Carolina Invernizio, scrittrice di storie macabre e di misteri, o il brutto che piace e che vende?

In un’intervista, Carolina Invernizio dichiarò di scrivere un romanzo di 200-250 pagine entro una settimana, di non controllare mai i suoi scritti e di prendere ispirazione per le sue opere dagli articoli di giornale. Gramsci la definì “l’onesta gallina della letteratura popolare”, per Emilio Zanzi è stata “la dama che ha anticipato di mezzo secolo la letteratura gialla e supergialla”, i critici la chiamavano “Carolina di Servizio” oppure, inventando un appellativo ormai divenuto proverbiale, “la casalinga di Voghera” (la scrittrice, nell’introduzione ai Romanzi del peccato, risponde loro: “Dei critici ho una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici e amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle”).

Invernizio scrive male, anzi malissimo, tra stereotipi, spiegoni, narici frementi e pianti dirotti, buoni dall’animo candido e cattivi senza possibilità di redenzione; ma questa pessima scrittura che caratterizza tutti i suoi romanzi che sono simili tra loro, ma tradotti anche negli Stati Uniti e in America Latina, sprigiona un’energia esplosiva, alimentata da un’immaginazione iperbolica, da un certo gusto per il macabro e il perverso e da un senso del ritmo impeccabile.
Non è raro il caso che una persona venga seppellita come morta, mentre di morta non ha che l’apparenza. Ci sono molti e molti esempi da citare, ma ne basti solo uno solo a dimostrare che non bisogna aver troppa furia nel seppellire i cadaveri, specialmente quando la loro morte è avvenuta improvvisamente, non bastando talvolta la constatazione del medico. Quanti medici, ed anche celebri, si sono ingannati ed hanno fatto seppellire dei morti ancora vivi! Se tutte le tombe potessero dischiudersi,… se potessero parlare! Ma le tombe sono mute, e la terra ricopre i più orribili misteri.

Le varie sollecitazioni nei confronti del pubblico sono giocate, più in particolare, sulle frustrazioni alimentate dalla morale repressiva della famiglia, che è all’origine dei temi macabri e angosciosi della narrativa inverniziana. Si pensi all’ossessione della morte, quale si trova ampiamente sfruttata nel motivo della “sepolta viva”, i luoghi bui e appartati dei labirintici bassifondi, dove si compiono i più efferati delitti e si occultano i cadaveri, valgono come altrettanti simboli delle misteriose regioni dell’inconscio. Il fascino proibito e morboso di tali tematiche si rivela, a volte al limite di una situazione che sfiora la necrofilia sadiana. Possono così trovare sfogo, in altri termini, gli impulsi inconfessabili di una sessualità repressa e inibita, che percorre del resto buona parte della letteratura d’appendice, sotto le forme di un sadismo compensativo di una realtà sessuale sulla cui negazione si basa la morale ufficiale. Pertanto, laddove il sesso non può uscire dal chiuso cerchio della famiglia, divengono tanto più indicativi i teneri legami fra congiunti (il rapporto fra Clara e il fratello Alfonso, ancora nel Bacio di una morta) o fra creature femminili (laddove l’unico rapporto consentito con il maschio “estraneo” è quello della seduzione e della violenza), che sfiorano i tabù dell’omoerotismo e dell’incesto.

Inoltre nei romanzi della Invernizio l’alternarsi degli ambienti eleganti dell’aristocrazia e della ricca borghesia ai tuguri degli squallidi quartieri dove allignano il vizio e la miseria, l’ignoranza e la prostituzione, è funzionale a un interclassismo filisteo che consiste nel rendere romanzescamente possibili gli improbabili matrimoni tra le “figlie del popolo” e gli eredi di agiate e nobili famiglie. Si introduce così un ulteriore livello di ambiguità, se è vero che contro la ragazza povera e onesta (la ragazza che non ha ancora subito il furto dell'”onore”) è in agguato l’eterna congiura dell’aristocratico e diabolico seduttore.

