L’immoralista (1902) e La porta stretta (1909) di André Gide sono due romanzi gemelli che vanno letti insieme per essere compresi singolarmente. La loro gemellarità emerge solo nella ossatura delle storie: in entrambe il protagonista tenta di realizzarsi abbracciando un percorso di purificazione. Ne L’Immoralista, Michel, colto parigino, dopo essere guarito da una malattia abbastanza puritana (o comunque conservatrice) come la tisi, sente dentro di sé il germe dell’immoralismo e comincia ad assecondarlo. Questo tra le altre cose lo spingerà a rifiutare la sua vita precedente, ad abiurare l’amore per la storia e per l’accademia che rappresentano ai suoi occhi delle trappole per il vero sentire. Il percorso di “purificazione” di sapore Nietzschiano porterà Michel fin nella palude della pedofilia; tutto questo immoralismo alla fine non sarà stato gratuito: la giovane moglie Marceline, della quale il libro racconta l’itinerante viaggio di nozze con Michel, si spegnerà lentamente all’ombra dell’egocentrismo del marito.
Read More »‘La bella estate’ di Cesare Pavese: la libertà è un male?
La “Bella Estate” è il titolo di una raccolta di romanzi brevi di Cesare Pavese pubblicata nel 1949. Si compone di tre testi: “La bella estate” (scritto nel 1940 e rimasto inedito fino alla sua comparsa nella raccolta), “Il diavolo sulle colline”, composto nel 1948, e “Tra donne sole”, risalente invece al 1949. Grazie a questi tre racconti, racchiusi ne "La bella estate", Pavese si aggiudica la vittoria del Premio Strega nel 1950.
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