La saudade in salsa pugliese del progetto ‘Inchiostro di Puglia’

La saudade esiste anche nell’Italia delle multiformi migrazioni ed assume sfumature cangianti che si concretizzano in una comune nostalgia della propria terra di partenza. Chi vive lontano dalle proprie radici, nel tempo, sente la necessità di riavvicinarsi al luogo da cui è partito. Intorno a questo sentimento è nato nel 2014 un progetto innovativo che ha trasformato la saudade in racconto. Si tratta di Inchiostro di Puglia, partorito dalla mente di Michele Galgano che, emigrato dalla provincia tarantina per lavoro, ha voluto dare impulso a qualcosa che lo facesse sentire sempre a casa.

Inchiostro di Puglia è una comunità di scrittori, lettori e promotori culturali nata intorno ad un blog che partiva da una idea semplice: promuovere e far conoscere la regione costruendo una narrazione della vita, dei luoghi e delle tradizioni con gli occhi degli scrittori. In molti ci hanno creduto sin da subito contribuendo alla nascita di una “cartina sentimentale della Puglia” con racconti provenienti da tutte le province che, senza edulcoranti, hanno anche descritto le mille contraddizioni presenti ed i limiti del territorio, restituendo una narrazione onesta e lontana dagli spot della Puglia.

Dal blog alla vita reale il passo è breve e nel caso di Inchiostro di Puglia assume i contorni di una data, il 24 Aprile, e la forma della Notte di Inchiostro di Puglia. Nasce così, un evento dal basso e senza sponsorizzazioni, che ha raggiunto e oltrepassato i confini dell’Europa. L’idea prende forma dopo la pubblicazione dei dati sui lettori in Italia. La Puglia risulta essere una delle Regioni con la più bassa percentuale ed in cui le librerie spesso annaspano schiacciate dalla scarsa clientela e dai colossi digitali. Proprio da qui si vuole far partire qualcosa che narri la resistenza dei lettori e la battaglia per diffonderla con eventi focalizzati sul libro. I numeri parlano chiaro: nell’ultima edizione sono stati più di 400 gli eventi in contemporanea, svolti in dei veri e propri fortini.

Dal blog e dall’enorme successo ottenuto è nato spontaneamente nel giungo del 2015 un libro, intitolato appunto Inchiostro di Puglia ed edito da Caracò Editore, che raccoglie gli scritti di 35 autori. Un libro che ha il sapore di una sfida etica che, per volere del curatore Michele Galgano, continua a sostenere le librerie con guadagni adeguati che tagliano fuori il mercato convenzionale del libro. Sul trerrote, l’Apecar che campeggia sulla copertina del libro, ha preso posto la speranza e la voglia di fare cultura nella convinzione che solo da qui possa nascere un futuro differente. Così il progetto si è schierato apertamente a sostegno delle librerie, perché sono dei presidi culturali sempre presenti sul territorio e la loro scomparsa è un danno per l’intera comunità e, di fatti, il volume è acquistabile solo all’interno di esse o ordinabile sul sito dell’editore.

Dopo il libro, che continua il suo cammino con numeri importanti, sono venute le card di Inchiostro di Puglia con le frasi ed i modi di dire dialettali che, con simpatia, hanno spopolato sul web raggiungendo numeri da share televisivo e che sono state proiettate durante l’estate sugli schermi della metropolitana di Milano. L’ultimo traguardo raggiunto è l’approdo in Germania, con la traduzione del libro a cura dell’Università del Salento e la pubblicazione a cura di enti tedeschi.

Inchiostro di Puglia rappresenta un modello vincente incentrato sulla gratuità. Nessun soldo di mezzo ed un uso propositivo della rete e dei social sono la quintessenza di qualcosa che vuole rendere più leggera e migliore la giornata dei lettori e guardare al futuro senza rassegnazione.

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