Il bacio d’una morta, dai più considerato il capolavoro dell’autrice, racconta la storia di due fratelli, Alfonso e Clara, che ricorrono a inganni e sotterfugi à la Montecristo per strappare la figlia di lei, Lilia, dalle grinfie dello scellerato marito, il conte Guido Rambaldi, e soprattutto della di lui amante, la maliarda ballerina giavanese Nara. La trama si dipana tra tentati omicidi, finte morti, inseguimenti, svenimenti in abbondanza e vendette, con una tensione febbrile la cui efficacia, a differenza dello stile, si mantiene inalterata nel tempo. Perché è nel suo spirito isterico e febbrile che Invernizio trova la sua forza, e anche a uno sguardo ben più smaliziato di quello delle lettrici del suo tempo, Il bacio d’una morta appare ricco di atmosfere perturbanti, se non addirittura ambigue dal punto di vista morale.

A trainare il romanzo della Invernizio sono le donne, che non solo muovono la trama, ma incarnano anche i motori più potenti e oscuri dal punto di vista emotivo, mentre gli uomini si limitano a farsi trascinare da desideri e macchinazioni: se la perfida Nara sfoga la sua smania perfida e distruttiva su chiunque le capiti a tiro, protesa com’è a soddisfare il capriccio del momento e a devastare tutto il resto, la candida protagonista Clara è altrettanto determinata a conservare quello che ha, lotta strenuamente per riavere sua figlia, arrivando anche a mentire in tribunale, senza esitazioni e senza sensi di colpa.
Era splendidamente bella ed abbigliata con elegante semplicità. Nulla di più voluttuoso dei suoi occhi grandi, stupendi, dalle pupille luminose: il suo colorito bruno era alquanto animato: le labbra sensuali, di un rosso vivissimo, spiccavano sullo smalto dei denti bianchi, umidi, come quelli di un fanciullo: la bruna lanugine, che gettava una specie d’ombra agli angoli della bocca, dimostrava il carattere focoso, appassionato di quella donna: le sue narici rosee si dilatavano frementi: nello sguardo aveva qualcosa d’indefinito, d’imperioso.

Il bacio d’una morta è un’opera talmente ingenua e sovraccarica che la si può non prendere sul serio, così come si può ridere del rapporto tra Alfonso e Clara, che farebbe la gioia di legioni di psichiatri, o di Nara, in confronto alla quale Charles Manson era un chierichetto, o di Guido, descritto come il marito crudele per antonomasia e che in realtà è solo di un’imbecillità disarmante; tuttavia rimane una lettura divertente, a suo modo ricca, appagante, disimpegnata e leggera, capace di soddisfare con pienezza le voglie più semplici del lettore, quelle voglie che sempre esigeranno di essere soddisfatte.

Molti dei romanzi di Carolina Invernizio hanno avuto una trasposizione cinematografica a partire dai tempi del muto: Il bacio di una morta per l’appunto, La sepolta viva, L’orfana del ghetto, Il treno della morte.

 

Fonte: http://www.crapula.it/carolina-invernizio-o-il-brutto-che-piace/

‘Il ladro di ricordi’, di Tiffany Reisz

Il ladro di ricordi è un romanzo di Tiffany Reisz, pubblicato da Harper Collins il 7 Luglio 2016. Si tratta di un viaggio attraverso il tempo e i ricordi, della storia di una famiglia maledetta e delle passioni che l’hanno attraversata negli anni. Il ladro di ricordi comincia nel presente, quando Paris riesce a mettere le mani sull’ultima bottiglia rimasta di whisky prodotta nell’azienda dei suoi antenati: i Maddox. Ma l’uomo alla quale prova a rubarla non è disposto a cedergliela tanto facilmente, così Paris gli propone un accordo: la verità sulla fine dell’azienda Red Thread in cambio della bottiglia, del valore di un milione di dollari. Comincia così il viaggio nel tempo attraverso un secolo di storia. I Maddox sono colpiti da una maledizione legata alla fondazione dell’azienda e tutti i componenti sono destinati a pagarne il prezzo. Tramite il racconto di Paris viviamo così le passioni, i dolori e gli errori di Tamara Maddox, ultima discendente della famiglia, che stravolgerà per sempre le sorti della Red Thread.

