La memoria storica della letteratura che l’Ucraina ha dato vita nel corso dei secoli e la memoria storica delle sue varie lingue si sono fuse oggi in una coscienza nazionale che ha dimostrato e continua a dimostrare più che mai in questo tragico momento storico, la solidità, la compatezza, la tenacia e la determinazione dei suoi portatori. Il poeta siciliano Vincenzo Calí, vincitore di prestigiosi premi letterari, omaggia l’Ucraina e il popolo degli ucraini con cinque poesie che vogliono sottolineare lo spirito mai domo di un popolo aggredito e martoriato sulla strada del raggiungimento e consolidamento della giusta fierezza della propria memoria storica e linguistica.
Read More »‘Non c’erano i fiori’, la raccolta poetica d Arianna Galli
Nella raccolta poetica “Non c’erano i fiori”, la giovane penna di Arianna Galli soffre, si dilania, impazzisce per amore. I suoi versi, però, non parlano unicamente di quel nobile, quanto oramai usurato, sentimento amoroso. Le sue parole entrano a fondo, scavano nell’animo umano, cercando in tutti i modi di scovarci ancora speranza. Una speranza, però, che quasi certamente la protagonista di questi versi ha perso.
Read More »“Volevo dire”. L’anima si racconta tra i versi di Angiola Guerriero
Dare voce ai pensieri dell’anima, a volte repressi. Si tratta dell’opera “Volevo dire” di Angiola Guerriero - residente ad Apricena, comune ai piedi del Gargano in provincia di Foggia - ad imprimere sui fogli emozioni e sentimenti. Il dolore, la speranza, la bellezza. Ma anche la natura. E la parola. Che a volte non esce, rimane intrappolata nell’anima, per poi metterla nero su bianco. «Il titolo - racconta l’autrice - conferma il bisogno di esprimere le mie emozioni ma anche le mie convinzioni».
Read More »“Forse un mattino andando” di Montale: l’antinomia della percezione
Montale immagina di camminare al mattino in un’aria cristallina, rarefatta. Tutto ad un tratto immagina di volgersi e vedere il nulla. Lo scrittore Italo Calvino, in occasione della celebrazione degli ottanta anni di Montale, ha fornito una spiegazione originale, a tratti alquanto suggestiva di questa poesia.
Read More »Renzo Pezzani, una poesia pedagogica e tragica
Probabilmente è uno dei poeti meno ricordati nel panorama letterario italiano: stiamo parlando di Renzo Pezzani, nato a Parma il 4 giugno 1898, figura fondamentale nella poesia dell’infanzia. Appartenente a un’umile famiglia di artigiani, figlio di Secondo, artigiano del ferro, e di Clementina Dodi, Penzani visse la sua fanciullezza nella semplicità; un ambiente popolare, provinciale e poco mondano, caratteristiche che rivivono, in particolar modo, nelle sue produzioni poetiche dialettali.
Read More »‘Tanta roba di me’, l’esordio poetico di Martin Palmadessa
"Tanta roba di me", editato dalla Aletti nella Collana "I Diamanti", è l'esordio poetico di Martin Palmadessa, con l'introduzione di Sante Serra e prefazione del professore Hafez Haidar, intellettuale libanese candidato al Premio Nobel per la Pace, tra i maggiori traduttori di Gibran.
Read More »‘Sundara’, la nuova silloge di Mauro de Candia che anela la bellezza
Sundara, pubblicata da Edizioni Ensemble, è la seconda silloge di Mauro De Candia. Lo scrittore, nato in provincia di Bari, è laureato in Lettere Moderne e vive in Lombardia, dove lavora come docente di Lettere. Tra i vari riconoscimenti ottenuti, è giunto due volte finalista (nel 2017 e nel 2018) all'edizione italiana del 100 Thousand Poets for Change (l'evento poetico creato dai poeti americani Michael Rothenberg e Terri Carrion); finalista al Premio Letterario Città di Ravenna 2018; due volte finalista al Concorso Letterario Gioachino Belli (2018 e 2019); Premio Speciale della giuria nel concorso letterario “I colori dell'anima" 2018; diploma di merito nel concorso letterario La zattera della medusa 2018; segnalazione nel Premio Nazionale di poesia inedita “Ossi di seppia” 2019.
Read More »‘L’incanto di Venere’ di Salvatore Belzaino: l’invocazione dell’amore in una raccolta poetica compulsiva
Non è raro trovare nella raccolta la parola inchiostro, legata quasi da una sorta di magia alla sorte delle volte dei pianeti, delle maree, degli effetti luce delle stelle con l'atmosfera e l'aria terrestre. L'incanto di Venere dello scrittore salernitano Salvatore Belzaino, edito da Il mio libro, 2019, come si legge nella sinossi del libro, è una raccolta lirica che esalta e celebra Amore nella melodia che scalza l’oblio; è poetico flusso d’albe e tramonti nel letto stracolmo di attese del cuore. Tra i versi vividi di seducenti e primigenie emozioni, Salvatore denuda, in danza di parole limpide, alchemiche e fatali, il significato e l’essenza del perdersi e ritrovarsi. Perdersi e ritrovarsi di vita, di onirico abbandono e persino di morte, nella Bellezza di Colei che strugge in baci, che seduce tra strali di passione e tormento, che si fa speme all’arcobaleno delle stagioni destinate a passare ed essere rimembranza ed anche amnesia.
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