L’ Alchimista, di Paulo Coelho, allegoria del percorso umano

“Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose”. L’ Alchimista è considerato il capolavoro di Paulo Coelho, pubblicato nel 1988. È stato tradotto in 56 lingue e ha venduto oltre 100 milioni di copie. La “Bibbia” di Coelho racconta il viaggio dei viaggi, allegoria dell’umano percorso che, anche se già scritto, spesso se ne ignora l’obiettivo e si lascia fluire senza controllo davanti ai nostri occhi. L’insegnamento di Santiago, protagonista della storia, è  quello di ascoltare attentamente il cuore e compiere la propria “leggenda personale”. Inoltre l’obiettivo di Santiago, pastore andaluso che ha conosciuto in giovinezza il latino, lo spagnolo e la teologia durante il suo periodo in seminario, è quello di trovare un tesoro sepolto in Egitto ai piedi delle Grandi Piramidi. A rivelargli la sommaria ubicazione è stato un sogno premonitore, e a dargli la forza e il coraggio di abbandonare tutto, vendere il proprio gregge e intraprendere il suo viaggio, è stato il vecchio Re di Salem, che gli consegna due pietre, una raffigurante il sì e l’altra il no, che gli indicheranno il cammino da compiere.

Il romanzo si snoda in un arco temporale sospeso, non indicato, ma che sommariamente circoscrive la narrazione in due anni: Santiago parte dall’Andalusia e arriva a Tangeri, lì viene derubato e per riguadagnare i soldi necessari al viaggio rimane nella città per un anno. Dopo aver messo da parte una bella somma nella bottega del Mercante di Cristalli, riprende il suo percorso, grazie a una carovana arriva a ElFaiyum dove incontra due personaggi fondamentali: la ragazza di cui si innamora, Fatima, e un Alchimista, che gli insegnerà l’importanza di conoscere sé stessi, di scoprire l’Anima del Mondo, l’Amore e il Linguaggio Universale, di parlare al sole e al vento e di compiere la propria Leggenda Personale:

“La tua Leggenda Personale. […] è quello che hai sempre desiderato fare. Tutti, all’inizio della gioventù, sanno qual è la propria Leggenda Personale. In quel periodo della vita tutto è chiaro, tutto è possibile, e gli uomini non hanno paura di sognare e di desiderare tutto quello che vorrebbero veder fare nella vita. Ma poi, a mano a mano che il tempo passa, una misteriosa forza comincia a tentare di dimostrare come sia impossibile realizzare la Leggenda Personale. […]. Sono le forze che sembrano negative, ma che in realtà ti insegnano a realizzare la tua Leggenda Personale. Preparano il tuo spirito e la tua volontà. Perché esiste una grande verità su questo pianeta: chiunque tu sia o qualunque cosa tu faccia, quando desideri una cosa con volontà, è perché questo desiderio è nato nell’anima dell’Universo. Quella cosa rappresenta la tua missione sulla terra […]. L’Anima del Mondo è alimentata dalla felicità degli uomini. O dall’infelicità, dall’invidia, dalla gelosia. Realizzare la propria Leggenda Personale è il solo dovere degli uomini. Tutto è una sola cosa. E quando desideri qualcosa, tutto l’Universo cospira affinché tu realizzi il tuo desiderio.”

Poco prima di arrivare in Egitto, però, Santiago viene rapito da una banda di predoni. Verrà rilasciato soltanto dopo aver rivelato loro lo scopo del suo viaggio e aver raccontato del sogno che lo ha indotto a partire, scoprirà così che anche uno dei predoni aveva fatto lo stesso sogno e gli indicherà la sua meta esatta. Il tesoro, infatti, non si trova in Egitto ma nel luogo esatto in cui lui pascolava il suo gregge in Andalusia. Dopo essere tornato a casa e aver trovato il tesoro, Santiago decide di vivere finalmente il suo amore con Fatima, reo di aver capito ciò che davvero conta nella vita, ovvero il viaggio che porta alla costruzione e alla scoperta di sé. Noi siamo Santiago. E il suo viaggio è il viaggio esistenziale che tutti siamo destinati a compiere. I predoni sono gli ostacoli da superare con coraggio e astuzia. L’Alchimista e il Re di Salem sono quelle guide, quei mentori che spesso trascuriamo di ascoltare, e la cui saggezza viene spesso accantonata come spicciolo nozionismo. Fatima è la meta ultima, i sentimenti che sono la vera ricchezza della vita. E la morale è che siamo già dove vorremmo essere, la felicità non è un luogo da inseguire, ma la consapevolezza di essere noi. Uno spettacolo irripetibile.