Il ladro di ricordi: struttura e tematiche

La trama inizia carica di mistero e continua con ancora una maggiore suspense, fino alla rivelazione finale che sconvolge il lettore sino all’insonnia. La storia è articolata su due archi temporali: il presente e gli anni ’80. Nel presente troviamo come protagonisti un ricco imprenditore, che possiede la prima bottiglia di bourbon prodotta nella famosa distilleria Red Thread, e Paris, la narratrice della storia. Il resto del libro consiste per lo più nel racconto della donna, che risale agli anni ’80, ovvero poco prima che la distilleria venisse bruciata in circostanze poco chiare. Il ladro di ricordi è mistero, avventura, suspense, sensualità e sentimento. Una storia di vendetta e riscatto che cattura dalla prima all’ultima pagina. È un romanzo che lascia senza fiato, travolgente e ‘scomodo’, perché tratta di personaggi perdutamente imperfetti in modo tale da portare il lettore a ‘giustificare’ ogni loro scelta, ogni loro errore. Tamara e Levi, l’uomo del quale è innamorata la ragazza, sono solo vittime collaterali della follia dei Maddox. E anche se sono destinati all’inferno per i propri peccati, vivranno per sempre nel ricordo dei lettori. Tiffany Reisz è riuscita a mettere insieme la profondità delle trame di Lucinda Riley con la suspense e la sensualità della scrittura di Ryan Lexi. Un mix davvero ben riuscito.

 

Top ten agosto 2016

1
 Classifica IBS
2
Quello che non uccide. Millennium. Vol. 4
Lagercrantz David, Marsilio
La ragazza del treno
Hawkins Paula, Piemme
3
4
Scarafaggi
Nesbø Jo, Einaudi
Città di carta
Green John, Rizzoli
5
6
La targa
Camilleri Andrea, Rizzoli
Prometto di sbagliare
Chagas Freitas Pedro, Garzanti Libri
7
8
After. Vol. 1
Todd Anna, Sperling & Kupfer
Un cuore in mille pezzi. After. Vol. 2
Todd Anna, Sperling & Kupfer
9
10
L’ amica geniale
Ferrante Elena, E/O

Top ten giugno 2016

1.
Si riconferma al primo posto L’altro capo del filo di Andrea Camilleri, che non sbaglia un colpo.
A Vigàta si susseguono gli arrivi di migranti e tutto il paese è coinvolto nel dare aiuto; in primo luogo la capitaneria e la polizia, ma anche tanti volontari. In questo frangente Livia strappa a Salvo una doppia promessa; di partecipare alla festa per i 25 anni di matrimonio di una coppia amica e di farsi per l’occasione un vestito nuovo. Così nella più rinomata sartoria di Vigàta il commissario conosce Elena, sarta entusiasta del proprio mestiere arrivata in paese da qualche anno; tra i due è subito simpatia. Ma non c’è il tempo per conoscere meglio la donna, ogni notte c’è uno sbarco, il commissario e i suoi uomini non si risparmiano, ci sono gli scafisti da individuare, sospettati anche dello stupro di una bambina. Poi una notte mentre Montalbano è al porto per il consumarsi di una ennesima tragedia del mare, un’altra tragedia lo trascina via dal molo: nella sartoria è stata ritrovata Elena trucidata a colpi di forbici. L’indagine parte dalla vita della vittima, gli amici, i possibili nemici, eventuali amanti, i lavoranti. Ma via via che si addentra nell’indagine nessuna ipotesi convince Montalbano; tra uno sbarco e l’altro trascorre ore in sartoria, in compagnia del gatto Rinaldo, orfano della padrona, alla ricerca di un indizio, di un filo dal quale partire.

2.
Anche la seconda posizione resta invariata con Succede di Sofia Viscardi.
“Mi chiamo Sofia e sono un’adolescente come tante. Amo raccontare tutto a modo mio, parlare di interessi comuni, di quello che mi piace, delle mie esperienze e della mia vita. Ho 17 anni, sono milanese, amo la pizza, il gelato, sono in fissa con le caramelle alla mela e ho due canali YouTube. Ogni lunedì carico un video nuovo dove racconto la mia folle vita di adolescente.” La maggior parte dei video che Sofia Viscardi pubblica sulla sua pagina raccontano con ironia situazioni comuni a molti suoi coetanei e racconti di vita quotidiana. Oltre che su YouTube, risponde ai fan sui suoi profili social, in particolare su Ask.fm, un sito frequentato dagli adolescenti in cui ci si scambia domande e risposte su qualsiasi argomento.

