Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21

Parma Capitale Italiana della Cultura non si è fermata e, in virtù della proroga del titolo anche per il 2021, ha lavorato sul suo palinsesto di iniziative – bruscamente interrotte a causa dell’emergenza sanitaria – rimodulato e arricchito di nuove riflessioni scaturite dal recente vissuto, che ha così profondamente mutato il nostro modo di vivere.

La cultura torna quindi a battere il tempo, riappropriandosi dei suoi spazi, consolidando il legame di Parma con il suo territorio e riprendendo a scandire, con rinnovato vigore, la vita della città. La rinascita non può prescindere dalla cultura: ne è testimonianza il ricco programma di eventi, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche, concerti musicali, incontri con autori, performance di danza, laboratori per bambini, senza dimenticare i musei e le mostre ospitate nei luoghi culturali della città.

Ma la ripartenza di Parma avviene anche sotto il segno dell’innovazione digitale: la Capitale della Cultura si presenta infatti a cittadini e turisti tecnologicamente all’avanguardia, grazie al lancio di una nuova piattaforma, una app, una card e un nuovo sito di networking per il volontariato, strumenti per coniugare cultura, tradizione e sguardo al futuro, fulcro del suo progetto di candidatura, che forniranno a cittadini e visitatori un modo nuovo di scoprire la città, con tantissimi vantaggi e una tecnologia di ultima generazione alla portata di tutti.

«Trasformiamo il dramma della pandemia in un’opportunità: non solo non abbiamo perso il programma di Parma Capitale della Cultura, ma utilizzeremo i mesi del 2020 per ampliare il calendario di appuntamenti verso il clou del prossimo anno» dichiara Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna «Avevamo detto che non avremmo permesso al virus di cancellare questo riconoscimento e rinnovo il ringraziamento alle istituzioni, agli organizzatori, al Governo e al ministro Franceschini per aver prorogato al 2021 le iniziative di Parma Capitale. È una grande opportunità per la città e per tutto il territorio emiliano-romagnolo: utilizzeremo questo periodo per rendere questo evento ancora più speciale».

«Parma Capitale è tornata, ma a dire il vero non se n’è mai andata. L’emergenza vissuta ha cambiato parte dei nostri ritmi e delle nostre priorità, per questo avvertiamo oggi più che mai il bisogno di ripartire e di riprenderci quel che in questi mesi ci è stato improvvisamente tolto» commenta Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma. «Per Parma Capitale non ci saranno cambiamenti progettuali, ma nuove idee e strumenti messi a disposizione dalla tecnologia. Ancora una volta, soprattutto oggi, siamo convinti che la cultura dovrà funzionare da collante nella società: ripartire dalla cultura per ripensare le città, l’Italia e il nostro mondo, in un momento difficile e in continua evoluzione».

«Parma Capitale Italiana della Cultura aveva costruito il suo discorso e ogni suo progetto a partire dal tema della rigenerazione del Tempo, chiedendosi come la cultura può trasformare il nostro vivere la memoria, il presente e le sfide che il futuro richiede» aggiunge Michele Guerra, Assessore alla Cultura del Comune di Parma «Mai come oggi, nel pieno della metamorfosi sociale, culturale ed economica che siamo stati costretti a fronteggiare, avvertiamo che è possibile ripartire da dove siamo stati interrotti. Nessuno stravolgimento di una linea progettuale che sa ancora parlarci con voce chiara e autorevole, ma nuovi strumenti che ci mettano in condizione di comprendere come debba essere la cultura, in tutte le sue forme, a favorire il riavvicinamento sociale e darci nuova consapevolezza rispetto ai tempi di vita che dobbiamo ricostruire».

Piattaforma e app

Due risorse privilegiate simbolo di una ripartenza che più che mai vuole focalizzarsi sulle potenzialità del digitale con un approccio human-centric, pensato per semplificare l’esperienza di ciascun visitatore e, contemporaneamente, amplificarne l’effetto di immersività di luoghi, opere ed eventi. Sia la piattaforma – della quale Parma 2020+21 si è dotata per meglio supportare i visitatori e gli utenti – sia la app – scaricabile gratuitamente da Play Store e Apple Store – permetteranno di conoscere ogni angolo e ogni sfaccettatura della città, di scoprire il territorio circostante con tutte le sue ricchezze, di pianificare un turismo enogastronomico di qualità.

