Top ten luglio 2016, new entry: Perché no di Travaglio

Top ten libri 2016. Il corposo La scuola cattolica del fresco vincitore del Premio Strega 2016, Edoardo Albinati, come era prevedibile è giunto nella classifica dei libri più venduti della seconda metà del mese di luglio. Si parla di «effetto Premio Strega» sulle vendite e questo ne è un esempio lampante. Tuttavia, forse, le tanto lodate «letture da spiaggia», leggere frivoleggianti, spesso stupide, per antonomasia, sono più una spasmodica fissazione di chi scrive sui libri e non di chi i libri li legge.

Altra new entry del mese di luglio è Perché no di Marco Travaglio e Silvia Truzzi che, in vista del prossimo referendum costituzionale, tentano di smontare «a una a una le innumerevoli bugie che i riformatori spacciano da mesi a reti unificate e spiegano le ragioni del No in questo libretto di pronto intervento. Anzi, di pronto soccorso». Si tratta di un libro che si propone di essere di aiuto per riflettere e porsi delle domande riguardo l’importante appuntamento per la politica italiana, del prossimo ottobre. Gli autori, ricostruendo il clima culturale che diede vita alla nostra Costituzione, sottolineano il concorso nella stesura dei vari articoli di visioni opposte di società. Per questa riforma si utilizzano tecnicismi che rendono incomprensibile la sostanza e si lasciano decodificare solo da chi li abbia usati impropriamente. NO, dunque, al connubio tra legge elettorale con un abnorme premio di maggioranza e capilista bloccati e una sganghertata riforma costituzionale, secondo la Truzzi e Travaglio. NO ad una riforma imposta con voti di fiducia, minacce e ricatti ai parlamentari.

Vi sono poi un paio di ritorni, come Io prima di te di Jojo Moyes e L’amica geniale di Elena Ferrante.

 

1. Antonio Manzini, 7-7-2007, Sellerio

2.Andrea Camilleri, L’altro capo del filo, Sellerio

3.Lucinda Riley, Il segreto di Helena, Giunti

4.Maurizio De Giovanni, Serenata senza nome. Notturno per il commissario Ricciardi, Einaudi

5.Edoardo Albinati, La scuola cattolica, Rizzoli

6.Simonetta Agnello Hornby, Caffè amaro, Feltrinelli

7.Jojo Moyes, Io prima di te, Mondadori

8.Luca D’Andrea, La sostanza del male, Einaudi

9.Elena Ferrante, L’amica geniale, E/O

10.Marco Travaglio – Silvia Truzzi, Perché no, (a cura di A. Zardetto), Paper First.

 

Fonte: http://blog.graphe.it/2016/07/30/classifica-libri-2016

 

2 giugno, 4 libri da leggere

2 giugno 2016: in occasione della festa della Repubblica, consigliamo di scegliere tra 4 libri:

1. Autobiografia di una Repubblica. Le radici dell’Italia attuale, di Guido Crainz. L’autore si chiede come abbiamo fatto ad arrivare a questo punto e quali siano le nostre radici e cerca le risposte a queste e ad altre domande non in vizi plurisecolari del paese ma nella storia concreta della Repubblica, muovendo dall’eredità del fascismo, dalla nascita della ‘repubblica dei partiti’ e dagli anni della guerra fredda. L’analisi, brillante e sintetica si sofferma soprattutto sulla ‘grande trasformazione’ che ha inizio negli anni del ‘miracolo’ e prosegue poi nei decenni successivi: con la sua forza dirompente, con le sue contraddizioni profonde, con le tensioni che innesca. In assenza di un governo reale di quella trasformazione, e nel fallimento dei progetti che tentavano di dare ad essa orientamento e regole, si delinea una ‘mutazione antropologica’ destinata a durare. Il punto di vista dell’autore è più o meno schierato: Crainz infatti guarda alla storia d’Italia “da sinistra”; tuttavia, non risparmia critiche ai partiti progressisti italiani, di cui viene messo in evidenza il lento declino a partire dalla fine degli anni ’70. Le cause sono da ricercare nell’ incapacità del PCI di interpretare i cambiamenti in corso, e il suo preferire la ricerca di equilibri formali tra partiti al lavoro sui contenuti della propria proposta; vizi che la sinistra italiana si è portata dietro fino ad oggi.