3.
Al terzo posto resta stabile Caffè amaro, scritto da Simonetta Agnello Hornby.
Gli occhi grandi e profondi a forma di mandorla, il volto dai tratti regolari, i folti capelli castani: la bellezza di Maria è di quelle che gettano una malìa su chi vi posi lo sguardo, proprio come accade a Pietro Sala – che se ne innamora a prima vista e chiede la sua mano senza curarsi della dote – e, in maniera meno evidente, all’amico Giosuè, che è stato cresciuto dal padre di lei e che Maria considera una sorta di fratello maggiore. Maria ha solo quindici anni, Pietro trentaquattro; lui è un facoltoso bonvivant che ama i viaggi, il gioco d’azzardo e le donne; lei proviene da una famiglia socialista di grandi ideali ma di mezzi limitati. Eppure, il matrimonio con Pietro si rivela una scelta felice: fuori dalle mura familiari, Maria scopre un senso più ampio dell’esistenza, una libertà di vivere che coincide con una profonda percezione del diritto al piacere e a piacere. Attraverso l’eros, a cui Pietro la inizia con sapida naturalezza, arriva per lei la conoscenza di sé e dei propri desideri, nonché l’apertura al bello e a un personalissimo sentimento della giustizia. Durante una vacanza a Tripoli, complice il deserto, Maria scopre anche di cosa è fatto il rapporto che, fino ad allora oscuramente, l’ha legata a Giosuè. Comincia una rovente storia d’amore che copre più di vent’anni di incontri, di separazioni, di convegni clandestini in attesa di una nuova pace.

4.
Sale al quarto posto Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol.
Mi chiamo Giacomo Mazzariol, ho diciotto anni. Vivo in una cittadina del Veneto con i miei genitori, le mie sorelle Chiara e Alice e mio fratello Giovanni. Io sono il secondogenito, Giovanni è il più piccolo; ci togliamo sei anni. Ci sono alcune cose che dovete sapere, di Giovanni.

 

5.
Scende di un solo gradino al quinto posto il giallo La battaglia navale di Marco Malvaldi, che ci porta di nuovo nelle avventure divertenti e noir del Bar Lume. Fa molto caldo e nell’immaginaria Pineta della Toscana tutti si riversano sulle spiaggie colme di gente, di rumore, di bambini, di amori. Ogni cosa però improvvisamente si ferma quando sul bagnoasciuga viene ritrovato il cadavere di una ragazza. Il corpo è distrutto dalle onde del mare: evidentemente è rimasto in acqua per diversi giorni. Nessuno è in grado di riconoscerlo, fino a quando a farsi avanti è Marino, un mafioso locale, che riconosce nella giovane morta proprio Olga, la badante di sua madre. Ma perché è stata uccisa? E’ arrivata alla Pineta da poco e non sembrava conoscere nessuno.

6.
Al sesto posto troviamo la prima novità della settimana, il giallo Non è la fine del mondo di Alessia Gazzola
Emma De Tessent. Eterna stagista, trentenne, carina, di buona famiglia, brillante negli studi, salda nei valori (quasi sempre). Residenza: Roma. Per il momento – ma solo per il momento – insieme alla madre. Sogni proibiti: il villino con il glicine dove si rifugia quando si sente giù. Un uomo che probabilmente esiste solo nei romanzi regency di cui va matta. Un contratto a tempo indeterminato. A salvarla dallo stereotipo dell’odierna zitella, solo l’allergia ai gatti. Il giorno in cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e la fine del mondo.

7.
In salita al settimo posto Cosa pensano le ragazze di Concita De Gregorio.
Il libro si muove tra i due poli dell’invenzione narrativa e della verità, fondato com’è sull’ascolto di un migliaio di storie vere di ” ragazze ” italiane, anche naturalmente italiane di nuova identità multiculturale, di ogni età e provenienza sociale, frutto di un capillare lavoro di inchiesta lungo due anni, che hanno portato a scoprire un tesoro di storie in video di sentimenti ed emozioni e volti.

8.
va giù in ottava posizione Scusate il disordine, scritto da Luciano Ligabue.
Tasso è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po’ lento (direbbe sua madre), ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di profondissima intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. E poi c’è una Polaroid che a un certo punto comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e una sala d’attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti invano che l’Assegnatore chiami il tuo numero.