Paulo Coelho racconta un viaggio dell’anima, sul modello di Hermann Hesse, con grande poesia e leggerezza, adatto a chi si affaccia alla vita ma anche a chi vi si trova immerso e ancora non ha capito da che parte si sta dirigendo, intrappolato nella monotonia della quotidianità. “E quando tutti i giorni diventano uguali è perché non ci si accorge più delle cose belle che accadono nella vita ogniqualvolta il sole attraversa il cielo”.

Veronika decide di morire, di Paulo Coelho

Veronika, pur avendo una vita normale, non è felice. Decide di morire, ingerendo una dose eccessiva di sonniferi. Ma il tentativo fallisce, e la ragazza viene internata in una clinica psichiatrica dove conosce una realtà di cui nemmeno sospettava l’esistenza. Veronika decide di morire si ispira a un drammatico episodio della vita di Paulo Coelho quando, nel 1965, a diciotto anni, venne ricoverato in una clinica psichiatrica.

“L’11 novembre 1997, Veronika decise che era finalmente giunto il momento di uccidersi. Riordinò accuratamente la camera che aveva affittato presso un convento di suore, spense la stufa, si lavò i denti e si coricò”. Incomincia così il libro di Paulo Coelho, uno dei più illustri e conosciuti scrittori nato a Rio de Janeiro nel 1947. Considerato uno degli autori più importanti della letteratura mondiale, le sue opere pubblicate in più di centocinquanta paesi e tradotte in sessantatré lingue, hanno venduto ottantacinque milioni di copie. Tra i premi più recenti ricevuti dall’autore vi sono il “Crystal Award 1999”, conferitogli dal World Economic Forum, il prestigioso titolo di Chevalier de l’Ordre National de la Legion d’Honneur, attribuitogli dal governo francese, e la Medalla de Oro de Galicia. Dall’ ottobre del 2002 Paulo Coelho è membro dell’Academia Brasileira de Letras, nonché autore di una rubrica settimanale diffusa in tutto il mondo.

Tra le opere di Coelho che Bompiani ha pubblicato con enorme successo appare Veronika decide di morire (1999). Coelho venne a conoscenza della storia di Veronika tre mesi dopo , mentre cenava in un ristorante algerino di Parigi con un’amica slovena; anche lei si chiamava Veronika, ed era la figlia del medico responsabile di Villete. Veronika aveva orrore per ciò che suo padre aveva fatto, soprattutto considerando che era il direttore di un’istituzione che pretendeva di essere rispettabile, e che lavorava ad una tesi che avrebbe dovuto essere sottoposta all’esame di una comunità accademica. “Sai da dove viene il termine asilo?” domandò Veronika al suo amico. “Risale al Medioevo, al diritto del singolo individuo di trovare rifugio nelle chiese, nei luoghi sacri. ‘Diritto di asilo’: un’espressione che ogni persona civilizzata capisce! E allora come mai mio padre, direttore di un ‘asilo’, può agire in questa maniera nei confronti di qualcuno?”

Paulo Coelho volle sapere in dettaglio tutto ciò che era accaduto. Salvata per caso, “Veronika la matta” si risveglia tra le mura dell’ospedale psichiatrico di Villete, con il cuore stanco e sofferente per il veleno che lei gli ha somministrato. In pochi giorni a Villete, Veronika scopre un universo di cui non sospettava l’esistenza. Conosce Mari, Zedka, Eduard, persone che la gente “normale” considera folli e soprattutto incontra il dottor Igor, che attraverso una serie di colloqiui cerca di eliminare dall’organismo di Veronika l’Amargura, l’Amarezza che la intossica privandola del desiderio di vivere. Veronika spalanca le porte ad un nuovo mondo, un mondo che, attraversato con la consapevolezza della morte, la spinge sorprendentemente, alla consapevolezza della vita. Fino alla conquista del dono più prezioso: saper vivere ogni giorno come un miracolo. In questo straordinario romanzo, Paulo Coelho riversa la sua personale esperienza, i ricordi di tre anni consecutivi di ricovero in un ospedale psichiatrico, dove lo scrittore venne rinchiuso solo perché considerato “diverso”. E riesce ancora una volta a mostrare come il dono della serenità possa essere conquistato in qualsiasi luogo, attraverso la riscoperta della propria consapevolezza che non ci rende più timorosi nei confronti della vita e dei nostri luoghi dell’anima più oscuri. Veronika ci insegna la normalità di essere folli.

 

L’adulterio di Coelho, reportage sull’inquietudine umana

Nato a Rio de Janeiro nel 1947, Paulo Coelho è considerato uno degli scrittori più importanti della letteratura contemporanea. Le sue opere, conosciutissime in tutto il mondo, sono state tradotte in ottanta lingue. Vincitore di prestigiosi premi come la Medalla de Oro de Galicia e il Crystal Award 1999, conferitogli dal World Economic Forum, è stato insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre National de la Légion d’Honneur dal governo francese. Dal 2002 è membro della Academia Brasileira de Letras e nel 2007 è stato nominato Messaggero di Pace delle Nazioni Unite. Tra i suoi libri di maggior successo ricordiamo L’Alchimista, Il cammino di Santiago, Manuale del guerriero della luce, Monte Cinque e Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto. Il quattro giugno si presenta nelle librerie il suo ultimo romanzo, L’adulterio che si piazza subito in vetta alle classifiche e giunge, nelle ultime settimane, al secondo posto dei libri più venduti.

