Al via la XXXI edizione del Salone Internazionale del libro di Torino

Tutto è pronto per la 31esima edizione del Salone Internazionale del libro. Tra poche ore nella città di Torino presso Lingotto Fiere si terrà la cerimonia inaugurale dell’evento che, si svolgerà dal 10 al 14 maggio. Il Salone Internazionale del libro 2018 sarà diretto da Nicola Lagioia in collaborazione con la Fondazione Circolo dei lettori e dalla Fondazione per la Cultura Torino. Spazi più ampi saranno destinati agli espositori. Dieci gli stand dedicati alle regioni italiane, tre quelli per i paesi stranieri. Il Paese ospite d’onore sarà la Francia.

Quello del Salone è un appuntamento imperdibile che attrae editori, giornalisti e lettori da tutte le parti d’Italia e del mondo. Non è soltanto una festa in cui si celebra l’Universo dei libri ma una vera e propria tavola rotonda intorno alla quale riunirsi e riflettere. Lo spunto di riflessione e il tema di questa edizione sarà “Un giorno, tutto questo…”

Nella locandina -disegnata da Manuele Fior- una ragazza guarda al di là di un vetro proiettando il suo sguardo lontano, verso il futuro. Questo viaggio nell’immaginazione sarà supportato da cinque domande che aiuterà il viandante a ragionare meglio: Chi voglio essere?; Perché mi serve un nemico?; “A chi appartiene il mondo?”;Dove mi portano spiritualità e scienza?”; “Che cosa voglio dall’arte: libertà o rivoluzione?”

Le sezioni del Salone Internazionale del libro

Nuove sezioni tematiche debutteranno in questa nuova edizione del Salone internazionale del libro: “Maggio francese” per omaggiare il paese ospite d’onore. In essa si discuterà di tutti gli accadimenti storici e letterari che hanno visto la Francia protagonista. Con “Scrittori dal mondo” si avrà la possibilità di incontrare autori di cinque continenti diversi.

Tappa obbligatoria per i cinefili e per i serietv-addicted è “Book to screen: lo schermo che trae ispirazione dall’inesauribile risorsa della letteratura.

Dopo il grande successo dell’anno scorso sono state riconfermate le sezioni “altre voci- altre stanze” dove confrontarsi con vari autori e autrici; “solo noi stesse” la sezione dedicata alle donne; “l’età ibrida” in cui tecnologia, scienza e letteratura si fonderanno per costruire l’uomo del futuro; “il mondo a figure” perché anche attraverso l’immagine si può raccontare qualcosa ed infine “il tempo ritrovato” perché prima di pensare al futuro è indispensabile ricordarci da dove veniamo. Si celebreranno gli anniversari di Aldo Moro, Peppino Impastato, Franco Basaglia, le leggi razziali, Mary Shelley con Frankenstein e il ’68.

I Grandi nomi

Tra i volti italiani si annoverano Paolo Cognetti vincitorte del Premio strega 2017, Alessandro D’avenia, Roberto Saviano e Niccolò Ammaniti nelle vesti di sceneggiatore e regista della serie tv “Il miracolo”.

Ci saranno anche due mostri sacri del cinema: i premi Oscar Bernando Bertolucci e Giuseppe Tornatore. Molte saranno le personalità straniere: dal premio Nobel Herte Muller, Guglielmo Arriaga, Javier Cercas, Alice Sebold, Emmanuel Carrère fino ad Eduard Limonov.

Il Salone Internazionale del libro 2018 si profila, dunque, come un momento di raccoglimento, riflessione e rivalutazione con il seguente obiettivo: tratteggiare l’idea di un futuro migliore, portandola avanti con coraggio e lungimiranza, poiché, come scriveva Mahatma Gandhi Il futuro dipende da ciò che facciamo nel presente.”

 

 

Per maggiori info:

http://www.salonelibro.it/it/salone-2018.html

http://www.salonelibro.it/it/info/biglietti.html

 

Al via la XXX edizione del Salone Internazionale del libro di Torino

Dal 18 al 22 Maggio nella città piemontese di Torino si apriranno le porte del Salone internazionale del libro, giunto ormai alla XXX Edizione. Un’edizione rinnovata nei piani alti con il nuovo direttore Nicola Lagioia, scrittore vincitore del premio Strega 2015, ma anche nei numeri: circa 1060 case editrici tra italiane e straniere saranno presenti.

