13 Aprile 2024, al via la terza edizione del Festival culturale dei borghi rurali della Laga

Il 13 Aprile 2024 sarà ufficialmente inaugurato il Festival Culturale dei borghi rurali della Laga. L’evento sarà presentato presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, in Via Savini 50, Teramo. La conferenza stampa si terrà invece venerdì 12 aprile 2024 alle ore 10:30 presso il Parco della Scienza, in via Antonio De Benedictis, 1 a Teramo. Nel corso della conferenza verrà presentato il calendario del Festival culturale dei Borghi della Laga. Sarà presente l’Assessore alla Cultura di Teramo Antonio Filipponi. Oltre ai rappresentanti istituzionali, saranno presenti i referenti del Coordinamento del Festival dei Borghi e la Responsabile dell’ufficio Stampa del Festival Lisa Di Giovanni.

Alla sua terza edizione il festival coinvolgerà quattro Regioni dell’Italia Centrale come l’Abruzzo, il Lazio, le Marche e l’Umbria e cinque province: Ascoli Piceno, L’Aquila, Perugia, Rieti e Teramo. Diciotto i comuni promotori insieme all’Associazione “FederTrek Escursionismo e Ambiente” e al “Coordinamento Territoriale delle Comunità della Laga”. L’evento sarà patrocinato dal Ministero della Cultura, della Società Geografica Italiana e dell’Ente Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.

Un tema, quello dell’anno 2024, che dialoga con le precedenti edizioni in maniera strabiliante. Il comitato Organizzatore presieduto dal Responsabile Roberto Gualandri, ha infatti realizzato l’evento “Le comunità della Laga riunite: le sfide per un nuovo Appennino”. Tematica che intende presentare una versione diversa della vita in montagna.

L’evento partirà di fatto con l’inaugurazione del 13 Aprile, ma si estenderà fino a dicembre, con un viaggio itinerante capace di coinvolgere 66 deliziosi borghi rurali d’epoca longobarda. Un progetto che intende premiare tutti coloro i quali dopo gli eventi drammatici del sisma avvenuto nel 2016, sono rimasti in quei Comuni, dedicando la loro vita alle terre in cui sono cresciuti.

A seguito della cerimonia d’apertura, seguirà la Presentazione del Festival nell’area picena nella giornata di martedì 16 Aprile presso il PalaRozzi di Folignano (AP), all’interno della rassegna “LibrArte 2024”, in una sorta di intreccio evento fuori dal comune.  La terza presentazione del progetto, avverrà invece a Roma il 23 Aprile presso il Palazzetto Mattei in Villa Celimontana sede della Società Geografica Italiana. In quest’occasione sarà dato più spazio al valore geografico e scientifico del progetto.

Di grande impatto anche il “FuoriFestival”, la novità introdotta quest’anno, che intende attraverso la legge quadro n° 349/91 sensibilizzare il pubblico alla salvaguardia delle aree naturali protette. Da quest’esigenza nasce il progetto “Missione Parchi, riprendiamo il cammino”. Un percorso a piedi che si estenderà nei maggiori Parchi Nazionali dell’Italia centrale e che attraverserà nell’ultima settimana di maggio, anche il territorio della Laga. Un obiettivo comune, quindi, ovvero la ricostruzione di una reciprocità tra gli enti parco e le comunità residenti.

Saranno 57 le iniziative giornaliere di “borgo in borgo”, dove numerosi itinerari tematici saranno da stimolo per tutte le fasce d’età. Un progetto capillare che si estende su un vasto territorio, capace di intrecciare insieme opportunità, bisogni, idee, a favore non solo delle Comunità residenti, ma anche pronto ad accogliere schiere di visitatori nel comprensorio dei Monti della Laga e dei Monti Gemelli. Un programma vasto con iniziative trasversali pronte ad ingolosire un vasto pubblico.

Di grande valore la presentazione del calendario eventi “Luoghi che rigenerano l’anima, anime che rigenerano luoghi” a cura di Barbara Diletti e Domenico Cornacchia.

Numerose le personalità che presidieranno gli eventi: la referente territoriale del coordinamento delle Comunità della Laga Nadia Ragonici, il Presidente Nazionale Federtrek Alessandro Piazzi, il Presidente del Coordinamento delle Comunità della Laga Roberto Gualandri e molti altri. L’evento sarà moderato da Lisa di Giovanni, giornalista e scrittrice e responsabile dell’ufficio stampa del Festival.

Un Festival che si propone come ponte tra le vecchie e le nuove generazioni, volgendo di fatti lo sguardo ad un futuro dove i saperi e le memorie si fondono insieme, ricostruendo un importante rapporto intergenerazionale.

 

 

 

Settimana Internazionale Medicea – appuntamenti culturali dal 13 al 18 giugno a Firenze, fra arte, storia e filosofia

Dal 13 al 18 giugno, in prestigiosi spazi culturali e istituzionali della città, si svolge la Settimana Internazionale Medicea, rassegna di eventi di alto livello organizzata dallAccademia Internazionale Medicea, fondata nel capoluogo toscano nel lontano 1976.

