Matt M. Relox: dalle Filippine con amore, per l’arte italiana

Matt M. Relox è un artista nativo delle Filippine, sui generis, devoto a Dio, all’arte italiana e alla sua perseveranza e passione per l’arte, nata quando era un ancora un bambino e disegnava con una foglia di banana. Ora dipinge soggetti che incutono tenerezza e amore avvalendosi di uno stile tra il propagandistico e l’immaginario retrò per un’estetica che incuriosisce chi osserva le sue opere. Opere che trasudano ironia ma anche speranza per un mondo confuso e amorale, in cui l’arte spesso sembra essere dissacrante e mistificatrice, al servizio del cattivo gusto e del culto dell’individualismo gonfiato dal mercato dell’arte contemporanea. Ma dire che la globalizzazione stia appiattendo tutto e che la tradizione sia scomparsa è una menzogna: i figli nati dalla reinterpretazione di questi due poli possono essere molto interessanti, proprio perché calpestano un limbo, una soglia indefinibile in cui può succedere di tutto.

Probabilmente questo lo pensa anche Matt. M. Relox che di certo non è, per anagrafe, uno dei figli di queste due istanze ma che certamente ama la Tradizione e fa arte per contemplare Dio, praticando il potere dello Spirito per onorarlo. Nel percorso artistico di Relox è rilevante il fattore religioso, tenendo conto che le Filippine, la cui cultura nasce dalla mescolanza delle influenze straniere con gli elementi indigeni, sono l’unico paese asiatico a maggioranza cristiana, sebbene non mancano comunque importanti minoranze musulmane.

La cifra stilistica di Relox è racchiusa nella delicatezza e la tenerezza (come si vede dalle opere Echo park in the heart of Los Angeles, How to fly the kite e Waiting for the date) un uso soft del colore per raccontare scene di vita quotidiana e luoghi ai quali l’artista è legato: inchiostro, pastello ad acquerello, pittura ad olio e acrilico. La soddisfazione del risultato ottenuto porta l’artista filippino a praticare tratti e colori tradizionali per avvalersi di colori più brillanti su tratti sottili, utilizzando anche il cross hatching sulla penna ad inchiostro.

Matt. M. Relox è stato insignito del Gawad America Award night al Celebrity Center Hollywood nel 2019.

The port of success Medium oil on canvas

 

Quando ha iniziato a dipingere?
Ricordo ero un ragazzino, ho iniziato a interessarmi all’arte tramite mio padre. Mio padre mi mostrò come disegnare una testa maschile e una spalla, in posizione laterale. Mi catturò quel momento, attirò il mio interesse mentre mio padre cantava interpretando le forme fedeli al testo della canzone fino a quando non smise di cantare proprio mentre il disegno era finito. Sfortunatamente non ricordo la canzone. A quel punto nessuno poteva impedirmi di disegnare ogni volta che volevo; vivevamo in fattoria per la maggior parte del tempo, quindi non avevamo alcun materiale artistico per disegnare sulla carta e nemmeno una matita. Quindi usavo una foglia di banana. Su un lato della foglia c’è una superficie bianca su cui puoi disegnare usando un qualsiasi oggetto appuntito. A volte facevo un disegno nel terreno, o sul muro usando un pezzo di legno bruciato (alla fine del bastone c’è del carbone naturale), da allora non sono ancora riuscito a capire dove quel sogno ha intenzione di condurmi.

Come definirebbe la sua arte?
Definisco le mia arte come l’apprezzamento per Dio e per la sua stessa gloria. Il Dio che ha creato il mondo intero, ha creato l’incredibile bellezza dell’essere umano, la bellezza interiore che possiamo sentire e testimoniare, la sua grandezza, i colori dell’universo, le forme che possiamo vedere intorno a noi. La bellezza degli animali, non c’è dubbio che questa sia la ragione ultima per me per dipingere ogni volta la sua grande creazione. Le persone cambiano, e il cambiamento sembra essere un danno per la gente, i fiumi e anche l’oceano. Nella mia arte, almeno, posso provare a preservare questa verità sulla tela per i benefici delle generazioni successive.

Ci sono artisti a cui sei particolarmente ispirato?
Non posso negare di essere stato influenzato dal principale nostro artista locale delle Filippine, conosco già i grandi maestri italiani Michelangelo, Leonardo. Vedevo i loro dipinti famosi nei calendari della Cappella Sistina, anche il capolavoro La Gioconda di Leonardo; a quel tempo non avevo idea degli artisti locali, della loro pittura realistica, il tocco di questo artista mi ha guidato e ogni volta che dipingo mi ispiro a lui e anche alle opere dei suddetti maestri.

Che valore ha l’arte in Oriente e specialmente nelle Filippine?
Un aspetto molto importante è la ricerca di spiritualità: se l’asciugamano dato da Veronica per asciugare il sudore del Messia fosse stato perso, i cristiani non avrebbero idea del suo aspetto. È in noi, una fede che potrebbe spostare una montagna. Nelle Filippine le persone sono consapevoli di avere un talento nell’arte equivalente, ai maestri in Europa, che le mette sul loro stesso piano. Dipingere è un dono molto prezioso perché è l’unica capacità universale di creare qualcosa dal nulla.

La religione delle Filippine è multicolore, a quale si sente di appartenere di più?
Dal punto di vista religioso gli abitanti delle Filippine si suddividono in cattolici cristiani, evangelici e musulmani. Appartengo alla razza marrone come gli apostoli e i profeti che furono chiamati per la prima volta Cristiani ad Antiochia.

L’esperienza che le ha dato maggior soddisfazione?
Provo molta soddisfazione quando qualcuno apprezza i miei lavori e li riconosce. Mi allevia dalle fatiche di essere un artista. È stata per esempio una grande sensazione trovare un critico d’arte come te.

La tenerezza e la serenità sembrano essere impresse sui volti dei suoi protagonisti. Le piace vedere l’umanità in questo modo?
La tenerezza dovrebbe essere coltivata da tutti, ogni singola persona dovrebbe farlo. Si può concordare sulla tua impressione riguardo i volti dei miei personaggi in quanto ognuno di noi ha un’idea di cosa possa intendere l’altro anche quando dipinge e di solito immagina di vedere dallo spazio la terra come un organismo pacifico e calmo dove non c’è conflitto. Moltiplica per il numero di persone che la pensano in questo modo, esse possono influenzare con il pensiero il loro prossimo.

Cosa ne pensa dell’arte americana contemporanea, in virtù del fatto che lei vive negli Stati Uniti?
La mia interazione di spiriti con le arti contemporanee americane mi aiuta a diventare più forte praticando il potere dello spirito dell’artista che appartiene a tutti, a tutti gli artisti, indipendentemente da dove ci troviamo sulla terra. Nella creazione siamo stati creati secondo la Sua immagine, nel senso che se il Dio è il grande creatore, allora abbiamo il potere e l’abilità, l’eredità artistica nello spirito. L’unica differenza ora tra lui e noi è che stiamo creando cose da cose che ha già creato.

Sogni da realizzare?
Sogno di essere conosciuto come artista. Ma so che per poter varcare la porta del successo ho bisogno di mecenati.

 

Fonte

Matt M. Relox: from the Philippines with love for Italian art

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