In un paesino dell’entroterra beneventano nasce un e-book “leopardiano” dal titolo Il mio Zibaldone, editato da IVVI Editore, che come editore, dà la possibilità a giovani scrittori emergenti, ove lo scritto venga ritenuto valido, di pubblicare un primo ebook che diventerà un cartaceo, successivamente.
La raccolta è si rifà ad un insieme di pensieri aforismi, storie e racconti messi in fila e fatti rivivere in forma narrativa.
L’autrice si chiama Maria Iannotta ha 33 anni ed è una giurista d’azienda, e ha sempre amato scrivere, nella scrittura “si rifugia” ha detto più volte la campana.
Il titolo è chiaramente ispirato allo Zibaldone del sommo Leopardi, ove lo stesso raccoglieva pensieri ed aforismi, che è anche l’autore in termini di letteratura del Romanticismo, che l’autrice dell’ebook preferisce.La raccolta racconta, storie, persone, visi, identità miste tra vero e non vero. Tali storie sono frutto delle attese alle fermate di autobus, in stazione, in aeroporto, figlie i quelle attese, che non finiscono mai di essere.
Il titolo deriva dalla caratteristica della composizione letteraria, in quanto mistura di pensieri, come per l’omonima vivanda emiliana che è costituita da un amalgama di molti ingredienti diversi. Il vocabolo era usato come titolo di opere anche prima in un’accezione non dissimile, ovvero di raccolta disordinata di pensieri, testi e concetti.
Tuttavia proprio dopo la composizione di Leopardi il termine è utilizzato universalmente per indicare annotazioni su quaderni o diari, di pensieri frammentari.
L’opera è suddivisa in capitoli e sotto capitoli che compongono raccolte in raccolte.
L’autrice campana parla di arte in ogni forma all’interno di ogni sua storia, la sfiora, la vive e la usa attraverso i suoi personaggi.
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