‘Canale 616’, il nuovo romanzo ad alta tensione emotiva di Marco de Fazi

“Canale 616” di Marco De Fazi è un romanzo misterioso e dalle sfumature horror, caratterizzato da una scrittura incisiva che avvince il lettore: attraverso le sue parole, l’autore riesce a creare visioni potenti che tolgono il fiato e che fanno immergere in un clima di profonda tensione emotiva. Nell’opera si possono respirare quelle atmosfere provinciali e oppressive tipiche dei libri di Stephen King, così come si possono trovare echi di alcune narrazioni di Ray Bradbury, come “Il popolo dell’autunno”; anche la scelta di usare dei ragazzini rimanda a quel tipo di letteratura orrorifica che punta sul percorso di maturazione e di presa di consapevolezza dei giovani protagonisti, costretti a fare i conti con una forza soprannaturale che distrugge le loro certezze.

«È come se il male si fosse riversato nelle nostre strade, come un fiume in piena che ha divelto gli argini».

In questa storia nera il male si appropria del ruolo di protagonista e si riversa su una cittadina del Tennessee come magma incandescente; in poche ore avvengono tre omicidi efferati, che sono solo un antipasto per colui che brama sangue e che esige il suo spargimento a macchia d’olio. Mentre la follia dilaga, i quindicenni Jamie ed Eric osservano impotenti la caduta nel caos della loro città: Jamie, però, ha un’intelligenza fuori dal comune e intuisce presto l’agghiacciante verità che si cela dietro a quei terribili accadimenti. Ma cosa possono mai fare due ragazzini per contrastare quella parte oscura che ogni essere umano nasconde dentro di sé, e che qualcuno è riuscito a far emergere prepotentemente grazie a una strana e ipnotica trasmissione televisiva?

Marco De Fazi presenta un’opera dal fascino magnetico, con un antagonista spaventoso in frac e bombetta e con due protagonisti impavidi e pronti a tutto pur di salvare le persone che amano; tra attacchi di follia omicida, leggende che risalgono a tempi molto lontani e la presenza di un’enigmatica cacciatrice mossa da una cieca vendetta, si dipana una trama avvincente che riserva molte sorprese, e che propone un finale davvero spiazzante e in perfetto accordo con la natura tenebrosa del romanzo.

 

SINOSSI DELL’OPERA. Morray è una tranquilla cittadina di provincia. Un giorno, all’alba, un furgone ne varca i confini e si dirige verso una piccola stazione televisiva abbandonata. Quel giorno, in tutta la città, stanno terminando i preparativi per la grande fiera che celebra ogni anno l’anniversario della fondazione. In un clima di festa e fervore, alcuni strani volantini cominciano ad apparire per le strade. Allo scoccare della mezzanotte sarà inaugurato un nuovo programma televisivo: Canale 616. Chi guarderà quel programma si troverà di fronte a Walden, uno strano individuo in grado di comunicare direttamente all’anima degli spettatori. Chi guarderà quel programma scoprirà di essere improvvisamente liberato da qualunque freno inibitorio e morale, sentendosi costretto a compiere gli atti più cruenti e brutali pur di raggiungere finalmente il proprio sogno più recondito, come Walden gli ha promesso. Chi guarderà quel programma, sarà condannato. Solo Jamie ed Eric, due giovani amici, sembrano immuni da questa follia collettiva che si diffonde a vista d’occhio. Sarà loro compito cercare di liberare Morray dalla presenza del misterioso Walden, prima che l’intera città venga completamente rasa al suolo dalla ferocia dei propri abitanti.

 

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Marco De Fazi, classe 1986, è nato e risiede a Legnano. Appassionato da sempre di arte e intrattenimento, è un musicista e compositore per diletto. Ha all’attivo tre album musicali pubblicati, tutti contenenti pezzi originali in lingua inglese. Inizia a scrivere nel 2020 e vince diversi concorsi letterari, che includono la pubblicazione cartacea di alcuni suoi racconti brevi. Pubblica “L’uomo nel buio” (Bookabook, 2021) e “Il killer del loto” (Porto Seguro Editore, 2021). “Canale 616” è il suo terzo romanzo.

 

 

Casa Editrice: Rossini editore

Genere: Horror soprannaturale

Pagine: 275

 

 

Contatti

https://www.marcodefazi.com/

https://www.instagram.com/defio/

www.rossinieditore.com

 

Link di vendita online

https://www.amazon.it/Canale-616-Marco-Fazi/dp/B09SL7Q2HL/ref=sr_1_1?qid=1653063591&refinements=p_27%3AMarco+Fazio&s=books&sr=1-1

Top ten febbraio 2014

  FRIEDMAN ALAN

                             AMMAZZIAMO IL GATTOPARDO
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  ESPINOSA ALBERT
BRACCIALETTI ROSSI
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    SANCHEZ CLARA
LE COSE CHE SAI DI ME
Garzanti Libri

 

  GASKELL ELIZABETH
NORD E SUD
Jo March

 

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  GREEN JOHN
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  BROTTON JERRY
LA STORIA DEL MONDO IN DODICI MAPPE
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                                     POLVERE
                                    Mondadori

 

  ANDREOLI VITTORINO
L’EDUCAZIONE IMPOSSIBILE – ORIENTARSI IN UNA SOCIETA’ SENZA PADRI
Rizzoli

 

  KING STEPHEN
DOCTOR SLEEP
Sperlin & Kupfer

 

Fonte: HOEPLI:IT

Cos’è un best seller?

Erroneamente si pensa che il termine “best seller” (si prenda no in considerazione i vari King, Grisham, Roth, Miller, ecc..) indichi i libri più venduti; in realtà sta a significare “libri meglio venduti”. Ma cosa stabilisce il successo di un libro, e quindi fa di esso un best seller? Senza dubbio un fattore importante è costituito dalle strategie di marketing e dal controllo, o meglio, manipolazione del mercato per la promozione del libro ma, in realtà, non è propriamente cosi.