2.Viva il Re! Giorgio Napolitano, Il presidente che trovò una Repubblica e ne fece una monarchia, di Marco Travaglio‘Quella che state per leggere non è una biografia. Ce ne sono già fin troppe, una se l’è addirittura scritta lui. Questo è ciò che manca nelle altre. La controstoria del primo presidente della Repubblica che ha concesso il bis, contro lo spirito della Costituzione e contro tutto quello che aveva giurato fino al giorno prima della sua rielezione. Alla veneranda età di ottantotto anni: quando un cittadino non può più guidare l’automobile. Ma lo Stato sì… Qui si racconta il suo lato B, finora – salvo rare eccezioni – ignorato o relegato nel dimenticatoio, alla voce ‘lesa maestà’. Di cose che non vanno, nella sua carriera e soprattutto nei suoi sette anni e mezzo al Quirinale, ma anche prima, ce ne sono parecchie: pensieri, parole, opere e omissioni. In un altro paese, un paese davvero democratico, se ne discuterebbe liberamente e laicamente. In Italia è come se fosse vietato. Tabù. Non lo è (ancora) per legge: lo è nei fatti’. Stile coinvolgente e maniacale capacità di documentare tutto dell’autocompiaciuto giornalista, questo saggio offre uno spaccato chiaro delle vicende politiche dell’Italia sotto la presidenza di Giorgio Napolitano, con un approfondimento sull’ultima fase: dal coinvolgimento nella Trattativa Stato- Mafia al tragi-comico periodo post-elettorale, con l’ammucchiata PD-PDL, dove il Presidente decise di rimanere al Colle.

3.Il Memoriale della Repubblica. Gli scritti di Aldo Moro dalla prigonia e l’anatomia del potere italiano, di Miguel Gotor – Scritto e riscritto a mano dal prigioniero, fotocopiato e battuto a macchina dai brigatisti, il memoriale che Aldo Moro produsse durante il suo rapimento per rispondere agli interrogatori delle BR è stato al centro di una rete di delitti, ricatti, conflitti tra poteri legittimi e non, che ha coinvolto alcuni tra i protagonisti della storia repubblicana e molti dei suoi snodi più inquietanti: dal generale Dalla Chiesa ad Andreotti, da Gladio alla P2, dai servizi segreti alla banda della Magliana, dall’omicidio del giornalista Pecorelli ai brigatisti Moretti, Gallinari, Senzani e Fenzi. Un libro imperdibile per chi è interessato alle vicende degli anni di piombo e che configura dettagliatamente un profilo della storia repubblicana, con le sue molte ombre.

4.La Repubblica di Barbapapà. Storia irriverente di un potere invisibile, di Giampaolo Pansa‘Barbapapà è il soprannome che la redazione di ‘Repubblica’ aveva dato a Eugenio Scalfari, il fondatore e il primo direttore. Ho lavorato accanto a lui per quattordici anni, più altri diciassette all’Espresso’. E oggi qualche amico mi domanda sorpreso: Perché hai voluto scrivere da canaglia la storia del trionfo di Barbapapà e di quanto è accaduto dopo?. Rispondo che l’ho fatto per non sottostare alla regola plumbea che tutela i grandi giornali. Fortezze sempre ben difese, capaci di incutere un timore riverenziale che induce a cautele cortigiane e narrazioni felpate’. Il libro di Pansa si basa su ricordi personali e tende a passare bruscamente da un periodo all’altro rischiando di ingenerare confusione nel lettore.Tuttavia rimane una lettura abbastanza scorrevole e a tratti commovente (soprattutto in riferimento alle pagine dedicate alla morte di Walter Tobagi), che non non tralascia l’analisi psicologica.

 

Fonte: http://libreriamo.it/libri/2-giugno-ecco-5-libri-che-raccontano-la-storia-della-repubblica-italiana/

 

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