Gli utenti potranno usare la app per visite virtuali e immersive a 360 gradi già da casa; pianificare una visita personalizzata che coinvolga luoghi di interesse, eventi e itinerari enogastronomici ad hoc; usufruire di audioguide e di un sistema di prenotazione del posto in coda; avere suggerimenti di eventi e luoghi in linea con i propri interessi.
Entrambi i sistemi possono offrire informazioni specifiche anche per programmare itinerari e visite per persone con disabilità.
Sono inoltre strumenti preziosi per garantire un’esperienza in assoluta sicurezza: consentono infatti di prenotare il posto in eventi gratuiti e di monitorare le code, evitando il sovraffollamento.

Parma Card

Uno strumento agile, disponibile sia tramite app che prossimamente in versione cartacea, che dal 1 settembre 2020 permetterà a cittadini e turisti di accedere con prezzi competitivi e molti benefici al sistema turistico-culturale del territorio e ai suoi trasporti. Tutte le strutture aderenti sono parte del programma “Parma Città Sicura”, che garantisce il rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie post-Covid. La card per i cittadini di Parma e provincia ha validità annuale, quella per i turisti è valida per 3 giorni (72 ore) e consente l’accesso al bike sharing e ai trasporti senza limitazioni per una persona. Acquistabile sulla piattaforma, tramite app o nei luoghi convenzionati, ha un costo di 20 euro se la si acquista nel 2020 e di 21 euro se la si acquista nel 2021. Per i cittadini di Parma e della provincia è disponibile la promozione Early Bird: fino al 30 agosto il costo è di 15 euro e la validità è fino al 31 dicembre 2021.

Il sistema digitale – piattaforma, app e card – è stato sviluppato da Fabbrica Digitale e realizzato grazie al sostegno di TIM, partner ufficiale platino di Parma Capitale.

Un nuovo sito di matching dedicato al volontariato

Altra novità disponibile online è il sito di networking per il volontariato della città (www.miimpegnoaparma.it), creato dal Comune di Parma in collaborazione con CSV Emilia – Forum Solidarietà e il coordinamento scientifico di Promo PA Fondazione, per promuovere l’impegno civico e la cittadinanza attiva.
Promuovendo l’incontro e l’integrazione dei rapporti tra il volontariato e la cultura, il sociale, lo sport, l’ambiente e, in generale, con la composita energia del territorio che si concentra attorno all’idea di Capitale, il portale intende essere una reale opportunità di aggregazione e crescita collettiva, ben oltre il 2020.

Il sito integra tutti i diversi settori in cui si può svolgere un’attività di volontariato: dalla cultura al sociale, dalla salute allo sport, dall’ambiente all’enogastronomia, per creare un sistema di ricerca e gestione del volontariato uniforme ed efficace. Sul portale sarà possibile non solo pubblicare e consultare offerte, ma anche trovare video formativi.

Un progetto che non è collaterale a quello della Capitale della Cultura, ma ne è parte integrante e complementare: la crescita di una cittadinanza attiva nella cultura è un obiettivo di Parma 2020+21, che intende la cultura stessa come elemento cardine per il raggiungimento della sostenibilità sociale. La collaborazione tra il mondo del volontariato e quello degli organizzatori di eventi è stata pensata per creare un prodotto che resti alla città e rappresenti un lascito concreto e permanente di Parma 2020+21.

HIGHLIGHTS PROGRAMMA ESTATE-AUTUNNO 2020

Parma riparte quest’estate con un ricco calendario di eventi, per entrare poi in autunno nel vivo del programma della Capitale Italiana della Cultura 2020+21. Tra riaperture di ciò che si era bloccato nei mesi scorsi e nuove produzioni originali, turisti e cittadini potranno trovare appuntamenti per tutti i gusti: grandi mostre e installazioni, la musica del Festival Verdi, le rassegne gastronomiche e quelle dedicate alla scienza, passeggiate nella natura e la grande letteratura.

ESTATE

Florilegium
Fino al 19.12.20 | Oratorio di San Tiburzio
È una cascata naturale composta dalla coabitazione di 200mila fiori la prima personale italiana dell’artista britannica Rebecca Luise Law, curata da OTTN Projects nell’ambito di Pharmacopea, progetto promosso dal Gruppo Chiesi e Davines.

