Dopo lo scioglimento dei Beatles, nell’aprile del 70, la pubblicazione di due album solisti bellissimi ma interlocutori (McCarteney e Ram), la fondazione di un nuovo gruppo, the Wings, con l’ausilio della moglie Linda che scatena inevitabili paragoni con il gruppo precedente, Paul McCartney capisce che è venuto il momento di rilanciare pesantemente. Per trovare la giusta ispirazione prende armi, bagagli, moglie e quello che resta dei Wings, il solo Danny Laine, prende un aereo e parte per la Nigeria dove, negli studios dell’amico Ginger Baker, inizia a lavorare su del materiale inedito che andrà a costituire la spina dorsale di Band On The Run. Nonostante le enormi difficoltà tecniche e personali (attrezzature non all’avanguardia, furti, minacce da parte di Fela Kuti), il buon Paul riesce a trovare la quadratura del cerchio e a produrre un disco meraviglioso.
Read More »“Slowhand”: la nona vita di Eric Clapton
Dopo una disordinata ma straordinaria carriera spezzettata in brevi ma fondamentali esperienze, Yardbirds, Bluesbrakers, Cream, Blind Faith, Derek And The Dominoes, Delaney & Bonnie e collaborazioni di lusso (The Beatles, Plastic Ono Band, George Harrison), Eric Clapton, forse uno dei più significativi chitarristi del rock, decide di prendere in mano il suo avvenire. Dotato di un talento ed una passione per il blues fuori dal comune, ma anche di un carattere difficile che lo porta ad una continua ma vana ricerca di un assetto stabile, Manolenta nel 1970 pubblica l’omonimo album solista che pur contenendo ottimi spunti non stupisce ed entusiasma più di tanto. Dopo altri tre album (461 Ocean Boulevard, There's One in Every Crowd, No Reason to Cry) in un crescendo quasi rossiniano, arriva la consacrazione nel 1977 con la pubblicazione di Slowhand. Abilmente sospeso tra brani originali e cover di grande prestigio, quest’album presenta un miscela esplosiva di blues, rock e pop che ottiene il consenso del pubblico e nel contempo dimostra la sua grande maestria a confrontarsi con generi diversi.
Read More »