Nella convinzione che la cultura sia un campo vastissimo che sviluppa al suo interno molteplici collegamenti fra discipline diverse, le quali tutte insieme concorrono alla formazione del sapere e quindi, al progresso civile, l’Accademia è parte attiva del ricco tessuto culturale cittadino. Infatti, fino a un tempo non troppo lontano, a Firenze s’incrociavano letterati, musicisti, uomini di scienza e “uomini utili” (nel significato umanistico del termine).

Adesso, i tempi sono sensibilmente cambiati, ma la città vanta ancora, a cominciare dai suoi Musei, una lunga fila di istituzioni culturali di livello nazionale e oltre, che possono essere considerate le roccaforti su sui sventola, peculiare segno distintivo, la bandiera della conoscenza. Come afferma il Rettore Michele Coppola, «la civiltà di una nazione non si dovrebbe misurare  secondo me, solo sul PIL, sui cellulari o le auto a famiglia, Benedetto Croce parlava  di estetica ma anche di utilità e, pur riconoscendo il valore dell’economia ci sono anche altri parametri ad esempio su come lo stato ed i suoi cittadini si preoccupano delle fasce più deboli: bambini, persone anziane, persone con disabilità».

Scopo della rassegna, che riunisce eventi molto diversi fra loro, è quello di far dialogare nello stesso momento attori diversi, anche di Paesi stranieri, e dei più diversi campi dello scibile, in modo da ribadire quanto vasta sia quella cosa che chiamiamo cultura. Per la prima volta, la  manifestazione dell’ Accademia durerà una settimana, con un ricco calendario: si comincia lunedì 13 giugno alle ore 18.00 presso la Sala Polifunzionale della Foresteria dell’Esercito, in via della Scala 68, con la presentazione del libro I Diavoli Neri, del Generale di Divisione Paolo Riccò in cui si rievocano i giorni difficili della Missione IBIS e della battaglia del Pastificio, a Mogadiscio, che coinvolse la Brigata “Folgore” nel luglio del 1993. Introduce e modera lo storico militare Niccolò Lucarelli.

Il 14 giugno, alle ore 20, presso il ristorante Edi House, in Piazza Savonarola, si terrà la cena conviviale “’Insieme per L’Arte”, che riserva ai partecipanti  uno sconto del 20% sul menu alla carta. Durante la serata l’arte sarà ovviamente protagonista.

Il 15 giugno alle ore 18.00, il Professor Federico Napoli, la Dottoressa Nicoletta Rossotti e il Rettore dell’Accademia Michele Coppola, terranno una conferenza sul mito, presso la Sala Polifunzionale della Foresteria dell’Esercito. Contestualmente, sarà inaugurata la mostra Labirinti e miti cui prenderanno parte gli artisti Ambra Morosi, Fiorella Nuti, Margherita Oggiana, Angiolo Pergolini, Gualtiero Risito, Giovanna Alessandria, Sabrina Barbagallo, Marilena Memmi, Diego Stella e che sarà visitabile gratuitamente, fino al 19 giugno, nella medesima Sala Polifunzionale.

Il 16 giugno, alle ore 18, presso la galleria La Fonderia (Via della Fonderia 42) sarà inaugurata la mostra Film a matita, personale di Dimitri Gori con pitture ispirate al lungometraggio Zoè e al cortometraggio Nanà (che ha ospitata l’unica interpretazione attoriale di Mario Monicelli) di Giuseppe Varlotta. Nel corso della mostra, visitabile fino al 23 giugno saranno proiettati due cortometraggi del regista: Nanà e Il tesoro di Monticchio (presentato alla 78a Mostra Cinematografica di Venezia, nel 2021).

Il 17 giugno, Palazzo Guicciardini ospiterà un incontro del Consiglio Accademico con interlocutori culturali cittadini; un modo per coinvolgere nella rassegna anche questa splendida testimonianza della storia cittadina.

Infine, sabato 18 giugno, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, a partire dalle ore 16, si terrà la cerimonia di conferimento del Premio “Lorenzo il Magnifico”, presentata dall’attrice Antonella Salvucci. Ospite d’onore, il Professor FranciscoJavier Benedicto Ruiz responsabile dei programmi di navigazione dell’ESA, che interverrà con una lectio magistralis sui nuovi confini in materia di esplorazione del cosmo.

Nel corso della serata verranno conferiti anche il Collare Laurenziano e la Medaglia Laurenziana, a personalità che si sono distinte nel campo culturale e sociale, fra queste il Sindaco di Sorrento Massimo Coppola.

Salone Internazionale del libro di Torino 2022: Al via la 34esima edizione

Comincia oggi la 34esima edizione del Salone Internazionale del libro di Torino 2022. Dopo esattamente sette mesi dall’edizione autunnale la magia del Salone ritorna. Parte oggi fino al 23 maggio la sua 34esima edizione. Lingotto Fiere, come di consueto, apre le porte all’appuntamento culturale ed editoriale più importante al mondo.

