Elegante, prestante e non di rado ingaggiato come modello, Roger Moore trova peraltro misura e incisività soprattutto sul piccolo schermo, dove diventa popolarissimo interpretando senza soluzione di continuità serie old style ma accuratissime del livello di “Ivanhoe” (’57-’58, in cui furoreggia inguainato nella calzamaglia del patriottico spadaccino sir Wilfred), “The Alaskans” (’59-’60), “Maverick” (’60-’61), “The Saint” (sei stagioni andate in onda tra il ’67 e il ’69 e basate sul romanzo di Charteris che idealizza le avventure del ladro gentiluomo Simon Templar, implacabile punitore di criminali e difensore di magnifiche ladies) e “The Persuaders” (’71-’72) ovvero la succitata “Attenti a quei due”, ventiquattro episodi esaltati dal protagonismo della coppia di amici-rivali Sinclair e Wilde alias Moore e Tony Curtis.
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