Alessandro Falzani: “Lorian, l’alleanza dei caduti”

“La neve fatica ad imbiancare le vaste pianure di Roxville, nulla pare essere cambiato, solo qualche piccola casa in più. I fiumi dei camini avvolgono il cielo grigio e i pavimenti lastricati della cittadina sono coperti da un manto soffice e tenue, le impronte delle scarpe creano solchi a terra che subito la neve ricopre, l’aria è gelida e per le strade le persone sono difficili da riconoscere, coperte da molti manti e cappelli”.

Le poche righe, estratte da pagina 52 del romanzo Lorian, l’alleanza dei caduti, sono sufficienti per apprezzare le doti del giovane scrittore Alessandro Falzani, autore di un insolito genere fantasy, quasi un nuovo stile in cui i personaggi sono noti, ma hanno sfumature originali ed imprevedibili, sviluppati quindi in un modo inatteso e sorprendente.
Lorian è il suo romanzo d’esordio, storia epica ed avvincente e di grande impatto in cui il protagonista, Lorian appunto, tra mille peripezie arriva a trascendere la propria condizione di uomo per salvare il mondo e l’intero universo.

La trama, abbastanza scontata, segue il filone catastrofista: la peggiore delle minacce incombe sulla terra, ma non solo: l’intero universo, il paradiso e l’inferno sono prossimi a scomparire. Non ci sono speranze, addirittura Dio stesso è succube di tale minaccia, ad essa è in realtà profondamente legato, la conosce bene e sa che nulla, nemmeno il suo potere, può fermarla. Forse, l’unico barlume di speranza si nasconde nel più disperato tentativo: Dio si rivolge alla razza umana, ai suoi figli e tra questi uno soltanto è in grado di sentirlo e di rispondere alla sua chiamata: Lorian. Corre l’anno 1812, l’anno che vedrà un umano affrontare ostacoli indescrivibili e ricevere sostegno e aiuto da forze insperate, nel tentativo di diventare l’unica speranza di salvezza per tutte le razze e per l’universo intero. Lorian sarà privato di qualsiasi affetto, solo morte e tormento lo seguiranno per tutta la vita, perderà ogni cosa e desidererà ardentemente la morte; ma quando anch’essa gli verrà negata, comprenderà che dietro vi è un disegno immensamente più grande.

Ricordiamo inoltre l’altro romanzo di Alessandro Falzani, Glenvion, la matrice che ha come protagonista Patrich Martens. Ma quale oscuro segreto custodisce la sua memoria? La misteriosa morte del padre, quell’emblema che alla mente torna, l’incontro casuale con un sacerdote, sul petto di quest’ultimo uno strano emblema. Due fattori che destano Patrick Martens da un torpore interno e le notti insonni e gli incubi ricorrenti lo riconducono sempre e solo a quel simbolo: cosa significa e perché lo crede importante? In lite con la madre per avergli nascosto particolari del suo sofferto passato, e deciso a chiarire i suoi dubbi, Patrick parte per il Belgio, diretto alla sua città natale e qui la sua incredibile avventura ha inizio. Uomini all’apparenza normali lo seguono e lo bramano con insistenza, attentando alla sua vita senza che lui ne sappia il motivo. Altri lo seguono nell’ombra, lo hanno sempre fatto e lo condurranno ad una realtà per Patrick impossibile da accettare: riportare alla luce un’antica leggenda e darle vita, trovare la matrice, la chiave di un potere oscuro ma allo stesso tempo essenziale, per lui e per il suo antico ordine. Patrick scoprirà luoghi nascosti ai più, da secoli celati agli occhi più attenti, ma andrà ben oltre quello che i suoi custodi gli offriranno, ben oltre la loro stessa immaginazione, verso un destino che mai avrebbe voluto. Un antico ordine lo segue nell’ombra, lo protegge da una minaccia di cui è egli stesso, a sua insaputa, la causa. Questi cercheranno di salvarlo e condurlo al suo destino: una realtà incredibile, una verità celata da secoli che a pochissimi eletti è concessa e di cui egli è l’ultimo custode.

Le storie raccontate da Alessandro Falzani mostrano situazioni complesse e misteri da svelare, elementi che, sebbene siano trattati frequentemente, catturano facilmente l’attenzione del lettore. Una strada facile, troppo battuta da scrittori emergenti? Può darsi, ma vale sempre l’assunto “Non conta cosa ma il come” e il romanzo di Falzani da questo punto di vista è una storia avvincente che promette ottimi spunti di riflessione intorno a tematiche come la predestinazione e i concetti di bene e di male.

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