Un tradimento, una storia come tante se ne solo lette, viste, raccontate. Eppure dietro tutto ciò, dietro un semplice fatto di vita quotidiana, si nasconde ben altro. Una donna infelice, una maschera indossata per troppo tempo, il desiderio di fuggire da quella quotidianità che ti schiaccia, quasi non ti lascia respirare.

Linda ha 31 anni. Vive in Svizzera, un luogo che sembra rispecchiare la sua vita perfetta, senza macchie. Accanto a lei un marito dolce, premuroso, che la ama. Due figli educati, amabili. Un lavoro da giornalista che non lascia spazio alle lamentele. Una vita perfetta. Un’apparente vita perfetta. No. Un’illusione, un ruolo costruito e interpretato a dovere, un ruolo che non lascia più spazio a nulla che non sia finzione.

Ma Linda è stanca. Non può più fingere. E sarà questa consapevolezza che, giungendo pian piano, cambierà la sua vita. Durante un’intervista incontrerà Jacob, un vecchio amore adolescenziale, ormai divenuto un politico di successo. Inizierà a risentire quell’emozione ormai lontana, quasi dimenticata, nascosta, coperta da quella perfezione che avvolge la sua vita, soffocandola.

Pronta a tutto, disposta a rischiare tutte le sue certezze, la nostra protagonista, inizia a lottare per conquistare quell’amore impossibile percorrendo cosi un cammino che la porterà a combattere con se stessa, a scoprirsi, a perdersi per poi ritrovarsi.

Un tema già affrontato, un tema quasi antico come la notte dei tempi. Il percorso di una vita, la sua vita, i suoi dubbi e le sue paure. L’amore, il tradimento, l’inquietudine, la voglia di fuggire da una sicurezza che la porta a cadere, sempre di più.

Lo spirituale Coelho che non ha mai fatto mistero di credere ai segnali che Dio ci manda, affronta in quest’ultimo capolavoro, una sorta di reportage sull’inquietudine umana, un’indagine sul lato oscuro dell’essere umano. Grazie anche e soprattutto ai suoi 9 milioni di follower consultati on-line, lo scrittore brasiliano, ci riporta nel mondo della natura umana, una natura ancora troppo complessa per poterla comprendere fino in fondo fatta di amore, sesso, paure, debolezze, tradimento, adulterio.

Un romanzo dolce, appassionato, delicato, forte. Parole e pensieri che ci travolgono. Linda, una donna dalla vita perfetta. Perfetta agli occhi degli altri. Una donna che ci rispecchia, una donna che vive in ognuno di noi. Un percorso intenso e reale. Un percorso che, forse, non avrà mai fine.

Linda è il ritratto di un comportamento che a volte tendiamo a sottovalutare, ha spiegato lo scrittore, è quel genere di persona che avrebbe tutto per essere felice ma non riesce a esserlo. Ed è proprio da questa intima contraddizione che si sviluppa l’intreccio del romanzo”.

Ancora uno, ancora un’opera degna di essere letta, amata, compresa. Un romanzo che, più di tutto, vale la pena vivere. Perché Linda, la sua vita, quella paure, quel dolore, quella voglia di fuggire, quella paura di essere felice o forse di non esserlo mai, appartiene ad ognuno di noi. Linda siamo noi.

“Posso sopportare le sconfitte, i dolori e la rabbia, ma non sopporto la noia.”  (Paulo Coelho)

 

Top ten giugno 2014

 

CAMILLERI ANDREA
LA PIRAMIDE DI FANGO
Sellerio

 

 

CABONI CRISTINA
IL SENTIERO DEI PROFUMI
Garzanti Libri

 

 

ZUSAK MARKUS
STORIA DI UNA LADRA DI LIBRI
FRASSINELLI

 

 

CAROFIGLIO GIANRICO
UNA MUTEVOLE VERITA’
EINAUDI

 

 

COELHO PAULO
ADULTERIO
Bompiani

 

 

BISOTTI MASSIMO
IL QUADRO MAI DIPINTO
MONDADORI

 

GASKELL ELIZABETH
NORD E SUD
JO MARCH

 

CAO IRENE
PER TUTTI GLI SBAGLI
Rizzoli

 

 

GREEN JOHN
COLPA DELLE STELLE
Rizzoli

 

 

VITALI ANDREA
PREMIATA DITTA SORELLE FICCADENTI
Rizzoli

 

 

 

 

Fonte: HOEPLI.IT

 

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