9.
Sale un gradino al nono posto Dopo di te di Jojo Moyes, il seguito di Io prima di te.
Quando finisce una storia, ne inizia un’altra. Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi si ama? Come si può ricostruire la propria vita, voltare pagina? Per Louisa Clark, detta Lou, come per tutti, ricominciare è molto difficile. Dopo la morte di Will Traynor, di cui si è perdutamente innamorata, si sente persa, svuotata. È passato un anno e mezzo ormai, e Lou non è più quella di prima. I sei mesi intensi trascorsi con Will l’hanno completamente trasformata, ma ora è come se fosse tornata al punto di partenza e lei sente di dover dare una nuova svolta alla sua vita. A ventinove anni si ritrova quasi per caso a lavorare nello squallido bar di un aeroporto di Londra in cui guarda sconsolata il viavai della gente. Vive in un appartamento anonimo dove non le piace stare e recupera il rapporto con la sua famiglia senza avere delle reali prospettive. Soprattutto si domanda ogni giorno se mai riuscirà a superare il dolore che la soffoca. Ma tutto sta per cambiare. Quando una sera una persona sconosciuta si presenta sulla soglia di casa, Lou deve prendere in fretta una decisione.

10.
In decima posizione rientra Io prima di te di Jojo Moyes, il prequel del romanzo al nono posto.
Lou Clark sa tante cose. Sa quanti passi ci sono tra la fermata dell’autobus e casa. Sa che le piace lavorare nel negozio di tè The Buttered Bun e sa che probabilmente non è innamorata di Patrick, il suo fidanzato. Quello che non sa è che sta per perdere il suo lavoro e che le sue piccole certezze stanno per essere messe in discussione. Will Traynor sa che il suo incidente gli ha tolto il desiderio di vivere. Sa che adesso tutto sembra triste e inutile e sa esattamente come porre fine a questa sofferenza. Quello che non sa è che Lou sta per irrompere prepotentemente nella sua vita con tutta la sua energia e voglia di vivere. E nessuno dei due sa che sta per cambiare l’altro per sempre.

Fonte: http://www.pausacaffeblog.it/wp/2016/06/la-classifica-dei-libri-piu-venduti-13-giugno-2016.html

Top ten maggio 2016

Top ten maggio 2016. La classifica dei libri di questa settimana ci racconta di una nuova scalata al vertice e alcune novità:

1.
Sale in prima posizione Caffè amaro, di Simonetta Agnello Hornby.
Gli occhi grandi e profondi a forma di mandorla, il volto dai tratti regolari, i folti capelli castani: la bellezza di Maria è di quelle che gettano una malìa su chi vi posi lo sguardo, proprio come accade a Pietro Sala – che se ne innamora a prima vista e chiede la sua mano senza curarsi della dote – e, in maniera meno evidente, all’amico Giosuè, che è stato cresciuto dal padre di lei e che Maria considera una sorta di fratello maggiore. Maria ha solo quindici anni, Pietro trentaquattro; lui è un facoltoso bonvivant che ama i viaggi, il gioco d’azzardo e le donne; lei proviene da una famiglia socialista di grandi ideali ma di mezzi limitati. Eppure, il matrimonio con Pietro si rivela una scelta felice: fuori dalle mura familiari, Maria scopre un senso più ampio dell’esistenza, una libertà di vivere che coincide con una profonda percezione del diritto al piacere e a piacere. Attraverso l’eros, a cui Pietro la inizia con sapida naturalezza, arriva per lei la conoscenza di sé e dei propri desideri, nonché l’apertura al bello e a un personalissimo sentimento della giustizia.

 

2.
Scende al secondo posto Scusate il disordine, di Luciano Ligabue.
Tasso è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po’ lento (direbbe sua madre), ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di profondissima intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. E poi c’è una Polaroid che a un certo punto comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e una sala d’attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti invano che l’Assegnatore chiami il tuo numero. Insomma, questi racconti – cosi diversi fra loro e cosi inseparabili, quasi una classe scolastica eterogenea ma affiatata – sono un tripudio di fantasia e vividezza. E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura di Ligabue: la cornice surreale e la musica. La musica in tutte le sue declinazioni.

 

3.
Risale in terza posizione il giallo La battaglia navale di Marco Malvaldi, che ci porta di nuovo nelle avventure divertenti e noir del Bar Lume. Fa molto caldo e nell’immaginaria Pineta della Toscana tutti si riversano sulle spiaggie colme di gente, di rumore, di bambini, di amori. Ogni cosa però improvvisamente si ferma quando sul bagnoasciuga viene ritrovato il cadavere di una ragazza. Il corpo è distrutto dalle onde del mare: evidentemente è rimasto in acqua per diversi giorni. Nessuno è in grado di riconoscerlo, fino a quando a farsi avanti è Marino, un mafioso locale, che riconosce nella giovane morta proprio Olga, la badante di sua madre. Ma perché è stata uccisa?