I quadri di Pietro. Capolavori della Collezione Barilla d’Arte Moderna
Fino a fine 2021 | Pinacoteca Stuard
Ha riaperto il progetto espositivo a cura di Giancarlo Gonizzi, voluto e organizzato dal Comune di Parma e dalla Famiglia Barilla, che mette in mostra – un quadro al mese – alcune delle più interessanti opere della Collezione Barilla di Arte Moderna, non esposte al pubblico da più di 25 anni.

Fornasetti. Theatrum Mundi
Fino al 14.02.2021 | Complesso Monumentale della Pilotta
Una mostra, a cura di Barnaba Fornasetti, Valeria Manzi e Simone Verde, che fa dialogare le forme classiche del Complesso della Pilotta con il design contemporaneo di Piero Fornasetti. Una produzione di Complesso Monumentale della Pilotta, in collaborazione con Associazione Fornasetti Cult.

Festa della Musica
20-22.06.2020 | Sedi varie
Tre giorni all’insegna della musica e non solo, per celebrare la Festa della Musica del 21 giugno. Numerosi gli appuntamenti organizzati tra concerti e spettacoli.

Il tempo della Scienza. Citizen science per conoscere la natura delle aree protette
20.06.2020 – 18.10.2020 | Sedi varie
Una rassegna di Parchi del Ducato – in collaborazione con WWF, LIPU e APS “Io non ho paura del lupo” – per conoscere le diverse specie animali che popolano i parchi, le loro abitudini e il lavoro di monitoraggio e conservazione della biodiversità dei tecnici che ne permette la salvaguardia.

Sentiero d’arte – Langhirano Torrechiara 2020
20.06.2020 – fine 2021 | Da Langhirano a Torrechiara
Da un’idea di F.lli Galloni Spa nasce questa passeggiata di bellezza e contemplazione che collega i principali luoghi che caratterizzano l’area del Comune di Langhirano: un itinerario attraverso prati e colline, boschetti e vigneti, in un ambiente naturale rimasto immutato nei secoli. Il progetto è a cura di Ass. Sentiero d’arte Langhirano Torrechiara Odv, in collaborazione con Comune di Langhirano.

Tappa a Parma del Premio Strega
22.06.2020 | Arena estiva del cinema Astra, ore 21
L’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, in collaborazione con la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, organizza una serata con i sei autori finalisti del Premio Strega 2020: Jonathan Bazzi, Gianrico Carofiglio, Gian Arturo Ferrari, Daniele Mencarelli, Valeria Parrella e Sandro Veronesi, intervistati dalla giornalista Alessandra Tedesco.

Il Bello e il Buono dell’Emilia, Itinerari narrativi alla scoperta del territorio, con stile”
dal 02.07.2020, ogni giovedì d’estate
Rassegna di appuntamenti digitali con un narratore d’eccezione, Davide Rampello, Direttore Artistico Fidenza Village, che ci porterà alla scoperta delle meraviglie e delle bellezze dell’Emilia; obiettivo del progetto è la narrazione identitaria del territorio e dei suoi valori.

Al via la prima edizione del Premio Letterario Scaramuzza a Parma

Nell’anno in cui Parma, città di artisti e letterati, è eletta a Capitale Italiana della Cultura, coinvolgendo tutto il territorio parmense, è occasione per dare avvio nel Comune di Sissa Trecasali alla prima edizione di un concorso letterario intitolato ad un illustre personaggio, pittore e poeta, nato proprio a Sissa nel 1803, Francesco Scaramuzza.

La peculiarità di questo concorso letterario è quello di avere ogni anno una tematica diversa. Il tema di quest’anno è: “Ispirandosi alla figura di Maria Luigia D’Austria, Duchessa di Parma”, figlia primogenita dell’arciduca Francesco (dal 1792 imperatore del Sacro Romano Impero con il nome di Francesco II e dal 1804 imperatore d’Austria con il nome di Francesco I) e di Maria Teresa di Borbone Napoli. I libri, o racconti, non devono essere necessariamente a carattere storico ma possono essere storie di fantasia, di qualsiasi genere letterario; la figura della duchessa è da intendersi come pura ispirazione. Così pure per quanto riguarda la poesia.
Il concorso si rivolge a scrittrici e poetesse, donne, e destinato ad adolescenti.

