vita della coppia Anna Fallarino e marchese Camillo Casati Stampa, intensa, passionale e per certi aspetti al limite della moralità. Ma più ancora che la vicenda stessa, L’Affaire Casati Stampa, è capace di ricreare intorno ai personaggi, con intensità e profondità, quell’atmosfera anni Settanta così carica di vitalità, follia e anticonformismo.
La parola chiave di questo romanzo di Davide Amante è proprio ‘anticonformismo’.
L’autore da un lato affronta una vicenda molto difficile – un omicidio passionale, cruento, cui è seguito il suicidio. La storia d’amore fra Anna Fallarino e il marchese Casati Stampa fu alla ribalta della cronaca per buona parte degli anni Sessanta, spesso assumendo toni scandalistici, e rimase per tutti gli anni ’70, dopo l’omicidio, uno dei casi più in vista e più discussi da moltissimi giornali.
Le indagini sull’omicidio porteranno alla luce ogni dettaglio di una relazione che appare da subito più intensa e complicata delle apparenze. L’approccio anticonformista e dal ritmo veloce dell’autore permetterà di svelare a poco a poco una storia d’amore intensissima e fuori dagli schemi, in tutta la sua grandiosità e passionalità.
D’altro canto l’autore, nel ricostruire attraverso le indagini la vicenda Casati Stampa, riesce con raffinatezza e grande controllo stilistico a immergere il lettore in quel mondo anticonformista degli anni Settanta. Questo è un punto importante perché è proprio partendo dal contesto di questo mondo anni Settanta che è possibile capire e vedere sotto tutt’altro sguardo la vicenda stessa, in tutta la sua passionalità.
Davide Amante ci guida attraverso quella trasgressione e voglia di libertà, nelle relazioni così come nella vita quotidiana, che ha poi portato alla formidabile creatività ma anche a quel disordine sociale, che si è poi cristallizzato negli anni di Piombo, che chiamiamo Anni ’70.
Lo scrittore ci porta nella normalità dell’anticonformismo, nella voglia di rottura con gli schemi e le rigidità dell’epoca precedente, in un amore più libero e più sincero, mostrandoci non soltanto il valore di quell’epoca ma anche il forte contrasto con l’epoca contemporanea, nuovamente regolata da un conformismo e da una rigidità morale di massa, imposta in parte anche dal predominio dei Social Media.
Insomma un libro, L’Affaire Casati Stampa, in cui sono presenti tutti gli ingredienti per catturare l’attenzione del lettore: la vita di provincia che sta stretta, il desiderio di ascesa sociale, la complessità del rapporto di coppia, i vizi e i capricci dell’alta società, ma anche le debolezze e i dolori che accomunano tutti gli esseri umani, Amante, giunto al suo quarto romanzo si rivolge a quei formidabili anni ’70 che hanno lasciato un segno indelebile in tutti noi e nella storia moderna.

Dalla quarta di copertina

30 agosto 1970, il più grande scandalo italiano.
30 agosto 1970, il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino uccide la moglie Anna Fallarino e l’amante Massimo Minorenti per poi suicidarsi. La vicenda scatena ampia risonanza pubblica al punto da essere considerata dalla stampa uno dei più grandi scandali italiani sia perché è coinvolta una delle più antiche famiglie aristocratiche milanesi sia per i retroscena sessuali e morbosi, basati sulla passione voyeuristica e candaulistica di una coppia al limite della moralità.
Le indagini sull’omicidio porteranno alla luce ogni dettaglio di una relazione che appare da subito più intensa e complicata delle apparenze.
Si rivelerà a poco a poco una storia che è difficile definire d’amore, ma certamente di interesse e passione, intensissima e fuori dagli schemi, in tutta la sua grandiosità tragicità. Si scoprirà così un “amore” tutt’altro che scandalistico e la intima bellezza dei personaggi coinvolti.
Un romanzo raffinato e dalla grande potenza narrativa che rivela, attraverso il percorso delle indagini, una delle più grandi verità dell’amore o che crediamo essere amore, della passione, della sofferenze e della vita.

L’autore Davide Amante

Davide Amante è scrittore di narrativa. Ha studiato in scuole di lingua inglese e italiana. Ha collaborato con varie case editrici (fra cui McGraw-Hill, Bertelsmann, Vallardi, Mondadori). Ha insegnato letteratura moderna e contemporanea. Ha scritto sceneggiature in lingua inglese per il cinema.
Ha collaborato con il Politecnico di Milano, su invito del Dipartimento di Architettura, insegnando agli studenti l’interpretazione e la trasposizione dell’opera letteraria negli allestimenti scenici teatrali e cinematografici.
Parla correntemente tre lingue ed è appassionato dello sport della vela e snowboard. Ha attraversato il Ténéré ed altri deserti del nord-Africa, ha navigato in solitario in barca a vela ed ha intrapreso numerosi altri viaggi.
Tra le sue opere: Punto di fuga Wallenberg (Leopard, 2014), Il guardiano delle stelle. Il viaggio di Anais insieme al vento (DMA International, 2018).

