Giochi Paralimpici, al via la XV edizione

Rio de Janeiro 2016: la festa continua. Alle 22:00 ore locali un gremito Maracanà riaccenderà le luci per l’inaugurazione della XV edizione dei Giochi Paralimpici. Saranno 4300 i candidati che tenteranno di scrivere un altro pezzo di storia, nei medesimi impianti, dove hanno avuto luogo le Olimpiadi. 161 paesi si confronteranno in 23 discipline.Grande assente sarà la Russia che è stata esonerata dalla competizione sportiva per il doping. 101 sono gli atleti italiani che lotteranno per portare in alto il tricolore. La “carica 101”, denominata così per l’occasione,sarà capeggiata  da Martina Caironi, la nostra portabandiera. La campionessa mondiale ed europea nei 100m t42, cercherà di replicare a Rio l’oro conquistato a Londra.

L’Italia a caccia di medaglie

Il Presidente del Cip (Comitato italiano paralimpico), Luca Pancalli  dice di voler fare meglio di Londra, “rompendo gli argini in modo che, lo tsunami paralimpico possa invadere il territorio italiano”.

Molti infatti, sono i protagonisti che intendono centrare l’obiettivo medaglie: Alex Zanardi, vuole  arricchire il suo medagliere nel handbike. Agli antipodi, la giovanissima fiorettista Beatrice Maria Vio, che punta ad impreziosire ancor di più un palmares di titoli

Grandi  aspettative si hanno per la celeberrima Giusi Versace, per Assunta Legnante nel lancio del peso, per Eleonora Sarti  nel tiro con l’arco, per il nuotatore Federico Morlacchi e per Ferdinando Acerbi nell’equitazione. Questi sono solo alcuni dei atleti, ma in realtà tutti meriterebbero un encomio.

Giochi Paralimpici: uno spettacolo di sport e di vita

Quello che vedremo in questi giorni, non sarà solo uno spettacolo sportivo: non ci troveremo di fronte soltanto a 4300 atleti, ma a delle stelle. Astri che brillano nel firmamento più bello e più imprevedibile, quello della vita. Oriana Fallaci diceva “chi ama la vita, non riesce ad adeguarsi, subire, farsi comandare“. Questo è ciò che hanno fatto questi “Indomiti”: si sono messi in gioco con caparbietà, hanno comandato, perchè amano la vita, hanno lottato e hanno fatto dello sport un nuovo progetto di vita.

Tra gli atleti paralimpici ci sono molte storie incredibili di persone che hanno cercato di concentrarsi su ciò che hanno, sul loro talento, piuttosto che su ciò che hanno perso e piangersi addosso.
Riuscire a partecipare alle Paralimpiadi è un grandissimo risultato per questi atleti ma in futuro si auspica che gareggino nello stesso periodo degli atleti normodotati, ovviamente separatamente. E si sa, purtroppo, che per realizzare questo è indispensabibile che, gli sponsor mettano soldi per dare il giusto spazio e far conoscere questi meravigliosi atleti a tutti, piuttosto che circoscriverli ad un evento discriminatorio.

 

 

 

Giochi Olimpici 2016: medaglie, encomi e delusioni

Giochi Olimpici di Rio 2016: è calato il sipario. Goethe alla domanda: “Come raggiungere un traguardo?” Replicava “Senza fretta e senza sosta”. Parimenti Rio de Janeiro, a piccoli passi, ha concluso, la sua “corsa”più importante, le Olimpiadi 2016. Il Maracanà ha ospitato la kermesse finale dei Giochi Olimpici ed è “riapparso” anche Alberto Santos Dumos. Sotto i suoi piedi, un enorme orologio ha cominciato a muovere le sue lancette per il conto alla rovescia.

Ha inizio il megashow di musica, colori e balli per salutare all’insegna della magnifica saudade questa 31ma Olimpiade, firmato nuovamente dal nostro connazionale Balich. Ed è subito carnevale carioca, grazie alla regia di Rosa Magalhães. Sotto una pioggia a catinelle, ha iniziato a prendere forma un meraviglioso “arcobaleno umano”. Le nazioni partecipanti hanno fatto il loro ingresso come un unico grande popolo, per celebrare la comunione e la pace. Gli atleti accompagnati da un’esultante torcida hanno sfilato insieme sorridenti e rilassati, improvvisando danze, scattando selfie per immortalare il momento.

In un tripudio di colori e musica si è giunti al momento clou della cerimonia: da un cilindrone verde è apparso Super Mario, il Premier giapponese Abe, celebrando la staffetta da Rio a Tokyo, che nel 2020 ospiterà i Giochi Olimpici. Una scritta “See you in Tokyo” è apparsa sul campo confermando il passaggio di testimone. Rio de Janeiro ha calato il sipario sulle Olimpiadi, con la mise en place dello show.                  Rio ha fatto scorrere i titoli di coda di questo meraviglioso sceneggiato, spazzando via le diffidenze iniziali.

