Fino al 26 giugno è in scena il Festival della Letteratura di Salerno, una settimana di incontri, dibattiti e presentazioni. Giunto alla sua quarta edizione, nella prima giornata ha ospitato i finalisti del premio Strega: tra vari ospiti degni di nota, abbiamo incontrato un autore molto particolare, che si è fatto portatore di una missione non facile. Nella cornice di palazzo Panonia, lo scrittore e regista Idalberto Fei ha presentato, per la collana Nuove Frontiere Junior, I racconti di Shakspeare per ragazzi, il riadattamento de Il racconto d’inverno, Cimbelino e La tempesta, per i più giovani.
Il Salerno Festival della Letteratura ospita dunque un autore che si è reso abile nel raccontare ai più giovani gli impegnativi testi: “Shakspeare ha scritto cose vive, ci tiene a precisare, ma non sempre questo autore viene presentato ai giovani in maniera accessibile”. A corredare la presentazione, le illustrazioni di Anna Forlati.
Idalberto Fei ha scritto sceneggiature per la RAI, lavorando sia per la TV che per la radio. Ha vinto il Prix Italia nel 1999 con un testo di Federico Fellini, che ha portato in scena nel 2002 in Canada allo Stratford Festival. Nel 2007 ha curato I giorni della Metamorfosi, sui testi di Ovidio, un nuovo modo di visitare i musei tra arte, poesia, musica e danza. Per il Museo di Palazzo Venezia a Romana realizzato la messa in secna sonora dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto e della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.
Quale è la vera funzione della riscrittura dei testi?
Penso che l’autore sia un universo, entro cui è bene entrare il prima possibile: il mio intento è quello di spalancare le porte ai più giovani. La particolarità di questo testo è che i dialoghi sono stati conservati in maniera originale, ho deciso cosi per non far scomparire il reale valore di questo grande autore.
Si è già cimentato precedentemente, a esperimenti simili?
Ho realizzato il riadattamento dell’Orlando Furioso, compresa la versione di Boiardo. Non è stato un compito semplice perché la storia è a scatole cinesi, è stata una vera sfida rendere leggibile quel mondo, i bambini sono a volte molto più avanti di noi e non è sempre facile immedesimarsi.
Ci sono altri progetti in programma?
Mi piacerebbe realizzare la versione per bambini di una opera di Cervantes.