Cuori Selvaggi è il titolo della XXXIV edizione del Salone Internazionale del Libro. Il manifesto, curato dall’illustratore e autore italiano Emiliano Ponzi, raffigura due ragazzi che corrono liberi verso l’orizzonte, verso una città appena sveglia, o appena addormentata. In un periodo storico così turbolento ed incerto il futuro è nelle mani dei cuori selvaggi che con coraggio saranno capaci di proiettarsi oltre, alla ricerca di nuovi orizzonti.

Da sempre il Salone è un ponte tra le culture, un luogo dove dialogare e confrontarsi. Ed è proprio questo il clima in cui dobbiamo esplorare i nostri cuori alla ricerca della parte più luminosa e pura.

A partecipare saranno 893 editori. Numerosi saranno gli appuntamenti, le conversazioni, gli spettacoli, le letture e i concerti che si terranno nei 3 padiglioni e nell’Oval. Proprio qui, oltre al Palco live in cui artisti e scrittori si esibiranno, è presente un grande bosco realizzato da Aboca Edizioni. Un anfiteatro naturale fatto di alberi e piante pensato per immergersi nel verde e partecipare a presentazioni e dibattiti con autori e autrici impegnati, attraverso le loro opere e la loro esperienza, sui temi ambientali. Nella zona opposta del padiglione c’è lo stand del Torino Pride

Un’altra novità di quest’anno è La Casa della Pace è uno spazio inedito dedicato al dialogo e all’informazione su iniziative di solidarietà sull’emergenza ucraina e al racconto di esperienze di ONG, reti solidali, soggetti del terzo settore e istituzioni. In programma: una libreria a cura del Consorzio di librerie indipendenti COLTI, una campagna di crowdfunding promossa da FEP (Federation of European Publishers) e Ukrainian Book Institute per la stampa di libri per bambini ucraini, una raccolta di libri per il progetto “Lettura 2030”. Inoltre saranno raccolti alla Casa della Pace libri in lingua ucraina, russa e inglese e silent book da distribuire ai cittadini e alle famiglie con bambine e bambini in fuga dalla guerra.

Sono aumentati gli spazi gestiti dalle Regioni la gran parte concentrate all’Oval intorno allo stand del Friuli Venezia Giulia, regione ospite dove ci sarà anche un ampio spazio per la poesia.

Il Salone non dimentica neanche i più piccoli ai quali è dedicato un vasto programma con laboratori, incontri e spettacoli.

Dopo il taglio del nastro con i ministri della Cultura Dario Franceschini e dell’Istruzione Patrizio Bianchi, il Salone si apre ufficialmente con due lectio magistralis: I non-umani possono parlare? di Amitav Ghosh, lo scrittore e antropologo indiano sui temi ambientali e la crisi climatica, in collaborazione con Neri Pozza, e con Maria Falcone che inaugura il Bookstock, lo spazio dedicato ai ragazzi ricordando, a trent’anni dalla strage di Capaci, il fratello Giovanni a cui ha dedicato il libro L’eredità di un giudice (Mondadori), scritto con Lara Sirignano.

Altri anniversari saranno celebrati al Salone: Cento anni dalla nascita Beppe Fenoglio che sarà ricordato con la lettura di Una questione privata all’interno del progetto il Ballatoio, un’iniziativa che unisce attorno alla lettura gli abitanti di un condominio di periferia; Elsa Morante, a novant’anni dalla sua nascita grazie alla lectio di Dacia Maraini e infine Pier Paolo Pasolini di cui ricorre il centenario dalla nascita.

Un grande ritorno sono Voltapagina e Pagine in corsia. Il primo è un progetto di impegno civile e sociale alla sua 13esima edizione, scrittrici e scrittori saranno nelle carceri del Piemonte per condividere i loro libri nei giorni del Salone: quest’anno tocca a JonathanBazzi, Fabio Bacà, Giorgio Fontana, Vincenzo Latronico, Sasha Naspini,Andrea Donaera, Manuela Valenti. Il secondo è un’iniziativa che prevede l’organizzazione di letture ad alta voce, quest’anno in due ospedali, a cura volontari del Servizio Civile Universale.

Tra gli appuntamenti attesi ci sono: «Alessandro – un canto per la vita e le opere di Alessandro Leogrande», uno spettacolo speciale in ricordo dello scrittore e giornalista tarantino impegnato nella difesa dei diritti dei migranti e nelle battaglie a favore degli ultimi della Terra; ‘Collezione di attimi… con Marco nel cuore’, un incontro, una festa e un tributo a Marco Mathieu ed infine la docu-fiction ‘Arnoldo Mondadori – I libri per cambiare il mondo’, che esplora la vicenda umana e professionale di uno dei più importanti pionieri dell’industria editoriale italiana.

Il Salone OFF resta l’iniziativa privilegiata per portare i libri e la cultura al di fuori dai padiglioni Lingotto, dalle periferie alle Biblioteche, librerie, teatri, ex fabbriche, locali, strade e piazze, case del quartiere, ospedali, parchi e giardini, carceri, fino alle stazioni della metro.

Gli ospiti della 34esima edizione del Salone

La lista dei protagonisti della cultura nazionale ed internazionale che parteciperanno al Salone è molto lunga. Sono attesi grandi nomi: personaggi provenienti dal panorama editoriale ma anche cinematografico, musicale, sportivo, giornalistico e politico.