 

4.
Al quarto posto troviamo la prima novità, Mio fratello rincorre i dinosauri di Giacomo Mazzariol.
Mi chiamo Giacomo Mazzariol, ho diciotto anni. Vivo in una cittadina del Veneto con i miei genitori, le mie sorelle Chiara e Alice e mio fratello Giovanni. Io sono il secondogenito, Giovanni è il più piccolo; ci togliamo sei anni. Ci sono alcune cose che dovete sapere, di Giovanni. Lui è uno che, se va a prendere il gelato e gli chiedono: “Cono o coppetta?”, risponde: “Cono!”, e se io gli faccio notare che poi il cono non lo mangia dice: “Be’, neanche la coppetta la mangio!” Giovanni è uno che paga, prende il resto e lo butta via con lo scontrino. È uno che ruba il cappello a un barbone e scappa. Che ama i dinosauri e il rosso. Che va al cinema con una compagna di classe, torna a casa e annuncia che si è sposato. Che balla in mezzo alla piazza, da solo, al suono della musica di un artista di strada, e uno dopo l’altro i passanti cominciano a imitarlo: Giovanni è uno che fa ballare le piazze. Per lui il tempo è sempre venti minuti, mai più di venti minuti: se uno va in vacanza per un mese, è stato via venti minuti. Ogni giorno va in giardino e porta un fiore alle sorelle, e se è inverno e non ne trova, porta loro foglie secche.

 

5.
Al quinto posto un’altra novità, Il calcio in giallo, una raccolta di racconti gialli scritti da Esmahan Aykol, Gian Mauro Costa, Alicia Giménez-Bartlett, Marco Malvaldi, Antonio Manzini, Francesco Recami, Gaetano Savatteri.
Lo chiamano il gioco più bello del mondo: una miscela esplosiva di emozione, spettacolo, entusiasmo, orgoglio; capace di precipitarti dall’esaltazione più sfrenata all’inferno della delusione. E ora che sta per arrivare l’appuntamento con gli Europei i tifosi si preparano. Dal 10 giugno 2016 e per un mese 24 squadre di calcio si contenderanno il titolo. Cosa non succederà in quel fatidico mese? Gli investigatori della scuderia Sellerio, i personaggi letterari che hanno conquistato i lettori, questa volta si sono dati appuntamento allo stadio, o negli spogliatoi, o addirittura sui campi di gioco. Sono tifosi di calcio, sostenitori magari di squadre di infima serie, e si ritrovano in questa antologia accomunati da un’unica passione.

6.
In discesa in sesta posizione Un anno per un giorno di Bisotti Massimo, un romanzo meraviglioso scritto col suo stile inconfondibile, una storia incantata che riflette sui sentimenti umani, sull’intreccio tra speranza e destino.
Alex è un cantante famoso. Dalla vita ha avuto la gloria, l’ammirazione dei fan, premi e ricchezze. Ma gli è mancata Greta, il grande amore con cui non si è mai trovato al momento giusto, qualcosa ha sempre impedito loro di stare insieme. Finché un giorno, fuori da una fermata del metrò di Parigi, la città dove vive, Alex fa amicizia con una ragazza che vende tubi con cui fare le bolle di sapone. Chiacchierano, lui le racconta la sua storia con Greta, come, dal primo incontro a Napoli in poi, si siano sempre sfiorati, senza mai riuscire davvero ad affidarsi l’uno all’altra.

7.
Stabile in settima posizione La strategia di Bosch di Michael Connelly, una giovane ‘rookie’ senza nessuna esperienza di omicidi, a cui Bosch deve fare da tutore. Una bella sfida. Appassionante come al solito, incalzante e veloce.
Due ‘cold cases’ che, dopo anni di stasi, diventano improvvisamente urgenti. Uno perché la vittima muore con dieci anni di ritardo rispetto alle intenzioni dell’aspirante omicida.

 

 

8.
In ottava posizione scende Dopo di te di Jojo Moyes, il seguito di Io prima di te.
Quando finisce una storia, ne inizia un’altra. Come si fa ad andare avanti dopo aver perso chi si ama? Come si può ricostruire la propria vita, voltare pagina? Per Louisa Clark, detta Lou, come per tutti, ricominciare è molto difficile. Dopo la morte di Will Traynor, di cui si è perdutamente innamorata, si sente persa, svuotata. È passato un anno e mezzo ormai, e Lou non è più quella di prima.