Il Premio Letterario Scaramuzza è nato da un’idea dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Sissa Trecasali, la sua gestione e realizzazione è stata affidata all’Associazione Parma OperArt APS dall’Amministrazione Comunale stessa. La Giuria sarà composta dai membri della Commissione Pari Opportunità del Comune di Sissa Trecasali e da alcune personalità del mondo letterario nazionale. La Cerimonia di Premiazione si svolgerà nel mese di dicembre 2020 presso il Teatro “G. Ferrari Burattinaio” loc. Sissa.

Il premio letterario prevede due sezioni: Editi e inediti. La sezione “editi” è relativa alle opere pubblicate di narrativa di ogni genere (thriller, rosa, giallo, saggistica, storico, ecc) che siano ispirate alla Duchessa Maria Luigia d’Austria, imperatrice dei Francesi e regina d’Italia  ad eccezione di racconti e testi teatrali. Sono ammessi solo libri editi nel biennio 2018-2020. La sezione “inediti” è dedicata a racconti ispirati al tema oggetto del bando. E’ ammesso qualsiasi genere: thriller, rosa, giallo, storico o altro. Le raccolte di poesie possono essere “edite” o “inedite”.

 

Premio La Quara: al via l’edizione 2019

Agosto è il mese del Premio La Quara, che anno dopo anno cresce fino a diventare un piccolo festival letterario a tutti gli effetti. L’evento prenderà avvio venerdì 23 agosto alle 17.30 con l’incontro con la giornalista e scrittrice Paola Brianti, intervistata dal presidente di giuria Antonio Ferrari, partendo dal suo ultimo romanzo “Parmigianino, il mistero di un genio”(Albatros).

Sempre venerdì 23, alle 21, un incontro dedicato al noir in una sede all’altezza del tema, ovvero i sotterranei dell’antico palazzo Gasparini di Enore Manfredi, dove protagonista sarà un altro giurato del Premio, lo scrittore genovese Bruno Morchio, con le letture di Simona Caucia dal suo ultimo romanzo “Uno sporco lavoro” (Garzanti).

Sabato 24 alle 15.30 invece in Biblioteca Manara il pubblico potrà incontrare la scrittrice Emanuela Abbadessa, che parlerà del suo ultimo romanzo “E’ da lì che viene la luce”.

A completare la giuria, sarà presente anche uno dei più importanti critici letterari, Antonio D’Orrico.

Alle 18 in piazza La Quara poi la cerimonia finale del Premio con la presenza della giuria e le letture dell’attrice Giulia Canali. Le finale, ricca come sempre di emozioni, sarà condotta dalla giornalista di TV Parma Francesca Strozzi.

I 5 finalisti in gara sono Angelo Basile (Milano), Davide Di Finizio (Napoli), Anna Di Giusto (Firenze) Sara Galeotti (Roma) e Federica Storace (Genova). Una finale davvero nazionale, che vede ancora nella cinquina la vincitrice del Premio la Quara 2018 (con il racconto Una porta non basta) Sara Galeotti, e altri scrittori già arrivati in finale in edizioni precedenti, a conferma della loro assoluta capacità nel proporre storie sempre nuove e dal grande fascino.

L’evento è organizzato dall’Istituto Manara in collaborazione con il Comune di Borgotaro e Associazione Emmanueli, con il sostegno di Fondazione Monteparma e Valtarese Foundation New York.

Per maggiori informazioni www.premiolaquara.com

“Poltrone Rosse. Parma e il cinema”, di F. Barilli

“Parma potrebbe essere definita anche capitale del cinema”. Questa la fiduciosa affermazione che chiude il documentario “Poltrone Rosse. Parma e il Cinema” del regista Francesco Barilli (scrittore nel film drammatico di Giuseppe Patroni Griffi La gabbia), scritto in collaborazione con Michele Guerra, docente di Storia del Cinema dell’Università di Parma e presentato alla 71° edizione della Mostra Internazionale Cinematografica di Venezia.

