Matteo Gracis – “Manuale di sopravvivenza per esseri umani che si sentono alieni”

“Manuale di sopravvivenza per esseri umani che si sentono alieni” di Matteo Gracis presenta l’intenso flusso di pensieri a ruota libera di uno scrittore che, da sempre, ha abituato i suoi lettori alla sincerità più brutale. L’autore dispensa pillole rosse di verità, per citare il film “Matrix” (menzionato doverosamente anche nel testo); il suo intento non è però quello di imporre il suo pensiero ma di generare il salvifico dubbio, di spingere a farsi domande, di creare una massa critica che si ribelli allo status quo – «Poi ci sei te, che da qualche minuto ti stai domandando se sei veramente libero/a oppure no. È un bene perché tale quesito può essere l’inizio di un grande cambiamento, di una rivoluzione interiore, di una nuova consapevolezza».

«Devo dirti una cosa importante: questo libro puoi leggerlo come vuoi, anche dal centro o dal capitolo che più ti ispira. Non ha un inizio né una fine, non ha un indice da seguire alla lettera tantomeno una narrazione che segue l’ordine delle pagine. Se preferisci sfogliarlo e fermarti a caso in un punto, puoi farlo. Sentiti libero e gioca con lui. Senza regole».

È un’opera rivolta a tutti coloro che si sono sentiti dei disadattati – degli alieni – nella società, e ne hanno erroneamente sofferto; essere voci fuori dal coro, per Gracis, è invece l’ultima possibilità che ha il genere umano di evolversi positivamente e di esercitare il libero arbitrio – «È tutta la vita che ballo da solo, sono abituato e in fondo ci godo a star fuori dal coro. E allora avanti tutta, schiena dritta, testa alta e sempre naturalmente in direzione ostinata e contraria».

Durante la lettura di questo libro ci si sente a proprio agio, anche grazie all’utilizzo di un linguaggio fresco e informale: l’autore ci accompagna per mano nelle sue elucubrazioni e sa dosare bene quei momenti in cui con una sola frase può riuscire a spezzarci il cuore e le gambe; sono tante e importanti le tematiche che affronta – tra tutte si ricordano la sostenibilità ambientale, l’educazione, la politica, il giornalismo – trattate a volte con pungente ironia e altre volte con necessaria serietà, e sempre con un’invidiabile schiettezza.

L’autore inserisce il titolo di una canzone all’inizio di ogni capitolo e si serve di numerose citazioni letterarie, cinematografiche e provenienti da liberi pensatori e da uomini di politica e di cultura per infarcire la sua già densa opera (in fondo al libro sono poi elencate le playlist complete con i brani musicali inseriti, i libri citati e i film menzionati). Si possono trovare, inoltre, QR code con canzoni da ascoltare e video da guardare, disegni, schizzi, simboli, enigmi e perfino sillogismi; i font con cui è scritto il libro possono variare a loro piacimento, e anche le pagine spesso si capovolgono o si specchiano, in un turbine di libertà espressiva. Perché in fondo è ciò che l’autore ha sempre voluto: offrirci degli stimoli di riflessione per poi dare a noi il comando, in piena autonomia. Almeno finché pensare sarà gratis.

 

SINOSSI DELL’OPERA. Sei disposto a mettere in discussione le tue convinzioni? A guardare il mondo da un’altra prospettiva ma soprattutto a metterti veramente in gioco? Se la risposta a tali domande è sì, questo libro fa per te, in caso contrario, lascia perdere perché rischi di metterti nei guai. Un manuale di sopravvivenza per tutti coloro che cercano qualcosa in più, che vogliono guardare oltre e non si accontentano delle versioni ufficiali dei fatti, delle verità assolute e dei diktat. Un libro che emoziona, indigna, sorprende, diverte e cambia le regole del gioco ma soprattutto che fa pensare e regala preziosi spunti di riflessione, nonché pratiche playlist musicali, cinematografiche e culturali. L’autore veste i panni del Bianconiglio nel classico Alice nel paese delle meraviglie: sei pronto a scoprire quanto è profonda la sua tana?

 

BIOGRAFIA DELL’AUTORE. Matteo Gracis (Pieve di Cadore, 1983) è un giornalista e pensatore libero. È direttore della rivista Dolce Vita e fondatore del giornale online L’Indipendente.  È stato assistente alla comunicazione di un Deputato della Repubblica Italiana. Ha scritto “Canapa. Una storia incredibile” (Officina di Hank, 2019) e “Lontano. 10 viaggi che cambiano la vita” (Edizioni Effetto, 2020).