Per  la Kermesse internazionale: Jokha Alharthi al Mausoleo della Bela Rosin, Jennifer Egan ad Ivrea, Cal Flyn alla Libreria del Golem, Alain Friedman a Chieri, Amitav Ghosh a Settimo Torinese e a Novara, il regista Werner Herzog al Castello di Rivoli e al Museo Nazionale del Cinema, Anilda Ibrahimi al Polo del ‘900, Tom Kuka al Centro Interculturale, Jean-Claude Mourlevat all’Alliance Française, Andrés Neuman alla libreria Bodoni, il cardinale Dieudonné Nzapalainga sarà al Sermig Arsenale della Pace, Frank Rose alla Scuola Holden.

Per l’Italia: Carmine Abate, Viola Ardone, Francesca Barra e Silvia Galeazzi, Hervé Barmasse, Luca Bianchini, Ginevra Bompiani, Annalisa Camilli e Fabio Geda, Massimo Carlotto, Marco Cazzato, l’ex miss Italia Cristina Chiabotto, Andrea Cortellessa, Erri De Luca, Luigi de Magistris, Viola di Grado, Simone Filippetti, Tiziano Fratus, Elio Germano e Folco Terzani, Oskar Giammarinaro (Statuto), Viola Graziosi, Gad Lerner, Antonio Manzini, Andrea Marcolongo, Lorenzo Marone, Fabio Marzano, Roberto Mercadini, Roberto Mussapi, Francesco Pacifico, Francesco Pannofino, Antonio Pascale, Marco Peano e Carlotta Vagnoli, Telmo Pievani, Veronica Pivetti, Domenico Quirico, Veronica Raimo, Sara Rattaro, Simone Regazzoni, Matteo Saudino, Daniele Scaglione, Antonio Scurati, Enrica Tesio, Davide Toffolo, Luca Trapanese, Paolo Verri. Alessandro Barbero, Mario Martone, Alberto Angela e Jovanotti

Un calendario ricchissimo di appuntamenti in un villaggio culturale ridimensionato per regalare agli appassionati un’avventura del tutto inedita nel mondo dei libri. Parole d’ordine per questa 34esima edizione sono sostenibilità, pace, inclusività e diritti. Un arcobaleno coloratissimo si staglia nei cieli di Torino- Ancora una volta il Salone del Libro di Torino promette grande successo.

 

https://www.salonelibro.it/visita/biglietti.html

 

 

 

 

 

 

 

Il Salone internazionale del libro di Torino 2020 parte oggi con un’edizione straordinaria

Il Salone Internazionale del libro di Torino 2020 diventa Salone del libro extra. A causa dell’emergenza Coronavirus, le porte del complesso fieristico Lingotto Fiere, che avrebbe dovuto ospitare la 33esima edizione della manifestazione culturale resteranno chiuse. In attesa di tornare nella sua veste abituale si è pensato a questo nuovo modo per raggiungere gli appassionati e i lettori: sarà, infatti, il salone ad entrare nelle case per far respirare ugualmente la magia dell’evento. Con lo slogan Non si legge solo sui libri il Salone  inaugura un’edizione streaming, dedicata alle vittime della pandemia e a tutti coloro impegnati in prima linea.

Si parte oggi  fino al 17 maggio. Quattro giornate di eventi gratuiti trasmessi sul sito del salone. Un ricco programma 60 incontri e 140 ospiti nazionali ed internazionali. Un appiglio per reagire a questo periodo di  crisi attraverso la cultura e la condivisione.

Il tema della 33esima edizione è Altre forme di vita. Nella locandina, della promettente illustratrice italiana Mara Cerri, c’è la mutazione di un pesce in un uomo con lo sguardo rivolto verso un libro. Infatti qual è il migliore strumento, se non un libro, per immaginare il futuro e narrare i cambiamenti?

La mission tradizionale dell’evento era quello di  fantasticare sulla fisionomia umana negli anni a venire. Con l’emergenza Covid tutto si è ridimensionato. Al centro del Salone ora ci sono le nuove forme di vita che si sono sviluppate, la nuova dimensione del presente e il continuo interrogarsi sul futuro.

Salone del libro Extra: tutti gli appuntamenti e gli ospiti

Si inizia oggi alle 19:00 con la lezione inaugurale “Conseguenze in attesa” di Alessandro Barbero. Lo storico, in diretta dalla mole Antonelliana, illustrerà come l’umanità, nella storia, abbia affrontato le catastrofi.