Questo documentario racconta di Parma e non solo descrivendone il suo rapporto con il cinema, così come suggerisce il sottotitolo, ma scavandone le profondità culturali. Come un puzzle che si compone pian piano che le storie vengono raccontante, il documentario si apre e si chiude seguendo la progressione cronologica. Si descrive la storia del cinema di Parma, dall’arrivo della prima pellicola fino ai giorni nostri, attraverso una narrazione che si sviluppa come fosse una lezione universitaria, ma arricchita da numerosi contributi importanti, tra i quali quelli di Bernardo Bertolucci, Franco Nero, Tonino Guerra, Stefania Sandrelli per citare i più conosciuti in ambito nazionale, che si integrano perfettamente con i racconti dei protagonisti  della realtà cinematografica cittadina. Protagonista, oltre che l’iconografia suggestiva del Ducato e dei suoi castelli, è la figura di Bernardo Bertolucci, che con commozione racconta, non solo la sua esperienza cinematografica, ma soprattutto le vicende che lo hanno portato ad amare la settima arte, conosciuta grazie alla passione trasmessa dal padre Attilio e il contributo che la città ha saputo dargli. Il tono non sfocia mai nell’autocelebrazione ma rispecchia l’entusiasmo di chi ha vissuto il periodo florido di Parma, in campo cinematografico, tra gli anni Sessanta e Settanta.

Un velo di malinconia forse, per un passato che difficilmente tornerà e che si rispecchia nelle immagini della demolizione delle storiche sale cinematografiche ormai trasformate in freddi uffici bancari, ma non di rassegnazione. I tempi cambiano, il pubblico ha altre richieste, la società ha forse altre priorità, ma i ricordi devono restare vividi. Il fatto che si parli di Parma potrebbe sembrare limitante, solo i parmigiani possono cogliere a pieno la bellezza del film, potrebbe pensar qualcuno. Tutt’altro. Il susseguirsi di scene tratte dai grandi film come Prima della Rivoluzione, Novecento, La ragazza con la valigia, raccontante e vissute dai protagonisti  invita lo spettatore alla conoscenza, a intraprendere un viaggio alla scoperta di quei luoghi che furono di ispirazione per tanti artisti. Lo stesso Barilli, che fu protagonista maschile in Prima della Rivoluzione, conduce il pubblico tra le stanze della casa ancora intatta di Fabrizio (personaggio protagonista del film) in un viaggio fisico che trasporta in epoche non così lontane, ma che sembrano ormai perdute. Ecco, perdita forse potrebbe essere il termine giusto per definire in un solo concetto il senso del film, ma in essa risuona anche la voglia di rinascere dalle ceneri. La città ducale e i suoi personaggi non vogliono essere un ricordo, ma una realtà esistente. Un documentario che è anche un omaggio ai Cinquant’anni dall’uscita di Prima della Rivoluzione, ma soprattutto un omaggio a chi va via da Parma, ma a Parma ritorna con la speranza che abbia ancora qualcosa da raccontare.

 

Alberto Bevilacqua, filologo di se stesso

La poesia è registrazione rapidissima di momenti chiave della nostra esistenza. In ciò è pura, assoluta, non ha tempo di contaminarsi con nulla. Nemmeno con i nostri dubbi.” (Alberto Bevilacqua).

Se nè andato questa mattina, all’età di 79 anni, uno degli uomini più eclettici della nostra letteratura, del nostro cinema, del nostro giornalismo, della nostra vita. Se n’è andato Alberto Bevilacqua (Parma, 27 giugno 1934-Roma, 9 settembre 2013). Una morte strana, che si copre di dubbi, domande, interrogativi che, per il momento, attendono risposte. Ricoverato lo scorso Ottobre presso la clinica Villa Mafalda per alcuni accertamenti, i risultati avevano portato l’autore ad un lungo ricovero per problemi cardiocircolatori. La sua compagna, l’attrice e scrittrice, Michela Miti, aveva più volte richiesto il trasferimento del compagno in una struttura attrezzata, nel tentativo di sconfiggere quel male che, questa mattina, ha portato via al nostro paese un uomo che, mai, potrà essere dimenticato. Ma, non essendo sposati, la Miti non presentava alcun diritto e così, questa mattina, dopo quell’ultimo respiro, dopo le lacrime, il dolore, per la perdita di uomo le cui parole hanno emozionato in tutto il mondo sin dagli anni ’50, arriva la richiesta presso il pm della procura di Roma, Elena Neri, di procedere all’autopsia, per verificare le reali cause del decesso. Ed eccoli i contrasti, tra una donna che legalmente non ha diritti sull’uomo che ha amato e difeso e tenuto accanto a se per 17 anni, e la famiglia che, forse, vuole solo vivere quel momento che dovrebbe essere concesso quando una vita si spezza.

