‘Senza far rumore’, il nuovo romanzo di Feliciana Zuccaro

Nel suo nuovo romanzo, edito da Fides, dal titolo Senza far rumore, Feliciana Zuccaro esplora i confini tra il rumore e il silenzio, portando i lettori in un viaggio emozionante attraverso la profondità di entrambi gli estremi.

Feliciana Zuccaro è una scrittrice di successo che ha conquistato il cuore dei lettori con le sue storie coinvolgenti e la sua prosa delicata. Dopo il successo del suo primo romanzo “Non ho mai danzato sotto la pioggia”, pubblicato dalla casa editrice Fides edizioni, e della sua raccolta di poesie “Per ogni volta che sei morta“, edita da Italic Pequod, la scrittrice lucana è pronta a stupire ancora una volta i suoi lettori con questo nuovo lavoro.

Il tema principale del romanzo ruota attorno all’idea di come il rumore e il silenzio possano influenzare la vita delle persone. Attraverso personaggi ben delineati e situazioni toccanti, l’autrice esplora le diverse sfaccettature del rumore e del silenzio. Il romanzo offre una riflessione profonda sulle dinamiche dell’ascolto e della comunicazione umana.

Attraverso la narrazione coinvolgente e scorrevole di Zuccaro, i lettori vengono trasportati in una dimensione in cui il rumore e il silenzio assumono significati profondi. L’autrice esplora come queste due forze possono influenzare le relazioni umane, l’arte e persino la psicologia individuale.

Zuccaro ha optato per un romanzo di formazione femminile per renderci partecipi della crescita interiore di una bambina che già nei primi anni della sua esistenza ha conosciuto il dolore e la sofferenza e ha imparato, a volte, a convivere con esso. Mia ha conosciuto l’abbandono, la perdita, la consapevolezza, la scoperta dell’amore in tutte le sue forme e sfumature.

Che suono hanno tutte queste sensazioni ed emozioni che Mia ha prematuramente conosciuto? Fanno rumore? Sembra chiedersi la protagonista con la quale è difficile non empatizzare.

Il romanzo culmina con una scelta difficile da parte dei protagonisti: abbracciare completamente uno degli estremi o cercare un compromesso tra rumore e silenzio?

La scrittura delicata e accattivante di Feliciana Zuccaro spinge i lettori a esplorare tematiche complesse come la comunicazione umana, l’ascolto di sé stessi e l’impatto del rumore nella nostra vita quotidiana.

Senza far rumore è un’eloquente esplorazione della dicotomia tra rumore e silenzio affrontata con leggerezza e che incoraggia al contempo l’introspezione sul proprio rapporto con questi estremi “esistenziali”. Inoltre, sfidando le norme educative tradizionali attraverso il viaggio della sua protagonista, Zuccaro stimola importanti conversazioni sulla promozione di esperienze di apprendimento olistiche che abbraccino sia l’impegno attivo sia la contemplazione silenziosa.

La sensazione che lascia Senza far rumore è di un timido desiderio di silenzio che avvolga il mondo per rimarginare le ferite causate dal rumore del giorno, della vita.

Consigli per acquisti letterari: De Carlo, Dicker, Springsteen

Potrebbe sembrar magia o magari semplice illusione o ancora pura realtà. E’ il mondo che si cela nella lettura di libro, talvolta romanzesco, talvolta autobiografico. Pertanto elenco qui i libri in uscita che a mio modesto parere meritano di esser letti. Il primo che propongo è L’imperfetta meraviglia di Andrea De Carlo. Ecco la trama: accade d’autunno, in Provenza sul locale campo di aviazione, si terrà il concerto di una celebre band inglese, i Bebonkers, per fini umanitari, e per celebrare il terzo matrimonio di Nick Cruickshank, vocalist del gruppo. I preparativi fervono e in paese c’è una gelateria La Merveille Imparfaite gestita da Milena Migliari, una giovane donna italiana che crea gelati  con sperimentazione d’artista. Milena convive da qualche anno con Viviane. Un rapporto solido al punto che, Milena si sottoporrà alla fecondazione assistita. Ma la donna non sa se ha voglia di farlo davvero questo passo. Incerta senza confessarselo, Milena come Nick, si domanda da quando il suo rapporto con Aileen ha perso il fascino dei primi tempi. Quando i due personaggi si incontrano si fermano a contemplare la “meraviglia imperfetta” delle loro vite. Sono anni  segnati dalla crisi, nel romanzo si legge la speranza di superare la fragilità di questi tempi. Lo stile dell’autore è imperniato su un vocabolario ricco che denota una continua e proficua ricerca linguistica.

Il secondo che propongo è Il libro dei Baltimore di Joel Dicker che vede per protagoniste due famiglie: i Goldman di Baltimore e i Goldman di Montclair. Di quest’ultimo ramo dei Goldman fa parte Marcus Goldman, il protagonista de La verità sul caso Harry Quebert. I Goldman di Montclair sono una famiglia della classe media, i Goldman di Baltimore sono, invece, una famiglia ricca, su cui splende sempre il sole: vivono in una lussuosa villa nel quartiere residenziale di Baltimore. A loro, alla loro prosperità, alla loro felicità Marcus Goldman ha guardato con ammirazione, sin da piccolo, quando, con i suoi cugini Hillel e Woody, progettavano i loro sogni, e amavano di uno stesso, intenso amore, Alexandra. Otto anni dopo un tragico evento, Marcus Goldman decide di raccontare la storia della sua famiglia. Il best seller tradotto in più di trenta lingue e pluripremiato da pubblico e critica, si annuncia come un romanzo ricco di suspense e colpi di scena.

L’ultimo libro che consiglio è Born to run di Bruce Springsteen. Nel 2009 Bruce Springsteen e la E Street Band si esibirono al Super Bowl: l’esperienza fu talmente entusiasmante che Bruce decise di metterla su carta. L’autore racconta la sua infanzia a Freehold, nel New Jersey, un luogo pieno di poesia ma anche di rischi. Il celebre cantante descrive il suo desiderio imperante di diventare un musicista,i primi esordi e la nascita della E Street Band. Per la prima volta Bruce illustra i tormenti interiori che hanno ispirato i suoi capolavori, a cominciare proprio da Born to Run, un brano che qui si rivela più complesso di quanto appare. L’autobiografia di Bruce Springsteen rivela un uomo saggio, che ha riflettuto a fondo sulle proprie esperienze, un uomo vissuto: “Penso che la parte più difficile da affrontare con il passare degli anni, con l’invecchiare, sia imparare a convivere con il fatto che a questo mondo ci siano tanto dolore e tanta bellezza, uno di fianco all’altra” (dall’Introduzione all’esecuzione dal vivo di Born to Run, 1987-88).

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