Tra le novità di quest’anno, uno stand dedicato alla Toscana come regione ospite, un altro a Matera, capitale europea della cultura 2019 e tre sezioni internazionali alla Cina, Romania e Marocco.

L’edizione 2017 del Salone internazionale si profila come un vero e proprio viaggio dal punto di vista geografico e letterario, meta del viaggiatore è l’andare “oltre il confine”. E’ questa dunque la tematica dell’evento, illustrata nella locandina di Gipi. L’immagine infatti ha come protagonista un libro che scavalca un muro. Si tratta di un tema cosmopolita che riecheggia i fatti di cronaca: dai flussi migratori nelle acque italiane alle vicissitudini della Brexit fino al pericolo rappresentato da Donald Trump nel dividere il Paese.

Questa XXX Edizione del Salone Internazionale si configura dunque come un panel in cui studiosi, editori, giornalisti e appassionati si riuniranno e si confronteranno. In quest’epoca dove si costruiscono  sempre più muri ideologici, geografici e sociali essi tenteranno, attraverso la forza propulsiva della cultura, e obbedendo al politically correct di abbatterli per aprire nuove frontiere.

Le sezioni del Salone Internazionale del Libro di Torino

Puntando l’ago della bussola nella direzione “oltre il confine”, i viaggiatori percorreranno varie tappe: “l’Another side of America”: dalla candidatura di Donald Trump fino al Premio Nobel per la letteratura Bob Dylan. Si potrà accedere alla sezione “altre voci- altre stanze” entrando in contatto con autori e autrici che oltrepassano vecchi confini letterari. Una sosta sarà obbligatoria nel settore in rosa del Salone “solo noi stesse”, dedicato alle scrittrici e alle donne della letteratura, denunciando le discriminazioni e il femminicidio. Si potrà attraversare “l’età ibrida” dove si impronterà un dialogo tra letteratura, scienza e tecnologia. In particolare, di queste ultime si analizzeranno gli aspetti positivi o negativi. Si  farà, inoltre, un salto nel passato grazie alla Sezione “Anniversari” rendendo omaggio a personalità o eventi di spicco del nostro panorama novecentesco dalla Rivoluzione d’Ottobre, al ricordo di Primo Levi, Stephen King, Don Lorenzo Milani, Falcone, Borsellino e Totò.

Per i più anticonformisti è dedicata la tappa “Romanzi Impossibili” in cui coraggiosi scrittori sfidano le leggi del mercato per imporre nuovi orizzonti letterari. Uno spazio importante è riservato a “Il futuro non crolla”:  testimonianze e storie dei sopravvissuti al terremoto per mantenere viva l’attenzione.

L’ultima sezione è quella del “Mondo a figure” che ci dimostra come questo evento non sia solo una festa del libro ma anche dei fumetti, della graphic novel e della fotografia.

I volti noti

Numerosi saranno gli incontri ravvicinati con autori e personaggi di rilievo: il gradito ritorno di Daniel Pennac con il suo ultimo lavoro Malaussène, delle Anime Arabe che celebreranno il ricordo di Giulio Regeni, Luis Sepulveda, Roberto Saviano con La Paranza dei bambini, Annie Ernaux con Memoria Di ragazza, Luciana Littizzetto con La bella addormentata in quel posto, e Maurizio de Giovanni, Corrado Augias, Luciano Canfora e i Wu Ming 4 che omaggeranno John R. R. Tolkien. I visitatori instancabili potranno continuare il loro viaggio nel Salone Off, che vedrà la regione piemontese la vera protagonista di itinerari tematici diversi: concerti, escursioni, gastronomia, solidarietà e spazi dedicati ai più piccoli e alle famiglie.

Il Salone Internazionale del libro di Torino 2017 sembra avere l’appeal giusto per riscuotere successo e avere un lascito in ognuno di noi per cui “Se alzi un muro , pensa  a ciò che resta fuori” come scrisse Italo Calvino.