La prima raccolta di racconti è “La polvere sull’erba” (1955), sulla guerra partigiana in Emilia. Rimasto inedito fino al 2000, anno in cui viene pubblicato nei Tascabili Einaudi, mostra un giovane poco più che ventenne pronto ad urlare, denunciare. Parole che lasciano Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini quasi attoniti, per l’intensità di ogni singolo momento narrato. E poi, la sua Parma. “Parma è la mia città di supporto, una città che ho “odiosamato”. Nel 1982, arriva il meno famoso, ma senza alcun dubbio esplicito richiamo alla sua terra, “La mia Parma”. Una città che, nei suoi romanzi, riflette la storia di un intero paese, della nostra Italia. Ma è del 1964 il capolavoro di un uomo che ha dedicato la sua vita ad emozionare il mondo, “La Califfa”. Il romanzo, da cui fu tratta la versione cinematografica nel 1970, portando sullo schermo una straordinaria  Romy Schneider, dallo stesso Bevilacqua, ci mostra una donna bella, piena di vita e che fa della sua sensualità la sua stessa forza. “Il cinema per è un’arte minore, ma mi ha offerto delle straordinarie possibilità. Un periodo molto felice è stato quando, intuendo i miei strumenti di prontezza immaginativa e la mia capacità di immedesimarmi e impostare subito la situazione, sono stato usato da grandi registi, come Rossellini, Visconti, De Sica, Zampa. Più avanti ho stabilito una sintonia micidiale, dolcissima e feroce con Fassbinder.”

Ed eccolo quel mondo femminile che porta con se le relazioni complesse, ostacolate dalla vita, dal destino, ma pur sempre fatte di amore, quello affettuoso, forse difficile da gestire, ma proprio per questo, degno di essere raccontato. “La felicità è una botta di ebbrezza che ti aiuta, ti apre i polmoni, ti ripulisce il cervello; è una vincita alla roulette, un colpo di fortuna, che poi sparisce. E’ una condizione di privilegio momentaneo, interiore. Fa sparire tutti i dolori e le angosce, ma non è stabile. L’atto della scrittura non è felicità, da un piacere di tipo erotico”.

E dopo quella restia approvazione, dati gli anni, data da Sciascia, giungono con enorme e meritato successo “Una città in amore”, “La califfa”, appunto e “Questa specie d’amore”, vincitore del premio Campiello del 1966 e dei David di Donatello nella versione cinematografica con Ugo Tognazzi e Jean Seberg. E ancora onori per Bevilacqua con il Premio Strega del 1968 con “L’occhio del gatto”, dove la sua città sembra nascondersi, così come il discorso diretto.

Il 10 Marzo 1995, Bevilacqua, verrà chiamato a comparire in sede processuale nel processo contro Pietro Pacciani per i delitti del mostro di Firenze, in quanto persona offesa dal reato di calunnia. E, nel 2010, la collana “I Meridiani” gli dedica un intero volume.

Un autore ricco, geniale, che lascia al mondo opere indimenticabili: “Il viaggio misterioso” (1972), “Una scandalosa giovinezza “(1978), “Festa parmigiana” (1980), “Il curioso delle donne (1983), La grande Giò(1986), I sensi incantati (1991), L’eros (1994), Gli anni struggenti” (2000), “Lui che ti tradiva” (2006) . Passando, nel corso degli anni, ad una scrittura quasi onirica, con quei tratti autobiografici che resteranno nella storia della grande letteratura italiana. “Lettera alla madre sulla felicità” (1995) e “Tu che mi ascolti” (2004). Giungendo alla raccolta di poesia, La camera segreta e il premio alla carriera del Meridiano Mondadori, 2010. Chiudendo con quella “Roma Califfa”, quel luogo in cui, oggi, ha chiuso gli occhi per l’ultima volta.

“Mi spingeva una voglia di andarmene, lasciare tutto. Ma non sapevo dove, la mia voglia non aveva un volto, era una velleità infantile.”

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