Le cronache di Narnia, C.S. Lewis

C. S. Lewis
C. S. Lewis

“Un libro non merita di essere letto a dieci anni se non merita di essere letto anche a cinquanta.” 

Una realtà evidente, una sacrosanta verità. Così le parole dello scrittore britannico Clive Staples Lewis, docente di lingua e letteratura inglese presso la prestigiosa Università di Oxford e amico di Tolkien ( a differenza di Lewis non inserisce la religione nei suoi romanzi), ci portano ad aprire quelle prime pagine che rappresentano pura magia. Il fantasy “Le cronache di Narnia”(2005) appassiona e offre una precisa mappa del Cristianesimo ( Lewis era protestante e anglicano), riflettendo sulla sofferenza nel mondo, sul concetto di pietà, sulla redenzione e sul libero arbitrio.

1153 pagine che portano mille e più avventure da vivere accanto alla piccola e dolce Lucy, al forte e coraggioso Peter, a Susan, forse troppo legata alla realtà, una realtà che, di magico, non ha più nulla, e a nostro Edmund che ci porterà a crescere con lui.

La prima volta che ho aperto queste splendido romanzo, non ero sicura di cosa avrei trovato. Una favola? Un libro per bambini? Una storia fantastica? Un romanzo che ripeteva storie già narrate? Battaglie tra bene e male? La verità è che, ancora oggi, a distanza di…un pò di tempo, non sono in grado di spiegare con piena razionalità cosa è fuori uscito da quelle pagine.

Magia, ecco. Pura magia. Ogni parola, ogni immagine che scaturisce da quelle pagine, entrano nel cuore di chi mai, saprà abbandonare una realtà che, forse, appartiene solo ai bambini.

In una Inghilterra colpita dagli eventi, tragici, della seconda guerra mondiale, quattro fratelli si ritroveranno a vivere milioni di splendide avventure nel fantastico mondo di Narnia. Accanto a loro, come un angelo, una guida, con saggezza e dolcezza, ci sarà lui, Aslan. La sola pronuncia del suo nome porta un sorriso dolce e malinconico, per quel leone che ognuno di noi vorrebbe stringere tra le sue braccia, proprio come è pronta a fare la piccola Lucy. Perchè lei crede, lo farà per sempre. Lei è li, aspetta quella magia che sente in ogni respiro accanto ad ogni strana creatura che incontra dopo aver attraversato quell’armadio.

E così, che l’avventura abbia inizio. Una battaglia tra il bene e il male. La forza della purezza, una spinta verso l’alto, sempre più su, “Verso l’infinito e oltre“.

Con parole semplici e dirette, Lewis ci culla, ci allontana da un mondo che è sempre più crudele, un mondo che non lascia spazio alla fantasia, al gioco, alla dolcezza…a un semplice e dolce, lasciarsi trasportare dalla magia. Ancora una volta. Pura e semplice magia.

Ma Lewis fa anche riflettere, seppur con una buona dose di humour e leggerezza, il lettore giungendo alla conclusione che “le nostre scelte sono il nostro destino”. E non potrebbe essere altrimenti dato che sono tematiche che affrontiamo ogni giorno.

1153 pagine, infinite parole, avventure uniche, irripetibili, che bruciano, che ardono di una forza pronta a portare con se anche il più incredulo degli uomini. La mia sfida per voi? Chiunque, in qualsiasi momento della propria vita, sarà pronto ad avvicinarsi a questo romanzo, ne uscirà pronto a correre verso una sola direzione. Chi, sarà pronto a incominciare questa grande avventura, non potrà fare a meno di desiderare, con ogni parte del proprio corpo di raggiungere ed essere portato, in quel mondo fantastico. Luoghi sconosciuti in cui gli alberi cantano, gli orsi sono amici con cui giocare, e i fauni, i leoni, un topo pronto con il suo esercito a difendere il proprio mondo, usurpato da una regina senza cuore.

Ma, in fondo, non è questa la nostra realtà? In questo mondo, non lottiamo costantemente per riprenderci ciò che ci è stato portato via da chi ormai sente solo l’odore del denaro, il desiderio di possesso. Non ci svegliamo ogni giorno sperando che tutto sia diverso? Che il bene, almeno una volta, solo questa volta, possa vincere con un sorriso stampato sul nostro volto?

E allora cominciamo. Narnia, Aslan, il rumore del vento. Chiudi gli occhi e sì pronto a…volare.

La riproduzione cinematografica, di Andrew Adamson, è uscita nelle sale nel 2005, portando negli anni a seguire, altri due capitoli, altre due grandi avventure vissute dai quattro fratelli. Luci ed effetti speciali, ancora magia. Perchè è questa quella che potremmo considerare come parola chiave per questo splendido romanzo. Ancora una volta. Magia…

E ora, a lui, ad Aslan, le ultime parole… “Le cose non avvengono mai due volte nello stesso modo.”

Di Gabriella Monaco.

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