Si proseguirà il 16 con altri illustri ospiti: Joseph E. Stiglitz, Salman Rushdie; Samantha Cristoforetti, Catherine Camus con Paolo Flores d’Arcais e Roberto Saviano, Annie Ernaux col suo traduttore Lorenzo Flabbi. E poi Jovanotti, Vinicio Capossela, M¥SS Keta e Michela Giraud, Linus, Dacia Maraini, Ezio Mauro, Lilli Gruber con Barbara Stefanelli, Francesco Piccolo, Maurizio De Giovanni con Franco Di Mare, Paolo Cognetti con Gabrielle Filteau-Chiba

Domenica 17 il direttore del Salone Nicola Lagioia e Marco Pautasso condurranno una maratona live, dove interverranno Massimo Giannini, Roberto Saviano, Alessandro Baricco, Padre Bianchi, Massimo Gramellini ,Carlo Rovelli, Zerocalcare, Paolo Giordano, Teresa Ciabatti e Silvia Avallone, Esperance Ripanti. Mariangela Gualtieri e Fabrizio Gifuni e Arturo Brachetti. In più  performance musicali con Francesco Bianconi, Levante, Eugenio in Via Di Gioia, Perturbazione, Fabrizio Bosso, Spiritual Trio.

Gli incontri, i reading e le lezioni potranno essere visualizzate in diretta o in streaming collegandosi al sito del salone e ai canali social afferenti di facebook, instagram e twitter.

Un tour di cultura messa in campo grazie alla collaborazione di molti enti: un progetto della città di Torino e della fondazione Circolo dei lettori in concerto con la regione Piemonte, il Mibac, la Camera di Commercio, Intesa San Paolo, i partner commerciali e la Rai come main media partner.

Il calendario con gli appuntamenti giornalieri e gli orari è visibile sul sito al link: https://www.salonelibro.it/ita/saltoextra

Salone del libro extra: il SalTo Diventì e #Saltoinlibreria

Il Salone Extra dà spazio anche alle nuove generazioni. In programma anche il SalTo Diventì, la sezione del  Salone dedicata ai giovani, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con Torino Rete Libri e Bookblog.

Dirette radiofoniche e live da tutto il mondo con autorevoli scrittori come Amitav Ghosh, André Aciman, Bernard Friot e Chen Jiang Hong, Katherine Rundell , Huck Scarry, figlio del celebre Richard. Oltre a scienziati e divulgatori come Elisa Palazzi e Federico Taddia. Un’occasione per far incontrare studenti di ogni ordine e grado e riunirli attorno ai libri e alle parole e per ragionare su ciò che è successo in queste ultime settimane.

Diventa virtuale anche l’incontro con gli editori. Infatti ognuno, ispirandosi ai temi e agli autori  presenterà le novità dei cataloghi grazie alla condivisione della copertina del cosiddetto Libro della ripartenza. Librai ed editori potranno pensare ad una libera reinterpretazione del programma, con vetrine dedicate, letture, ed iniziative di vario tipo da promuovere utilizzando i social media con gli hashtag  #SalToInLibreria. Tutte le vetrine più belle saranno pubblicate sul sito del salone.

Il Salone del libro digitale e solidale in attesa dell’edizione autunnale

Il salone del libro extra non sarà solo un appuntamento con  libri, autori, scrittori e personaggi autorevoli  ma anche con la solidarietà. Due sono le campagne per la raccolta fondi  promosse dalla Regione Piemonte e della Città di Torino: “Sostegno emergenza Coronavirus” e “Insieme possiamo farcela”.

In una delle ore più buie, confuse e dolorose per il nostro paese e per il mondo intero, il gruppo di lavoro del Salone Internazionale del Libro di Torino ha fatto un sogno: riunire alcune delle migliori menti del pianeta per ragionare insieme su ciò che sta accadendo. Così, ci daremo ancora una volta appuntamento intorno al focolare del Salone. Nel nome della solidarietà, della condivisione, dell’amicizia. Se faremo scattare in noi quell’antica scintilla, ne sapremo molto di più, e allora sapremo anche di avere un futuro. Con questa edizione straordinaria prende il via un percorso di attività online che accompagnerà la grande comunità del Salone, editori e lettori, all’edizione autunnale: presentazioni editoriali, rubriche di approfondimento culturale, e nuovi format per il racconto digitale del mondo dei libri e della cultura”  ha dichiarato il Direttore Artistico del Salone del Libro Nicola Lagioia.

A proposito di trasformazioni assistiamo quest’anno ad un’altra forma del salone del Libro. Diversa nello spazio ma non nella sostanza. Perché la scoperta, la curiosità, la condivisione, il sapere e  soprattutto la cultura si sviluppano laddove c’è un terreno fertile, a prescindere dagli spazi e dai confini Ed è proprio questa la pura magia.

 

‘Rifrazioni dell’Antico. Opere di Sergio Monari’, in mostra dal 5 ottobre a Villa Torlonia di Roma

L’esposizione Sergio Monari. Rifrazioni dell’Antico, a cura di Niccolò Lucarelli e promossa da Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale, sarà ospitata al Casino Nobile dal 5 ottobre 2019 al 6 gennaio 2020.

Era dal 1993 che Roma non accoglieva una mostra sull’artista Sergio Monari; molto più ampia di quella ospitata a suo tempo al Teatro Argentina, in questa di Villa Torlonia l’artista sceglie di inserire le sue opere non in un luogo asettico ma in un edificio già ricco di storia, di simboli e di significati. Le diciotto sculture allestite nello spazio neoclassico del Casino Nobile sono ispirate a temi e personaggi della mitologia greco-romana, cercano il dialogo con le opere della collezione Torlonia, in un gioco di reciproco arricchimento e reinterpretazione.

