L'arte contemporanea, estenuata dai continui balzi in avanti delle avanguardie novecentesche, sembra aver smarrito bellezza e genio, tecnica e costanza, stile ed originalità. Il paese di Michelangelo e Caravaggio, Leonardo e Raffaello può, ancora una volta, contribuire a salvare l'arte ed il bello, valorizzando gli epigoni di una tradizione secolare ed ineguagliata. V’è un artista italiano esperto nella pratica dell’encausto, tecnica nella quale fallì anche uno come Leonardo, avvezzo ad operare con la cera anziché con l’olio garantendo ai suoi capolavori una durata plurisecolare. Un altro, connazionale e pittore, dipinge maestose cadute oniriche, tra cui si ricorda una geniale precipitazione di Pasolini defunto che si ricongiunge a Petrarca, Pound ed alla madre. Lust, but not least, un trentenne del Belpaese che vanta tra le sue opere dodici pale d’altare. E’ in corso un nuovo Rinascimento? Il Vaticano è tornato ai tempi di Raffaello e Michelangelo?
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