Ed ora, che è stata scritta la parola “The end”, si comincia a guardare i numeri e fare bilanci. Questa è stata in maniera indiscussa, un’Olimpiade a “trazione stelle e strisce”, infatti gli Usa, con 121 medaglie toccano il cielo dal punto più alto dell’Olimpo. A seguirli con molto distacco, la Gran Bretagna che dopo Londra 2012 ha investito molto nello sport, e la Cina, rispettivamente con 67 e 70. Poco più dietro la Russia e la Germania, con 56 e 42. Nono posto per l’Italia, con 28 titoli olimpici. Chiude la top ten l’Australia con 29 medaglie.

Giochi Olimpici di Rio 2016: Italia nella top ten del medagliere

Protagonisti assoluti sono stati i fuoriclasse Michael Phelps e Usain Bolt. Il primo che, va in “pensione” dopo aver conquistato cinque ori e un argento, per un totale di 23 ori in tutta la sua carriera. Il secondo l’uomo più veloce del mondo, che con tre medaglie d’oro raggiunge quota nove e conclude la sua ultima olimpiade, eguagliando le leggende Lewis e Nurmi. Anche l’Italia ha il suo re, Niccolò Campriani che porta a casa due luccicanti ori in due competizioni della carabina. Flop per Djokovic e Tom Baley che scivolano vorticosamente dall’Olimpo.                                                                                          Diversi i successi da parte degli atleti delle 207 nazioni. Per l’Italia la “Festa dello sport” è stato, un evento che è andato al di là delle più rosee aspettative. I nostri campioni non si sono voluti accontentare di 25 medaglie, prefissate Hanno trionfato, equiparando i risultati dei Giochi Olimpici di Londra 2012.

E’ stato un vero successo già nel primo giorno delle gare, grazie all’argento di Rossella Fiamingo, nella spada femminile. A seguire un bronzo per Gabriele Detti nei 400 stile libero. La seconda giornata si è tinta d’argento, con  Borghini, nel ciclismo, Cagnotto-Dallapé nei tuffi e  Giuffrida nel judo.               Applausi scroscianti per Fabio Basile che ha indossato al collo una preziosa medaglia d’oro. Grande emozione per Daniele Garozzo che, in una gara all’ultima stoccata ha ottenuto l’oro.

Un plauso anche per Giovanni Pellielo e per Marco Innocenti che hanno portano a casa due medaglie d’argento. Prezioso argento anche per Elisa di Francisca. Bronzo per il canottaggio2senza con Abbagnale-diCostanzo e per il canottaggio4senza con gli azzurri Castaldo, Lodo, Montrone e Vicino.

Gioia smisurata quando, nel cielo di Rio hanno sventolato contemporaneamente due bandiere che annunciavano il trionfo di Diana Bacosi e del suo oro e di Chiara Cainero con l’argento. Il tiro al volo si è vestito d’oro con Gabriele Rossetti. Ancora, una volta doppia festa per l’Italia con l’oro di Paltrinieri e il bronzo di Detti nei 1500 stile libero. Bronzo anche per Tania Cagnotto. I festeggiamenti, sono proseguiti in casa Garozzo, Enrico, fratello del medagliato d’oro ha vinto l’argento con Fichera, Pizzo e Santarelli nella spada a squadre. Rachele Bruni ha conquistato un argento in acque libere ed Elia Viviani un oro nel ciclismo su pista.

Un’altra medaglia durante questi Giochi Olimpici è arrivata dalla spiaggia di Copacabana, dove Lupo-Nicolai hanno vinto l’argento contro i padroni di casa, fregiandosi di condurre la bandiera italiana durante la cerimonia di chiusura. Ancora un sogno in piscina, il Setterosa ha combattuto con determinazione, ma alla fine ha dovuto accontentarsi dell’argento contro gli Usa. Anche il Settebello ha fatto la sua parte, portando a casa un bronzo contro il Montenegro.                                                                                                                                    

Rammarico per Chamizo e l’Italvolley

Ultime, ma non meno importanti le medaglie, di bronzo di Frank Chamizo (derubato da parte della giuria della finale) nella lotta libera, e l’argento, con un po’ di rammarico, nel volley. L’Italvolley, dopo aver sconfitto gli USA dopo 5 spettacolari set, ad un passo dall’oro, si è dovuta arrendere ai padroni di casa del Brasile (già battuti peraltro nel girone) dopo tre set dopo aver lottato senza quell’aggressività e pizzico di follia che li aveva contraddistinti nei matches precedenti, con un mezzo sorriso, ma ugualmente a testa alta ha conquistato la medaglia d’argento.