Sono le storie stesse a decretare o meno il successo di un libro che  oggi è da intendersi non più come opera letteraria ma come testo, mezzo di comunicazione in cui sono presenti vincoli di semantica, affinché sia chiaro al lettore. Quanto più la storia è aperta, ovvero universale, in cui tutti possono riconoscersi allora maggiore sarà il successo, un testo stereotipato quindi, con un linguaggio chiaro e che trasmette forti emozioni, che ha poco a che vedere con il letterario o il poetico ; una sorte di specchio in cui il lettore può riflettersi e compiere un viaggio mentale ed emotivo insieme ai suoi protagonisti.

A questo proposito trova pieno riscontro la “teoria” secondo la quale la letteratura sia polisemica e che vanta il maggior numero di sostenitori; tuttavia non sempre un libro di successo corrisponde necessariamente ad un libro di qualità, si veda l’esempio recente  di “Cinquanta sfumature di grigo”dell’inglese E.L. James (pseudonimo che nulla ha a che vedere con  Henry James), romanzo “erotico” , scontato, superficiale, con dialoghi ripetitivi, infantile, grottesco. Sarebbe troppo facile accusare la scrittrice di aver fatto leva sul sesso per guadagnare più facilmente, sebbene sia una tematica sicura, ma la verità è  che non c’è traccia di tecnica narrativa, di talento, di inventiva che sembra ricalcare il successo cinematografico di “Twilight” o di “Tre metri sopra al cielo”. Come spiegare un simile successo se non dal punto di vista sociologico? Si cerca soprattutto evasione, non riflessione ed originalità; l’abile strategia promozionale, soprattutto nel web, ha incuriosito  ed attirato moltissime persone. Ma la lista dei migliori/non migliori venduti è abbastanza lunga e sarebbe anche il caso di fare un mea culpa per la mancanza di volontà di leggere un romanzo più impegnativo ma avvincente e  soprattutto che possa essere legittimamente definito tale.

Gli aforismi più belli sulla letteratura da parte degli autori stessi

La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto.

(Francis Bacon)

La letteratura è una delle più tristi strade che portano dappertutto

(Andrè Breton)

La letteratura vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al di là d’ogni possibilità di realizzazione.

(Italo Calvino)

Fare della buona letteratura è come nuotare sott’acqua trattenendo il fiato

(Francis Scott Fitzgerald)

La letteratura non è altro che un sogno guidato.

(Jorge Luis Borges)

Il tempo per leggere, come il tempo per amare, dilata il tempo per vivere.

(Daniel Pennac)

Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la Letteratura.

(Oscar Wilde)

Non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane.

(Emily Dickinson)

La lettura rende un uomo completo, la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto.

(Francis Bacon)

Ciò che non è in mezzo alla strada è falso, derivato, vale a dire: letteratura.

(Henry Miller)

La letteratura sta alla poesia come la menzogna alla verità.

(Umberto Saba)

La lettura è solitudine . Si legge da soli anche quando si è in due.

(Italo Calvino)

Se volete fare gli scrittori ci sono due esercizi fondamentali: leggere e scrivere molto. Non conosco stratagemmi per aggirare queste realtà, non conosco scorciatoie.

(Stephen King)

La letteratura è utile, è la via per raggiungere la saggezza.
(H. Bloom)

 

Io prendo carta straccia e la faccio diventare denaro.

(A. Campanile)

Almeno due cose in cui ho creduto lungo il mio cammino e continuo a credere, vorrei segnare qui. Una è la passione per una cultura globale, il rifiuto della incomunicabilità specialistica per tener viva un’immagine di cultura come un tutto unitario, di cui fa parte ogni aspetto del conoscere e del fare, e in cui i vari discorsi d’ogni specifica ricerca e produzione fanno parte di quel discorso generale che è la storia degli uomini, quale dobbiamo riuscire a padroneggiare e sviluppare in senso finalmente umano. (E la letteratura dovrebbe appunto stare in mezzo ai linguaggi diversi e tener viva la comunicazione tra essi).
(I. Calvino )

[…] letteratura come libertà, creatività, comunicazione e proiezione dell’inconscio, evasione e autoanalisi.
(A. Berardinelli)

Scrivere è viaggiare senza la seccatura dei bagagli

(E, Salgari)

Se vostro figlio vuole fare lo scrittore o il poeta sconsigliatelo fermamente. Se continua minacciatelo di diseredarlo. Oltre queste prove, se resiste, cominciate a ringraziare Dio di avervi dato un figlio ispirato, diverso dagli altri.

(G. Deledda)

Io penso che sia molta umiltà essere scrittore. Lo vedo come fu in mio padre, ch’era maniscalco e scriveva tragedie, e non considerava il suo scrivere tragedie di più del suo ferrare cavalli.

(E. Vittorini)

Nonostante una lunga vita piena di difficoltà di tutti i generi, alla fine mi considero un privilegiato per il fatto di essere un artista.  

(A. Moravia)

Una delle possibili definizioni giuste di scrittore, per me sarebbe addirittura la seguente: un uomo a cui sta a cuore tutto quanto accade, fuorché la letteratura.  

(E. Morante)

Perché una volta che il male di leggere si è impadronito dell’organismo, lo indebolisce tanto da farne facile preda dell’altro flagello, che si annida nel calamaio e che suppura nella penna.

(V. Woolf)

Una delle possibili definizioni giuste di scrittore, per me sarebbe addirittura la seguente: un uomo a cui sta a cuore tutto quanto accade, fuorché la letteratura.

(E. Morante)

 

 

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