Premio Strega 2015: vince Nicola Lagioia

Ieri sera, nel suggestivo e oramai consueto scenario del Ninfeo di Villa Giulia, si è svolta la sessantanovesima edizione del Premio Strega. A presiedere il premio tra gli altri erano presenti il presidente della Fondazione Bellonci, Tullio De Mauro e Alberto Foschini, presidente di Strega Alberti Benevento. Il Comitato direttivo del Premio – presieduto da Tullio De Mauro e composto da Valeria Della Valle, Giuseppe D’Avino, Simonetta Fiori, Alberto Foschini, Paolo Giordano, Enzo Golino, Giuseppe Gori, Giovanna Marinelli, Melania G. Mazzucco, Edoardo Nesi, Luca Serianni, Maurizio Stirpe, aveva precedentemente selezionato dodici libri; nella la cinquina dei finalisti di ieri sera figuravano:

La sposa di Mauro Covacich (ed.Bompiani)
Storia della bambina perduta di Elena Ferrante (edizioni e/o)
Chi manda le onde di Fabio Genovesi (ed. Mondadori)
La ferocia di Nicola Lagioia (edizioni Einaudi)
Come donna innamorata di Marco Santagata (ed. Guanda)

“Constatiamo che in molti libri emerge in maniera originale ed efficace la drammaticità delle nostre vite e dei tempi in cui viviamo. E’ stato difficile scegliere e lasciare fuori autori e libri interessanti” ha dichiarato Tullio De Mauro.

Con un risultato quasi imprevisto e inaspettato ha vinto La ferocia di Nicola Lagioia. Lo scrittore barese si è aggiudicato il premio Strega con ben 145 voti . Al secondo posto si è classificato La sposa di Mauro Covacich, con 89 voti. Al terzo Storia della bambina perduta di Elena Ferrante, con 59 voti. Ed infine il quarto posto a pari merito, con 37 voti ciascuno è andato a Chi manda le onde di Fabio Genovesi che ha vinto lo Strega Giovani e Come donna innamorata di Marco Santagata. A presiedere lo spoglio dei voti è stato Francesco Piccolo, il vincitore dello scorso anno.

Lagioia ha esordito nel 2001 con Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj edito da minimum fax. Con il romanzo Riportando tutto a casa edito da Einaudi ha vinto nel 2010 il premio Vittorini, il premio Volponi e il Premio Viareggio.
L’autore racconta impietosamente con uno stile cinico ed elegante, da pellicola noir, ascesa e decadenza di una famiglia del Sud, e attraverso quest’ultima più in generale la violenza della nostra contemporaneità; il David Lynch del Meridione, come è stato definito, denuncia malaffare e corruzione, con precisione verosimile e sensibilità. Tra gioia e commozione Lagioia ha affermato di essersi ispirato a Twin Peaks, rievocando atmosfere di lynchiana memoria e ha aggiunto: «per scrivere La Ferocia mi ci sono voluti cinque anni. Non sono esistiti capodanni, né sabati o domeniche». Lo scrittore barese ha poi affermato di aver raccontato un Sud verticale dove la Puglia rappresenta l’Italia. «La Ferocia per me è un ritorno allo stato di natura, la legge della giungla da cui credevamo esserci affrancati, ma che riemerge in questo periodo di crisi. L’importante è fidarsi della letteratura – ha aggiunto – fai quel che devi, succeda quel che può, come ha detto Goffredo Fofi».

Ecco la sinossi del romanzo:

In una calda notte di primavera, una giovane donna cammina nel centro esatto della strada provinciale. È nuda e coperta di sangue. A stagliarla nel buio, i fari di un camion sparati su di lei. Quando, poche ore dopo, verrà ritrovata morta ai piedi di un autosilo, la sua identità verrà finalmente alla luce: è Clara Salvemini, prima figlia della più influente famiglia di costruttori locali. Per tutti è un suicidio. Ma le cose sono davvero andate cosi? Cosa legava Clara agli affari di suo padre? E il rapporto che la unisce ai tre fratelli – in particolare quello con Michele, l’ombroso, il diverso, il ribelle – può aver giocato un ruolo determinante nella sua morte? Le ville della ricca periferia barese, i declivi di ogni rapida ascesa sociale, una galleria di personaggi indimenticabili, le tensioni di una famiglia in bilico tra splendore e disastro: utilizzando le forme del noir, del gotico, del racconto familiare, scandite da un ritmo serrato e da una galleria di personaggi e di sguardi che spostano continuamente il cuore dell’azione, Nicola Lagioia mette in scena il grande dramma degli anni che stiamo vivendo.

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