I 100 metri piani sono la specialità più sublime delle Olimpiadi, la gara regina, perché tutto si gioca in un attimo, il duro allenamento e i sacrifici trovano la loro manifestazione sulla pista rossa che pare avere le sembianze della Terra Promessa. Ma la terra promessa, la beatitudine si raggiunge proprio nel Giorno del Giudizio; lo stesso giorno, quando l'infinito e l’immortalità si concentrano in movimenti perfetti, in muscoli scintillanti.
Read More »Quando a Roma arrivarono le Olimpiadi
DCLXXXVIII ab Urbe condita (688 anni dalla fondazione di Roma). Si era al crepuscolo. La grande palla infuocata condotta dal carro apollineo si andava ormai spegnendo nel limpido fiume intorno al quale la città si era insediata e si era …
Read More »Ponte sullo Stretto e Giochi Olimpici: il futuro delle città e un nuovo spirito economico
Stiamo vivendo giorni confusi sospesi tra il no romano ai Giochi Olimpici ed un ritorno di fiamma per il progetto faraonico e un po’ fantascientifico del ponte sullo Stretto di Messina. Entrambe le questioni, oltre a fornire il pretesto per una miriade di sterili polemiche, sono una occasione preziosa per discutere, finalmente, del futuro delle città e del nostro rapporto con l’ambiente.
Read More »Olimpiadi: quando l’etica della sconfitta determina un vincitore
Gli occhi dei telespettatori in questo caldo mese di agosto sono tutti concentrati sulle Olimpiadi che, ogni quattro anni, aiutano a lenire la sensazione di sedentarietà tipica del nostro mondo sviluppato. Il medagliere, con l’immancabile corollario di entusiasmo in caso di vittoria e di delusione se il verdetto è una sconfitta, diventa l’argomento cardine delle chiacchiere da bar e con gli amici.
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