L’allestimento si dispiega, opera dopo opera, su capitoli modellati in forma di umane sembianze, pulsioni, aspirazioni, dubbi e timori: la poesia, l’amore, la guerra, il destino, il tempo, la morte. Fisicità e concettualità s’incontrano e compongono una vivace agorà, specchio di una polis complessa e contraddittoria, assai lontana da quella vagheggiata da Platone, in cui l’avidità divora l’essere umano.

L’opera Migrante preda, cuore concettuale della mostra, simbolo della coraggiosa pioniera Medea che lascia la terra natia con la volontà di far incontrare la sapienza di due mondi lontani, suggella metaforicamente l’incontro della scultura di Monari con Villa Torlonia e la collezione di statue antiche, così come quello fra la sua Colchide e la nostra Corinto.

Accompagna la mostra un catalogo in forma di libro d’artista, edito da Montanari di Ravenna, con testi del curatore e della critica Raffaella Salato.

Sergio Monari (Bologna, 1950) ha avviato l’attività artistica nei primi anni ottanta riscuotendo ben presto consenso di critica e di pubblico sia in Italia che nel mondo.

La prima mostra estera di Monari risale al 1986, a Lubiana, e nel corso del tempo si sono aggiunte anche Parigi e New York. Nel 1984 e nel 2011 è invitato a esporre alla Biennale di Venezia, mentre nel 2015 una sua opera è stata scelta per la rassegna “Tesori d’Italia”, all’Expo di Milano.

Si sono occupati della sua opera importanti critici fra i quali Calvesi, Crispolti, Manzoni, Portoghesi e Tomassoni.
Dall’anno accademico 2006/2007 Monari è docente di Tecniche e materiali della scenografia e di Scultura al corso di Scenografia del Melodramma, nella sede cesenate dell’Accademia di Bologna.

Il segno di particolare, forte idealizzazione, cui Sergio Monari sottopone il proprio linguaggio scultoreo, presuppone una identificazione tra scultura e poesia il cui significato non è per niente comune agli usi molteplici che il dizionario odierno ha fatto o non ha fatto dell’ idea di scultura; e soprattutto, in evidente disaccordo con quanto per solito si ascrive alla desinenza Iaocontesca che liquida ogni residua immaginazione ausiliaria all’antica omologia tra arte della parola e arte plastica.

Come ha giustamente affermato Luca Cesari, un’implicazione che giustifica tutt’oggi – e non per via di parafrasi – l’angolatura della diversa abilità al disegno e alla pittura che talora esibisce lo scrittore – (nonché alla scultura, se ricordiamo il caso di C. G. Jung). Nel caso di Monari si tratta di un’implicanza non meno esemplare, avvertibile anche all’impronta, osservando le sculture tonde (e gli oggetti che meritano di essere scrutati come altrettante, straordinarie, figure a tondo) le quali non vanno pensate sotto il segno di una tragica speranza di reagire al non senso, al senza nesso della storia attuale mercè l’intonazione al sublime e una neoantichità appena ironica riconnessa a tutto quel che potrebbe riprodurre un segno archeologico di Mancanza e insieme di Castigo.

Napoli Città Libro: il Salone del libro e dell’Editoria ritorna in città

Parte oggi Napoli Città Libro: Salone del Libro e dell’Editoria 2019. Dopo il successo riscosso l’anno scorso, la città di Napoli dà il via ad una seconda edizione molto più ricca e all’insegna di innumerevoli novità a partire proprio dalla location. Sarà infatti Castel Sant’Elmo, al Vomero, da oggi fino al 7 Aprile, la nuova cornice dove si svolgerà l’evento. Il castello sarà la fortezza del libro valorizzando la città partenopea come centro propulsivo della cultura. Al timone del salone c’è nuovamente l’Associazione Liber@rte, coadiuvata dal Centro per il libro e la lettura, dal Polo Museale della Campania e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

Il tema scelto da Napoli Città Libro è “Approdi: la cultura come porto sicuro”. In quest’epoca dove si rischia di farsi trascinare da opinioni contraffatte e verità sbiadite, la cultura è il faro verso cui dirigersi per non perdersi nella corrente. La mission del Salone è far approdare i partecipanti ad un momento di riflessione su stessi e sul mondo, toccando argomenti di attualità come migrazione, diritti civili, lavoro, scienza, ambiente e sviluppo sostenibile.

Saranno presenti case editrici piccole e grandi, locali e nazionali: 160 espositori da visitare e quattro giornate dense di incontri, laboratori, conferenze, workshop. Anche il Salone off è ricco di iniziative: dalle presentazioni di libri ai cicli di seminari.