 

 

Casa Editrice: Do it human Editori

Genere: Saggio/Manuale di crescita personale

Pagine: 320

 

 

Contatti

www.matteogracis.it

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www.doithuman.com

 

Booktrailer

https://www.youtube.com/watch?v=rqi9W–KPf4

 

Link di vendita online

https://www.doithuman.com/editori/prodotto/manuale-di-sopravvivenza-per-esseri-umani-che-si-sentono-alieni-matteo-gracis-libro/

 

‘Il lungo inverno invincibile’ di Silvia Tufano dal 22 Giugno in libreria, con una nuova storia sull’amicizia

Il lungo inverno invincibile è l’ultimo lavoro di Silvia Tufano. Il libro appartenente alla collana Mondi, è edito dalla Scatole Parlanti. La casa editrice viterbese nata nel 2017 dedita ad un’editoria sostenibile e contemporanea ,pubblica per la prima volta uno scritto dell’autrice nolana. Sempre attenta ai disagi sociali, Tufano è un’ artista e studiosa a tutto tondo. E’ pedagogista specializzata nel recupero degli ultimi, tanto da aver diretto svariati interventi nelle zone della periferia napoletana. Oltre alla scrittura e al suo impegno civile, l’autrice è appassionata d’arte, illustratrice e ritrattista, nonché musicista e poliglotta: nel 2019 ha superato una selezione internazionale di 20 partecipanti diventando allieva di merito della Pixar/ Disney. Come scrittrice, con i suoi passati lavori , ha guadagnato fama internazionale, aggiudicandosi ben quattordici premi nazionali ed esteri tra cui il Premio Matera.

Il lungo inverno invincibile: sinossi

copertina del libro

Silvia Tufano, alla sua terza uscita dopo Il sole sorge ad est e La pioggia si può bere pubblicati rispettivamente da Aletti Editore nel 2014 e nel 2015, torna il libreria con una narrativa sorprendente.

E’ la storia di Bob che stringe fin da subito un legame indissolubile con Robert , un ragazzino conosciuto in circostanze non idilliache. Il legame tra i due risulta subito palpabile e indissolubile, ma un lungo inverno – metaforico e non solo climatico – spinge il loro cammino su due percorsi paralleli. Le loro unicità e le loro vite si fondono in un vortice di affetto, amicizia e surrealismo, in una dimensione spazio-temporale senza limiti e oltre il tempo. Quanto di quello che avranno vissuto insieme, però, sarà realmente accaduto e quanto, invece, soltanto immaginato?

Il racconto è incentrato sul legame nato dall’amicizia oltre ogni ostacolo e barriera. Il nuovo progetto non delude le aspettative: la passione e l’impegno della Tufano non possono non essere premiati anche questa volta. La sua ultima uscita, così come quelle precedenti, racconterà di vite al limite, anime perse, la cui forza e caparbietà sarà mezzo per una esistenza migliore. La sua inclinazione di sognatrice e artista è stata fondamentale anche per la stesura di quest’ultima fatica. Questo suo interesse per chi si trova ai margini, l’ha portata più volte a cimentarsi nel raccontare realtà tanto vicine quanto distanti dalla società moderna.

Il suo scrivere appare come un dovere nei confronti di chi spesso non ha voce per poter parlare, e il suo ultimo libro in uscita il 22 Giugno 2020, ingloba e ripropone la strada già percorsa in precedenza. “ Sento l’urgenza di creare sempre qualcosa di nuovo”, queste le parole che Silvia ha rilasciato a proposito dei suoi ultimi impegni artistici.

Per preordinare una copia del libro:https://www.scatoleparlanti.it/mondi/preordine-il-lungo-inverno-invincibile/

 

2 giugno, 4 libri da leggere

2 giugno 2016: in occasione della festa della Repubblica, consigliamo di scegliere tra 4 libri:

1. Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell’Italia attuale, di Guido Crainz. L’autore si chiede come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto e quali siano le nostre radici e cerca le risposte a queste e ad altre domande non in vizi plurisecolari del paese ma nella storia concreta della Repubblica, muovendo dall’eredità del fascismo, dalla nascita della ‘repubblica dei partiti’ e dagli anni della guerra fredda. L’analisi, brillante e sintetica si sofferma soprattutto sulla ‘grande trasformazione’ che ha inizio negli anni del ‘miracolo’ e prosegue poi nei decenni successivi: con la sua forza dirompente, con le sue contraddizioni profonde, con le tensioni che innesca. In assenza di un governo reale di quella trasformazione, e nel fallimento dei progetti che tentavano di dare ad essa orientamento e regole, si delinea una ‘mutazione antropologica’ destinata a durare. Il punto di vista dell’autore è più o meno schierato: Crainz infatti guarda alla storia d’Italia “da sinistra”; tuttavia, non risparmia critiche ai partiti progressisti italiani, di cui viene messo in evidenza il lento declino a partire dalla fine degli anni ’70. Le cause sono da ricercare nell’ incapacità del PCI di interpretare i cambiamenti in corso, e il suo preferire la ricerca di equilibri formali tra partiti al lavoro sui contenuti della propria proposta; vizi che la sinistra italiana si è portata dietro fino ad oggi.

2.Viva il Re! Giorgio Napolitano, Il presidente che trovò una Repubblica e ne fece una monarchia, di Marco Travaglio‘Quella che state per leggere non è una biografia. Ce ne sono già fin troppe, una se l’è addirittura scritta lui. Questo è ciò che manca nelle altre. La controstoria del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis, contro lo spirito della Costituzione e contro tutto quello che aveva giurato fino al giorno prima della sua rielezione. Alla veneranda età di ottantotto anni: quando un cittadino non può più guidare l’automobile. Ma lo Stato sì… Qui si racconta il suo lato B, finora – salvo rare eccezioni – ignorato o relegato nel dimenticatoio, alla voce ‘lesa maestà’. Di cose che non vanno, nella sua carriera e soprattutto nei suoi sette anni e mezzo al Quirinale, ma anche prima, ce ne sono parecchie: pensieri, parole, opere e omissioni. In un altro paese, un paese davvero democratico, se ne discuterebbe liberamente e laicamente. In Italia è come se fosse vietato. Tabù. Non lo è (ancora) per legge: lo è nei fatti’. Stile coinvolgente e maniacale capacità di documentare tutto dell’autocompiaciuto giornalista, questo saggio offre uno spaccato chiaro delle vicende politiche dell’Italia sotto la presidenza di Giorgio Napolitano, con un approfondimento sull’ultima fase: dal coinvolgimento nella Trattativa Stato- Mafia al tragi-comico periodo post-elettorale, con l’ammucchiata PD-PDL, dove il Presidente decise di rimanere al Colle.

3.Il Memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigonia e l’anatomia del potere italiano, di Miguel Gotor – Scritto e riscritto a mano dal prigioniero, fotocopiato e battuto a macchina dai brigatisti, il memoriale che Aldo Moro produsse durante il suo rapimento per rispondere agli interrogatori delle BR è stato al centro di una rete di delitti, ricatti, conflitti tra poteri legittimi e non, che ha coinvolto alcuni tra i protagonisti della storia repubblicana e molti dei suoi snodi più inquietanti: dal generale Dalla Chiesa ad Andreotti, da Gladio alla P2, dai servizi segreti alla banda della Magliana, dall’omicidio del giornalista Pecorelli ai brigatisti Moretti, Gallinari, Senzani e Fenzi. Un libro imperdibile per chi è interessato alle vicende degli anni di piombo e che configura dettagliatamente un profilo della storia repubblicana, con le sue molte ombre.

4.La Repubblica di Barbapapà. Storia irriverente di un potere invisibile, di Giampaolo Pansa‘Barbapapà è il soprannome che la redazione di ‘Repubblica’ aveva dato a Eugenio Scalfari, il fondatore e il primo direttore. Ho lavorato accanto a lui per quattordici anni, più altri diciassette all’Espresso’. E oggi qualche amico mi domanda sorpreso: Perché hai voluto scrivere da canaglia la storia del trionfo di Barbapapà e di quanto è accaduto dopo?. Rispondo che l’ho fatto per non sottostare alla regola plumbea che tutela i grandi giornali. Fortezze sempre ben difese, capaci di incutere un timore riverenziale che induce a cautele cortigiane e narrazioni felpate’. Il libro di Pansa si basa su ricordi personali e tende a passare bruscamente da un periodo all’altro rischiando di ingenerare confusione nel lettore.Tuttavia rimane una lettura abbastanza scorrevole e a tratti commovente (soprattutto in riferimento alle pagine dedicate alla morte di Walter Tobagi), che non non tralascia l’analisi psicologica.

 

Fonte: http://libreriamo.it/libri/2-giugno-ecco-5-libri-che-raccontano-la-storia-della-repubblica-italiana/

 

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