 

9.
Al nono posto entra in classifica Solo la mente può bruciare i grassi di Raffaele Morelli.
Il libro è dedicato al “principio dimagrante” che dimora in ciascuno di noi. Si tratta di un’energia nascosta nel cervello che, se non la ostacoliamo, ci porta inesorabilmente al dimagrimento: un nutrizionista personale celato nel profondo. Siamo “abitati” da un processo dimagrante e non lo sappiamo: anzi, facciamo di tutto per allontanarlo da noi, per combatterlo, per indebolirlo. Questo principio è una vera e propria “dea della magrezza”, che ha bisogno soltanto di poter agire e usare la sua energia.

 

10.
In decima posizione un’alta nività Le mele di Kafka di Andrea Vitali, ispirato da un aneddoto legato a un soggiorno a Lucerna del grande scrittore praghese.
Abramo Ferrascini, quello della ferramenta di Bellano, è un giocatore di bocce. Come individuale non va bene, ma boccia come dio comanda e in coppia con un buon accostatore diventa imbattibile. È stato tirato su a puntino dal gestore del Circolo dei Lavoratori, Mario Stimolo, allenatore per passione e perché tre anni fa, nel 1955, ha perso il braccio destro sotto una pressa e perciò di giocare non se n’è più parlato. Ora il Ferrascini ha tutte le carte in regola per vincere le semifinali del Campionato provinciale in programma a Cermenate domenica prossima.

 

Fonte: Pausacaffèblog.it

La ragazza che toccava il cielo, di Luca Di Fulvio

La ragazza che toccava il cielo (Rizzoli, 2013) è un romanzo storico dello scrittore romano classe 1957 Luca Di Fulvio (Zelter, L’impagliatore, La scala di Dioniso, La gag dei sogni, Il bambino che trovò il sole di notte), autore da oltre 500.000 copie, i cui libri sono stati tradotti in sedici Paesi. Al centro della trama de La ragazza che toccava il cielo vi è la persecuzione razziale contro gli ebrei, in un contesto ‘inusuale’ per l’argomento: il 1500 veneziano. L’immaginario comune colloca generalmente il problema delle discriminazioni antisemitiche intorno alla prima metà del secolo scorso, quando in realtà le origini del cancro dei pregiudizi sono molto più antiche.

La ragazza che toccava il cielo: una storia di vite parallele

La ragazza che toccava il cielo è Giuditta, adolescente ebrea che emigra dall’isola di Negroponte insieme al padre Isacco (truffatore che si finge medico) alla ricerca di una vita migliore, ritrovandosi reclusa, invece, all’interno del ghetto ebraico di Venezia. La ragazza viene costretta a indossare il berretto giallo, simbolo della sua credenza religiosa, e limitata nella possibilità di scegliere cosa fare nella vita, poiché gli unici mestieri consentiti agli ebrei del tempo erano: il medico, lo strazzarolo e il prestatore di denaro. Giuditta si trova così nella situazionedi dover usare l’ingegno per vendere i suoi modelli di abiti e cappelli, insieme all’amica e socia in affari Ottavia. Insieme escogiteranno una tattica mirata a far passare i loro modelli come già usati, macchiandoli di inchiostro in una piega nascosta alla vista del compratore. Intrecciata indissolubilmente alla vita di Giuditta, e ai problemi dentro al ghetto di Venezia, sta la figura del truffatore Mercurio, giovane conosciuto da Giuditta durante il viaggio verso la serenissima. I due si scelgono al primo sguardo, ma vengono ostacolati da Benedetta, ladra e socia di Mercurio, gelosa e segretamente innamorata di lui, e da Isacco, il padre di Giuditta, che vuole per la figlia un destino diverso di quello accanto a un ladro.