Le sezioni in programma per Napoli Città Libro

Napoli Città Libro si arricchisce quest’anno anche di contenuti: a corredare il tema principale ci saranno svariate sezioni,che coinvolgeranno un pubblico sia adulto che giovane.
La prima sezione è Àncore, indispensabili per non andare alla deriva, qui si ragionerà sugli interrogativi che spingono l’uomo ad andare oltre il proprio orizzonte.
Il pubblico potrà dialogare con personaggi dello spettacolo, dell’arte ed assistere alle lectio magistralis di alcuni docenti universitari. Interessante lo spazio Sirene, che richiama alle famose divinità, ma rappresentano anche voci ingannatrici: in questa spazio si rifletterà sulle fake news, sugli immancabili concetti di populismo e demagogia anche con le testate giornalistiche del Mattino, Corriere della sera e Repubblica (quest’ultima davvero fabbricatrice di notizie false). Rotta su Napoli è la sezione in cui si potranno riscoprire tradizioni, storie e protagonisti della nostra città. Visite guidate è l’altra sezione del salone: qui i visitatori potranno riscoprire le storie e gli itinerari artistici del Castello Sant’Elmo e della Certosa di San Martino. Un sezione è dedicata e intitolata Ragazzi: i giovani sono il nostro futuro per questo è fondamentale infondergli l’importanza della cultura e della letteratura.

Gli ospiti di Napoli Città Libro

La Kermesse editoriale anche quest’anno sarà molto nutrita. Grande attesa per Raffaele La Capria una delle voci più significative della letteratura del 900 e per Jhumpa Lahiri,vincitrice del Premio Pulizer nel 2000.
Saranno presenti autorevoli scrittori: Giovanni De Luna, Elisabetta Moro, Marino Niola, Marco Buticchi, Ruggero Cappuccio, Gianrico Carofiglio, Maurizio Cucchi, Giancarlo De Cataldo,Cinzia Leone, Elio Pecora, Massimo Piccolo, Giancarlo Pontiggia, Stefano Mauri, Valentina D’Urbano, Lavinia Petti, Lello Marangio, Luca Maurelli,Davide Rondoni, Sandra Savaglio, Michele Serra, Andrea Tarabbia, Licia Troisi, Ilaria Tuti, Ester Viola, Gigi Di Fiore, Pino Imperatore, Lorenzo Marone .Carlo Greppi,Armando Torno e Alex Zanotelli, Licia Troisi, Roberto Quesada e Francesco Piccolo, Sabrynex,Chiara Nocchetti e Oreste Ciccariello. Anche il fumettista Paco Desiato e il musicista Antonio Onorato.

Parteciperanno personaggi noti del mondo dello spettaccolo: Renzo Arbore, Pippo Baudo, Rita Dalla Chiesa, Enrico Ianiello, Luisa Ranieri,Andrea Bosca, Marco Bonini, Vincenzo Salemme e il fenomeno web Casa Surace e Sonia Sodano, Gigi e Ross con Oreste Ciccariello.

Napoli Città Libro con queste premesse affronta questa nuova sfida cercando di attirare più lettori e appassionati con la speranza di trasformare Napoli nel centro della cultura e dell’editoria e candidandosi a diventare in futuro uno dei saloni internazionali di maggior rilievo, senza scadere nella retorica, cavalcare in maniera superficiale tematiche attuali e gridare come al solito al pericolo populismo.

 

‘L’Infinito’ di Leopardi e la ‘Scienza nuova’ di Vico, esposti alla Biblioteca Nazionale di Napoli

La citta di Napoli festeggia la Giornata Mondiale della Poesia con un grande omaggio: l’esposizione dell’autografo de L’Infinto di Leopardi in occasione del bicentenario dalla sua stesura. Presso la Sala Dorica di Palazzo Reale è stata inaugurata la mostra “ Il Corpo dell’idea. Immaginazione e linguaggio in Vico e Leopardi” che sarà visibile gratuitamente fino al 21 Luglio. L’evento è stato organizzato dalla Biblioteca Nazionale in collaborazione con il Polo Museale della Campania-Palazzo reale e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli e patrocinato dalla Regione Campania. Alla cerimonia inaugurale parteciperanno, oltre alle alte cariche regionali anche autorevoli studiosi tra cui Antonio Prete e Fabiana Cacciapuoti, curatrice della mostra.

Punta di diamante dell’allestimento è l’autografo de L’infinito del poeta recanatese conservato presso la Biblioteca Nazionale dal 1907. Quindici endecasillabi vergati da Leopardi nel 1819. Si tratta della prima stesura del componimento e dell’unica versione con ancora correzioni, cancellature e annotazioni preziosi per gli studi filologici. Esiste, infatti, un secondo autografo de L’infinito “ripulito” dall’autore per esigenze di stampa, il Manoscritto di Visso, contemporaneamente esposto a Recanati. Due città gemellate per omaggiare i 200 anni della stesura della lirica: Recanati, la città natale del poeta e Napoli la città in cui si spense.

Una passeggiata tra gli scritti di Leopardi e Vico

Oltre a L’Infinito è stata esposta una selezione di autografi leopardiani: le Operette Morali, lo Zibaldone, la Canzone alla Primavera, un menù stilato dallo stesso autore ed alcuni frammenti apocrifi di Stratone da Lampsaco. Tra gli autografi c’è anche la “Scienza nuova” di Gianbattista Vico.

