‘Accusa premeditata’: il romanzo d’esordio in prosa di Gerry Di Lorenzo

Accusa premeditata, pubblicato con PAV Edizioni, è il primo romanzo in prosa di Gerry Di Lorenzo.

Gerry Di Lorenzo è nato il 27 giugno 1975 in provincia di Napoli, dove trascorre la sua infanzia. Fin da piccolo coltiva l’amore per la poesia e la musica che lo porterà a formarsi tra Zocca (Mo) e Roma. Tornato a Napoli, si laurea e intraprende l’attività di libero professionista, senza mai abbandonare le sue vere passioni. Nel 2019 pubblica la sua prima silloge poetica: Pensieri di un poeta mediocre. Nel 2021 pubblica la sua seconda silloge poetica: In viaggio. Il 2022 è l’anno del suo primo romanzo: Accusa premeditata.

Accusa premeditata: sinossi

Dopo due sillogi poetiche, Di Lorenzo torna in libreria con un giallo.

Non vi è ragione di credere che nel peccato si nasca ed è
privo di senso logico colui che crede il contrario, sposando la
convinzione che ogni cosa accade perché già decisa, già scritta,
lasciando l’uomo spettatore dei suoi stessi passi.
Certo, l’incipit non è per tutti uguale ed è affascinante il
mistero per cui sia così soggettivo.
C’è chi lo trova in ricchezza, chi in povertà, chi in amore, chi
nella solitudine o nell’abbandono, chi nella disperazione, chi
nella gioia, chi nel male, chi nel bene.
Forse tutto è dipeso dal fato; resta comunque che l’incipit non
è la corsa, non è l’arrivo ma è solo il punto di partenza.
L’incipit non è il peccato ma la possibilità.
Il peccato, figlio della tentazione, è un’incisione incancellabile nata con l’origine della specie, in grado di condizionare
pensieri e azioni, di prendere il completo comando dell’individuo governando comportamenti, decisioni, pensieri.
Il peccato però è una valida ragione per tenere a bada le
repressioni, le insoddisfazioni, le scure sofferenze che maledicono ogni istante della vita.
S’impossessa della mente e diventa un’ossessione dalla quale
non ci si può liberare, in quanto la tentazione, bisogna ammetterlo, fa star bene, fa sentire vivi e pieni di adrenalina.
Il peccato è un pericolosissimo gioco a tradimento, ammaliante, che prima seduce e poi distrugge perché porta sempre un
conto troppo pesante da pagare.

Rosario Accollato, un venditore ambulante, viene accusato dell’omicidio del senatore Bonamano. Sposato con Marianna, abbandonata dalla mamma e vittima di violenze sessuali subite da un potente uomo, si ritrova a fare i conti con Iure: giudice corrotto sposato con una donna bella e arrivista.
La storia si aggrava con la deposizione del dottor Cattaneo, psichiatra che in passato teneva in cura l’imputato. Suo malgrado, informa Iure che Rosario soffre del disturbo dissociativo dell’identità: avrebbe quindi potuto assassinare il senatore senza però ricordarlo?

“Questo romanzo giallo – ha spiegato lo scrittore – nasce da un momento in cui le domande che mi ponevo erano superiori alle risposte che riuscivo a darmi. Da lì ho iniziato a pensare a quanto sia fragile la mente umana e quanto le esperienze condizionino ciò che siamo e che diventiamo. Queste pagine trattano di disperazione, delle coscienze, della corruzione, di come ogni individuo abbia più personalità e quella che viene fuori è il frutto delle esperienze vissute”.

 

https://pavedizioni.it/prodotto/accusa-premeditata

 

‘In viaggio’: Gerry Di Lorenzo ritorna in libreria con una nuova silloge

In viaggio, edito da Robin Edizioni, è la nuova silloge di Gerry Di Lorenzo. Lo scrittore è nato il 27 giugno 1975 in provincia di Napoli, dove trascorre la sua infanzia. Fin da piccolo coltiva la sua passione per la poesia e la musica che lo porterà a formarsi tra Zocca (Mo) e Roma. Tornato a Napoli si laurea, intraprende l’attività di libero professionista, senza mai abbandonare le sue vere passioni.

Nel 2019 pubblica la sua prima silloge poetica: Pensieri di un poeta mediocre. Nel 2021 pubblica la sua seconda silloge poetica: In viaggio. Attualmente Di Lorenzo collabora con giornali online pubblicando editoriali, scrive canzoni (passione nata sin da bambino) sia come autore che come compositore e ha ancora un cassetto pieno di progetti da realizzare. Dopo le prime due raccolte di poesie, si è avvicinato alla prosa e sta ultimando la scrittura di un romanzo.

In viaggio: sinossi

“Scrivere una poesia è come disegnare un ritratto:  devi andare oltre al volto che dipingi… devi leggere  dentro per dare al ritratto la giusta espressività. Un bel ritratto riesce sempre a trasmettere qualcosa, come se chi lo osserva conoscesse davvero  quel volto dipinto. Una poesia è uguale: trasmette emozioni quando  sei in grado di far conoscere a chi legge, la persona  della quale parli, o vivere lo stato d’animo che descrivi. Poi il resto viene da sé: la poesia, la fantasia e  l’immaginazione che vola in alto” scrive Gerry Di Lorenzo nella premessa

La vita è un continuo viaggio alla ricerca di sé stessi, fotografando piccoli gesti e riflessioni per fermare questi istanti nel tempo. Per quanto possa sembrare assurdo, “cercarsi” è un viaggio possibile ed incredibile.

Tempo

Ho l’ossessione del tempo
quello che mastico tra i denti
e lo faccio col timore
che mi scivoli dritto in gola
togliendomi l’aria che respiro
senza lasciarmi nemmeno il tempo
di raccontarti il mondo che gira
perché si blocca il tempo per spiegarti
e può farlo lasciandomi senza voce.
Oggi ho paura del tempo
perché passa veloce
e veloce fugge via.
Tra questi versi può finire
o alla prossima poesia
senza il finale che vorrei dire
mentre cerco le parole
quelle giuste da scolpire
sopra il foglio delle scuse…

“Mi chiamo Gerry Di Lorenzo – ha dichiarato l’autore – e ho capito che se nella vita mi fermo, sono morto! Probabilmente è l’unica cosa che ho capito della vita. Questa paura mi spinge a trovare sempre nuovi stimoli e nuove iniziative per rincorrere quella serenità interiore che, per un essere inquieto come me, dura un secondo e vola via. Credo che avere sempre degli obiettivi sia alla base della felicità, perché in fondo, si è felici solo se si è soddisfatti e privi di rimpianti.

I rimpianti mi spaventano, mi opprimono, mi tolgono l’aria perché sono la fonte delle insoddisfazioni e dell’infelicità. Troppo spesso si ci illude di essere felici, ma la realtà è che in tanti la felicità non l’hanno mai incontrata e, non conoscendola, sono convinti che ciò che hanno lo sia. La felicità è come una donna che devi fare tua, riempire di premure e alimentare quell’amore ogni attimo della vita, altrimenti andrà via. Chi sono? Sono un uomo qualunque, ancora alla ricerca di sé stesso e che lo fa scrivendo, trasformando in versi i suoi stati d’animo, le sue paure, le sue gioie, le sue delusioni”.

Dalla lettura di questa seconda raccolta si comprende che la vita è un continuo viaggio alla ricerca della felicità, affrontando tormenti e vivendo emozioni sottopelle che scuotono.

 

http://www.robinedizioni.it/nuovo/in-viaggio

 

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