La ferocia con il pizzo, uscito per Edizioni Jolly Roger, è la silloge di Lisa di Giovanni. Originaria di Teramo, Di Giovanni non è solo una poetessa e scrittrice, ma anche una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei giornalisti del Lazio. È Direttore del semestrale cartaceo “La finestra sul Gran Sasso” ed è responsabile unico dell’ufficio stampa Pubbliche relazioni & Editoria. Ideatrice del Concorso Letterario Nazionale FavolosaMente, collabora, con innumerevoli tesate giornalistiche e con diverse reti televisive che si occupano di diffondere libri. Da giugno 2021, fa parte di un “Team di professioniste e imprenditrici” di eccellenze italiane: gruppo coadiuvato dalla Confederazione AEPI (Associazioni Europee di professionisti e Imprese), ed è cofondatrice del marchio “Sinapsi 180” insieme alla prof.ssa Maura Ianni. Dopo il suo ultimo libro di poesia, pubblicato in inglese e italiano, intitolato "Daylight", ritorna nuovamente sul mercato editoriale ancora una volta con raccolta di poesie. In questa inedita silloge, è l’amore il filo conduttore su cui viene intessuta tutta la narrazione.
Read More »“La ferocia con il pizzo” di Lisa di Giovanni. Una riedizione patinata
“La ferocia con il pizzo” di Lisa di Giovanni, torna in una nuova edizione negli scaffali delle migliori librerie di tutta Italia e negli store online, arricchita stavolta da splendide illustrazioni in stile manga a cura dalla talentuosa Stefania Diaferia che, dopo aver letto con molta attenzione le poesie, ha voluto rappresentare l’autrice così come la troviamo in copertina. Fresca e genuina ma assolutamente adatta per rappresentare una donna dalla spiccata sensibilità che non ha mai smesso di ascoltare il famoso fanciullino di pascoliana memoria, a lei tanto caro. Una grafica colorata e accattivante ha reso poi il testo ancora più fruibile e convincente anche per un pubblico giovane che oggi fatica ad avvicinarsi al mondo della poesia, che pur fa parte del nostro immenso patrimonio artistico e culturale da sempre. Non per nulla l’Italia è la terra di grandi poeti e del Sommo e Venerato Dante.
Read More »La poetica realistica di Francesco Scarabicchi
Francesco Scarabicchi è il poeta osservatore, cultore della parola intesa come accoglimento di ogni dettaglio. Nativo di Ancona resta orfano di padre a dieci anni: dopo aver conseguito il diploma magistrale si iscrive all’Università di Urbino ma, ben presto, lascia gli studi per lavorare in banca, impiego che mantiene per trent’anni. L’incontro con il poeta Franco Scataglini determina quella sarà la sua strada: la poesia. La poetica di Francesco Scarabicchi nasce dalla consapevolezza: quella presa di coscienza realistica in ogni sua sfumatura, dalla bellezza all’intensa sofferenza. Peculiarità primaria del poeta marchigiano è, senza dubbio, la proiezione di ogni emozione nel reale: Scarabicchi non introietta, ma proietta ogni suo sentire nei versi, nella poesia, nella parole che sceglie con cura per cantare le pieghe delicate della sua anima.
Read More »Marino Moretti, la poesia domestica e la letteratura del quotidiano
Marino Moretti, il poeta che affermava ‘’di non aver nulla da dire’’, ma che scrisse più di 70 libri. Il poeta umile della letteratura domestica, colui che trasferiva la sua estrema modestia anche nella poesia. Celebre la raccolta Poesie scritte col lapis, ovvero, frammenti e versi potenzialmente cancellabili proprio perché non perfetti. Moretti nasce il 18 Luglio 1885 a Cesenatico. Nel 1902 si trasferisce a Firenze per motivi di studio ma, ben presto, abbandona la vita studentesca per frequentare la scuola di recitazione dove ha modo di conoscere un altro grande nome della letteratura, Aldo Palazzeschi, di cui diviene amico fraterno. Intanto, entra in contatto con altri esponenti del movimento crepuscolare: Govoni, Corazzini, Gozzano. Dichiaratosi, apertamente, contro il fascismo il poeta firma anche il Manifesto antifascista di Benedetto Croce, pur conducendo una vita schiva e solitaria, e non partecipando attivamente alla politica.
Read More »Pasqua 2022. ‘Il piccolo Vangelo’ di Giovanni Pascoli e il suo Gesù uomo
Negli anni di passaggio al Novecento, Giovanni Pascoli si dedicò allo studio assiduo della Bibbia. Le sue opere, in prosa e in poesia, sono disseminate di riferimenti alle Scritture. La lettura degli autografi raccolti nel fascicolo Preparativi per il Piccolo Vangelo chiarisce l’eterogeneità e la rilevanza delle fonti consultate. Si tratta delle pubblicazioni e delle ricerche più significati-ve nell’esegesi, nella storia delle religioni e nella cultura popolare. Pascoli traduce paragrafi dalla Vie de Jésus di Renan, legge i Vangeli apocrifi curati da Constantin von Tischendorf, annota le visioni liriche di Matilde Serao davanti ai luoghi della Palestina. Tratteggia la figura, ovvero lo stile, del “suo” Gesù, cuore del non finito Piccolo Vangelo, esempio sommo di umanità, egli stesso poeta, in ricerca della propria divinità perduta: maestro di una felicità che passa attraverso la speranza e lo spirito di non contraddizione, verso una concordia universale la cui bellezza è già nel suo annuncio.
Read More »Sulla solitudine, tra sociologia e letteratura del ‘900. Calvino, Pavese, Pasolini, Beckett, Weil, Camus
Siamo animali sociali, ma talvolta abbiamo bisogno di stare da soli. La vita oscilla tra questi due poli: socialità e isolamento. La solitudine come la castità è molto più sopportabile se è una libera scelta e non una costrizione, dovuta a ostracismo, a emarginazione sociale. Anche stare troppo a contatto con gli altri può essere snervante, può esaurire. Alcuni lavoratori, che svolgono professioni di aiuto, soffrono di burn out, a forza di stare troppo a contatto col pubblico. Il grande poeta Kavafis scriveva: "E se non hai la vita che desideri cerca di non sprecarla nel troppo commercio con la gente".
Read More »Guido Gozzano: il poeta desolato
Guido Gozzano è considerato l’ultimo dei nostri classici, poiché è un autore che ha modellato una materia già esistente in modo del tutto personale. Parte infatti dalla poesia dannunziana per poi distaccarsene, attuando un processo di conversione anche spirituale, tutto volto a Dio. Distaccandosi dall’estetismo e riducendo al minimo le componenti dannunziane, modifica il suo stile, rendendolo sempre meno lirico e più prosaico.
Read More »Sergio Corazzini: il poeta piangente
Sergio Corazzini (1886-1907) Nasce a Roma da una famiglia poco benestante, tant’è che per ristrettezze economiche dovette abbandonare gli studi e lavorare in una compagnia d’assicurazioni. Colpito da una grave forma di tubercolosi muore nel 1907 a soli 21 anni.
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