“La mostra è stata realizzata nel segno della proficua sinergia tra gli istituti del MIBAC – ha spiegato il direttore della Biblioteca Francesco Mercurio –La narrazione si sviluppa a partire dalle origini del mondo, attraverso un itinerario tra gli Dei, gli Eroi e gli Uomini. Mitologia, filologia e poesia si intrecciano attraverso le parole di Vico e Leopardi in un dialogo che sembra non appartenere ad un tempo e uno spazio finito, ma prosegue oltre, in un flusso senza soluzione di continuità che giunge fino a noi, uomini del XXI secolo”. In più sarà possibile ammirare atri ventinove rari testi del ‘500 e del ‘700.

La mostra sarà non solo bibliografica, documentaria ma soprattutto multimediale. Tra gli obiettivi, dice Cacciapuoti, «quello di rifondare le illusioni: ossia offrire il senso ancora attuale di un itinerario antropologico, filosofico e poetico comune ai due autori, con una full immersion emozionale e fluida, che traducendo le idee in immagini restituisce un universo anche visivo e sonoro, oltre che testuale, dei loro principali nuclei tematici.

Una iniziativa curata nei minimi particolari ma soprattutto un evento di grande impatto con l’intenzione di avvicinare il grande pubblico al pensiero dei due autori in grado di fornire risposte attuali ai grandi temi della società contemporanea, valorizzando e rendendo fruibile al tempo stesso il patrimonio scientifico posseduto da questa biblioteca» come ha affermato il direttore della Biblioteca Francesco Mercurio.

Al via Napoli città libro: il Salone del libro e dell’editoria approda in città

La città di Napoli si rimette in gioco con Napoli città libro: Salone del libro e dell’editoria. La fiera è iniziata oggi e proseguirà fino al 27 maggio presso il complesso monumentale di San Domenico Maggiore.
L’iniziativa è stata promossa da tre editori Diego Guida, Alessandro Polidoro e Rosario Bianco soci del comitato Liber@arte diretti dal giornalista Francesco Durante.

Un Salone fortemente voluto per celebrare Napoli città libro leggere una storia nuova. La scelta del titolo non è casuale la città partenopea gode infatti di una ricca tradizione nel campo editoriale ed è la città delle biblioteche e delle stamperie come afferma Rosario Bianco.
Il filo conduttore di questa edizione è “back home”, un ritorno a casa, dopo nove anni dalla chiusura di Galassia Gutenberg.
Napoli non soltanto ha dato gli albori a molti scrittori diventati celebri in tutto il mondo ma, è la città che raccoglie molti lettori che per molti tempo hanno visto sopire la loro passione a causa di mancanza di stimoli da parte della città.  L’intento di questo salone è di ridare vitalità agli appassionati regalandogli una festa evento in cui potersi confrontare e interfacciare con scrittori celebri in tutto il mondo. Oltre al salone off che ha anticipato l’apertura del salone con laboratori ,sono in programma più di trecento eventi. I lettori avranno la possibilità di districarsi tra 110 stand, partecipare a reading, firma copie.

Gli ospiti di Napoli città libro

Il salone si è aperto con un dibattito sul 68’intitolato “Memoriale/Inevitabile: il 68’ mezzo secolo dopo” una conversazione tra Marco Boato autore del libro Il lungo 68’ in Italia e nel Mondo ed Enrico Deaglio autore della Patria. Maurizio De Giovanni ha letto in esclusiva una pagina del suo libro, condendo un’anticipazione sulle nuove avventure del Commissario Ricciardi dei Bastardi di Pizzo Falcone.
La kermesse può vantare di personalità di spicco tra cui Michele Ainis, Franco Arminio, Alessandro Barbano, Marco Boato, Fortunato Cerlino, Claudio Cerasa, Cristina Comencini, Nando Dalla Chiesa, , Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva, Chiara Francini, Tony Laudadio, Anna Marchitelli, Claudio Martelli, Gianni Molinari, Silvio Muccino, Sandra Petrignani, Rosella Postorino, Guido Pocobelli Ragosta, Sergio Rizzo, Marcello Simoni, Matteo Strukul, Gino Vignali.

Napoli città libro diventa internazionale grazie alla presenza Friedrich Ani, Ali Bader, Simone Buchholz, Michael Frank, i poeti italoamericani Peter Covino, Annie Lanzillotto e Jay Parini, Tim Parks, Farian Sabahi.
Non può mancare il divertimento con Enzo Moscato, Markus Stockhausen, The Jackal, Gigi e Ross e Mr Distruggere. Il salone strizza l’occhio anche alla soap opera: si festeggerà la 5millesima puntata di un Posto al sole con una tavola rotonda.
Un momento ricreativo ci sarà anche per i più piccoli a cui saranno regalati gadget e la possibilità di fotografarsi con il pupazzo Greg , protagonista del Diario di una schiappa che per la prima volta sarà tradotto in napoletano.
Il programma ghiotto di eventi e la presenza autori internazionali sono le carte messe in gioco dalla città per dimostrare che quell’idea nata di fronte ad un caffè, potrà conferire un meritato lustro alla città di Napoli.

Exit mobile version