Si può immaginare la Costituzione italiana composta in endecasillabi, o il Prologo della Divina Commedia formulato come un problema di geometria, o le Ultime lettere di Jacopo Ortis tramutate in una corrispondenza via e-mail? Faximile. 101 Riscritture di opere letterarie (Homo Scrivens, 2016) è il libro che rende tutto ciò e molto altro non solo possibile, ma anche divertente e persino naturale, preservando i meccanismi di riscrittura dal pericolo di una colta artificiosità per ottenere invece un effetto di piacevole leggerezza.
Read More »‘Ecco la storia’: l’audace metaromanzo di Pennac
Ecco la storia è un romanzo pubblicato nel 2003 dal celebre scrittore francese Daniel Pennac, attivo anche come insegnante in un liceo parigino per quasi trent’anni e sceneggiatore teatrale. Terminata da poco la fortunatissima saga del “capro espiatorio” Malaussène, che aveva visto la luce nel 1985 con il romanzo Il paradiso degli orchi, Pennac abbandona il mondo ironico e fiabesco dei suoi vecchi personaggi per spostarsi in un campo narrativo non meno bizzarro: Ecco la storia è infatti un singolare intreccio di realtà e finzione, un libro perennemente in bilico tra fantasia e autobiografia, con una trama che non procede in maniera lineare, ma si muove su un percorso contorto e imprevedibile.
Read More »“Premessa per un addio” di Gian Luca Favetto, un gioco narrativo
Premessa per un addio (NN editore, 2016) è l’ultimo libro di Gian Luca Favetto (Se dico radici dico storie, Mappamondi e corsari, Il giorno perduto), settimo volume della collana ViceVersa, a cui appartiene anche Panorama di Tommaso Pincio, già vincitore della prima edizione del premio Sinbad per l’editoria indipendente.
Read More »Ah…Ahh…Ahhh, la parody-comedy di Nuwanda
Ah..Ahh..Ahhh è un romanzo ben riuscito del genere parody-comedy di Nuwanda (2015, Genesis Joint Venture), ed sorprendente nel contenuto ed essenziale nello stile in cui è proposta ai lettori. Per questo motivo è impresa ardua classificarla o sigillarla in univocità interpretativa, né sarebbe giusto farlo, anche perché il cuore dell’opera comunica il messaggio contrario: non esiste un’interpretazione unica ed inviolabile, il testo è aperto alla molteplicità emozionale e interpretativa che il lettore fornisce con la sua azione, perché la lettura consapevole non è una condizione passiva.
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