La ragazza che toccava il cielo immerge il lettore in un caleidoscopio di vite parallele a quelle dei due protagonisti: c’è Simon Baruch, ebreo rapinato da Mercurio che vuole vendicarsi di lui per essere stato quasi ucciso; il capitano Lanzafame, un tempo eroe sul campo di battaglia, ora relegato a fare la guardia all’ingresso del ghetto; il truffatore Scavamorto, che ha comprato Mercurio salvandolo dall’orfanotrofio e gli ha insegnato il mestiere di ladro; fratello Amadeo, che odia gli ebrei e intraprende una crociata contro di loro; il principe Contarini, storpio e sessualmente deviato, che fa indossare alle sue amanti i vestiti della sorella morta; Scarabello, capo della criminalità veneziana, apparentemente senza scrupoli ma in realtà con un grosso punto debole. Zolfo, Donnola, Cardinale la prostituta e poi Anna Del Mercato, che farà da madre a Mercurio, e decine di altri personaggi che insieme ricreano uno spaccato della Venezia del tempo, spesso ‘sporco’ e indecente, ma presentato sempre con un realismo crudo e d’effetto. I personaggi citati sono descritti sempre a metà fra il buono e il cattivo, anche i più malvagi della storia hanno un punto debole, un risvolto positivo che di solito si scopre sul finale del libro. Questo espediente da loro spessore, presentandoli come se non fossero ‘appiattiti’ dalla carta, ma tridimensionali e vivi accanto a noi lettori. Benedetta, ad esempio, antagonista per eccellenza di Giuditta, pur malvagia e deviata dall’odio si mostra umana nei suoi sentimenti per Mercurio e nelle scuse finali che fa sia a Giuditta che a Mercurio, per aver ordito un piano intricato per far accusare e condannare Giuditta per stregoneria. Anche Scarabello, assassino di Donnola, ladro e truffatore, ha un cuore umano, come si evince nella scena profondamente drammatica della sua morte per il mal francioso, forse la scena più forte di tutto il romanzo, quando chiede all’uomo che ha segretamenteamato per tutta la vita, di ucciderlo prima che la malattia lo renda folle.

Tra le pagine de La ragazza che toccava il cielo si respira aria di libertà: Mercurio è stato sfruttato per tutta la vita da altri criminali, mentre Giuditta sente il peso di essere ebrea e desidera un mondo libero in cui ognuno possa professare la propria religione senza essere giudicato, e il lettore si ritrova a tifare per loro nel raggiungimento di un sogno: fuggire via mare da Venezia alla scoperta del Nuovo Mondo. Lo stile di scrittura di Luca Di Fulvio è spesso stato definito ‘troppo cinematografico’, ma quello che si evince dalla lettura è solo una grande fluidità nella narrazione e uno stile incalzante, che trattiene il lettore legato al romanzo. Nonostante l’ambientazione e la vastità di temi trattati (dalla prostituzione agli abusi sessuali, dalla povertà alla vita negli orfanotrofi, dalle discriminazioni razziali al fanatismo religioso), Luca Di Fulvio non appesantisce mai le descrizioni e le digressioni storiche, prediligendo l’azione e i dialoghi dei personaggi, il tutto racchiuso in capitoli brevi.

Top ten libri marzo 2016

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 Fonte: IBS.it
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Quello che non uccide. Millennium. Vol. 4
Lagercrantz David, Marsilio
La ragazza del treno
Hawkins Paula, Piemme
3
4
Scarafaggi
Nesbø Jo, Einaudi
Città di carta
Green John, Rizzoli
5
6
La targa
Camilleri Andrea, Rizzoli
Prometto di sbagliare
Chagas Freitas Pedro, Garzanti Libri
7
8
After. Vol. 1
Todd Anna, Sperling & Kupfer
[10]
Un cuore in mille pezzi. After. Vol. 2
Todd Anna, Sperling & Kupfer
9
10
L’ amica geniale
Ferrante Elena, E/O

Top ten febbraio 2016

Fonte: IBS.it

1
2
Quello che non uccide. Millennium. Vol. 4
Lagercrantz David, Marsilio
[1]
La ragazza del treno
Hawkins Paula, Piemme
3
4
Scarafaggi
Nesbø Jo, Einaudi
€ 17,00 Sconto 15%
Città di carta
Green John, Rizzoli
€ 13,60 Sconto 15%
5
6
La targa
Camilleri Andrea, Rizzoli
Prometto di sbagliare
Chagas Freitas Pedro, Garzanti Libri
7
8
After. Vol. 1
Todd Anna, Sperling & Kupfer
Un cuore in mille pezzi. After. Vol. 2
Todd Anna, Sperling & Kupfer
9
10
L’ amica geniale
Ferrante Elena, E/O
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