Pino Ciccarelli: “Magari in un’altra vita”

L’autore Pino Ciccarelli

“Ogni musica che non dipinge nulla non è che rumore.” Jean Baptiste le Rond d’Alembert, “Enciclopedia”, 1751.

“Perchè è questo ciò che fa la musica, dipinge la nostra anima, la nostra vita, ...magari in un’altra vita.”

Bob Dylan, Edith Piaf, Nicola Di Bari, Chicago, Bee Gees, Marcella, Elton John, Gabriella Ferri, Nuovi Angeli… Ogni pagina è musica, ogni parola è arte, pura poesia, un dipinto che segna l’anima.

Giovedì, 12 dicembre, Pino Ciccarelli, sassofonista napoletano, ha presentato presso la libreria Marotta&Calfiero store, il suo primo romanzo. Pagine e pagine che, vorresti, non finissero mai. Parole e musica.

Giuliano e Riccardo iniziano così la loro amicizia. Ciò che li lega è qualcosa che non puoi spiegare, perchè la musica, i ricordi, l’anima che vibra, non puoi spiegarla. Non puoi darle un senso reale. Lei vola, la musica e, con lei, anche le parole di questo splendido libro.

L’autore ripercorre così, attraverso un’amicizia che strappa e regala lacrime e sorrisi, la bellezza di un’epoca che, mai, potremo rivivere, non nel concreto almeno. La forza di quel mondo, di quegli anni, gli anni ’70, che rinascono nella memoria attraverso una canzone, una melodia, quella melodia mai dimenticata. Perchè quegli anni erano così. Ci batteva il cuore, allora. In quel tempo finito che lascia un segno indelebile nei cuori di chi li ha vissuti, amati, ancora una volta, mai dimenticati.

Amore, amicizia, odio, forza, coraggio, passione, desiderio di andare oltre, di strapparla con i morsi e con i denti questa vita, quella vita, che, molto spesso, non lascia scampo. Ma solo un breve ricordo. I ricordi di una vita.

La musica vive in ogni parola scritta dall’autore. Rende, ogni istante che vive nella mente, indistruttibile. La musica è anche questo. Indistruttibile. Una forza inaudita, inspiegabile, come un’onda che si infrange sugli scogli in una giornata di fine estate. La parole scorrono veloci, ci trascinano in un mondo che è stato ed è ancora il nostro. Ne abbiamo ancora di ricordi di estati passate alla ricerca di un sorriso, quello della ragazzina che ci fa battere il cuore, di scommesse fatte con gli amici dopo una partita di calcetto, di momenti e sguardi rubati al destino. Un destino beffardo, maligno. Un destino bastardo.

E poi ancora, i sogni proibiti, i desideri, la vita che scorre, la voglia di fermarla, o forse di correrle dietro, perchè il tempo va, inesorabile. Un’estate diventa una vita intera. Un ricordo, resta un macigno che non si alleggerisce mai, nemmeno dopo 32 anni. I ricordi, belli o brutti, restano dentro e la musica, la nostra musica, li riporta a galla e non lascia scampo.

Riccardo ama la musica, Riccardo ama la vita, e ama Tecla. Ma questa vita sembra troppo poco per lui, per quella chitarra che continua a suonare nonostante tutto, nonostante il tempo, il dolore, i brutti ricordi, il sangue che scorre.

Giuliano è li, guarda, osserva la vita che continua a muoversi, che vorrebbe rendere sua. In un corpo non ancora maturo e con la mete che aspetta un futuro che non tarda ad arrivare e a colpire, come quel pugno allo stomaco.

E i litigi, la fine di un’estate come la fine di un’amore. Le persone sbagliate, le decisioni da rimpiangere, da ricordare in eterno in quella Napoli anni ’70 che lascia un vuoto, una lacrima che bagna il viso.

In un linguaggio semplice e diretto, Pino Ciccarelli ci porta con lui. Non ha bisogno, però, di prenderci per mano, per accompagnarci in questo mondo, tra queste parole. La musica, la sua musica, lo farà per lui. Ci porterà accanto a Giuliano, alla sua voglia di imparare, di amare, di essere, di vivere, di non lasciare andare. E ancora, accanto a Riccardo, un “ragazzino” che resterà dentro di noi, alla fine di queste immense pagine, come un Jim Morrison, un Jimi Hendrix, a cui forse, questa vita, andava ancora troppo stretta. Non lo so, non lo sapremo mai.

E così, nella periferia cittadina, osserviamo, ascoltiamo, restiamo accanto a loro. Ai nostri protagonisti, quelli che diventano amici, che diventano compagni di giochi e scherzi, di una vita intera. Una vita che non aspetta, una vita che non torna indietro.

“Essere giovani vuol dire tenere aperto l’oblò della speranza, anche quando il mare è cattivo e il cielo si è stancato di essere azzurro.” Bob Dylan.

Ma tutto questo accadrà “Magari… magari in un’altra vita.”

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