Ben dieci sono le medaglie di legno che L’Italia non è riuscita ad impreziosire, l’ultima è stata quella delle Farfalle della ginnastica ritmica che, si sono viste strappare il bronzo dalla Bulgaria per due decimi. Accanto alle prestazioni di livello, come in ogni competizione è inevitabile che ci sia stata qualche delusione e rammarico: alcuni sono ritornati a casa con un po’ di amaro in bocca, come Federica Pellegrini, la Errigo e Nibali, vittima di una caduta. La Dea bendata questa volta non li ha baciati, ma ugualmente onore a loro che, si sono dimostrati grandi sportivi. I vincitori, infatti non sono soltanto quelli che al collo indossano la medaglia ma quelli che nonostante la sconfitta, continuano a sorridere, ad impegnarsi in attesa di una prossima occasione. Se questa non dovesse sopraggiungere, nessuno li rimprovererà, perché comunque ci hanno regalato momenti di pura emozione, rappresentandoci nel migliore dei modi.

I Giochi Olimpici 2016 hanno avuto un ottimo riscontro di spettatori, visti le oltre oltre 490.000 persone che ogni giorno hanno incitato i propri atleti durante 17 giorni di gara.                                                                Eugenio Montale scriveva: “Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta”. Noi siamo parte di quel sogno, abbiamo condiviso con i nostri atleti, non solo la corsa verso il podio, ma anche le loro gioia, quando siamo stati spettatori di curiosi fuori programma come la, proposta di matrimonio da parte del fidanzato della tuffatrice cinese medaglia d’argento He Zi e quella tra una giocatrice di rugby e la sua compagna.

Per finire è giusto encomiare il grande gesto di fair play tra le due atlete dei 5000 metri femminili: la neozelandese è caduta trascinando con sé l’atleta americana, entrambe infortunate, sorreggendosi a vicenda hanno tagliato il traguardo, hanno perso la gara ma hanno vinto in solidarietà. 

Questa è stata la grande eredità che, le Olimpiadi di Rio hanno lasciato alle generazioni future. Adesso non resta che sperare, che quest’onda olimpica non si disperda come spesso accade, nel giro di pochi giorni, in attesa di Tokyo 2020.

Olimpiadi 2016- Rio de Janeiro: crocevia di aggregazione ludica e sociale

Olimpiadi 2016 al via. A partire da ieri 5 agosto fino al 20 agosto 2016, Rio de Janeiro per la prima volta, sarà la cornice di uno degli avvenimenti sportivi più importanti : la 31ma edizione dei giochi olimpici estivi. Si è aperto il sipario sull’opening show, confezionato ad hoc dall’architetto italiano Mario Balich in collaborazione con una società produttrice di cerimonie; è stato lo stadio <<Maracanà>> ad aprire le porte all’evento suggestivo. Alle 19:30, Il Cristo redentore sopra al Tempio del calcio, si è tinto dei colori brasiliani e lo spettacolo ha avuto inizio: un trionfo di colori, canti, balli e gioia. Si è cominciato con un tuffo nel passato:  sono state ripercorse le tappe salienti della storia brasiliana, dallo Stanziamento degli Indisos nelle capanne, all’arrivo degli schiavi africani e di Cristoforo Colombo, fino alle prime urbanizzazioni e al decollo  nei cieli del leggendario 14bis per omaggiare Alberto Santos Dumos, il primo aviatore che, nel 1906 fece decollare e poi volare un aereo senza spinte. Il programma ha previsto poi la sfilata delle Nazioni partecipanti con i corrispettivi portabandiera: la Grecia, come patria delle Olimpiadi ha aperto il passaggio, l’Italia ha sfilato come 101ma Nazione. A condurci in questa meravigliosa avventura,  è stata la nuotatrice Federica Pellegrini, che proprio nel giorno del suo ventottesimo compleanno, ha avuto l’onorevole compito di condurre e issare il nostro vessillo, in queste che  presumibilmente, saranno le sue ultime olimpiadi.

Federica Pellegrini è stata la prima nuotatrice italiana ad aver vinto una medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Pechino 2008, e ad aver conquistato quattro titoli mondiali e sette ori negli Europei. Si è proceduto con l’ingresso in campo di tutte la altre nazioni, che come un tavolozza di colori, sono andati a ad ultimare un quadro già meraviglioso e molto suggestivo. Non è mancata l’emozione quando a sfilare sono stati i rifugiati sotto la bandiera della Cio. Infine l’ingresso della teda, la fiamma olimpica, e l’accensione del braciere da parte del tedoforo Vandarlei Cordero Lima, il maratoneta che ad Atene 2004, a causa dell’aggressione di un  predicatore irlandese, perse preziosi secondi che gli costarono la medaglia. Una cerimonia inaugurale accattivante, dunque dove attraverso la Gambarre, l’arte di arrangiarsi con poco, è stato messo su uno spettacolo all’altezza dell’evento. Uno show fatto di colori, musica e gioie ma anche di sostenibilità nei confronti del mondo e della natura: immancabile l’omaggio alla Foresta Amazzonica. Per sensibilizzare a questo tema così importante, ogni atleta durante la sfilata ha portato con sé, una cartuccia contenente un seme, che sarà piantato a conclusione delle Olimpiadi.

Olimpiadi 2016: gli azzurri in gara e il caso Russia

Gli atleti partecipanti alle Olimpiadi 2016, si sfideranno nei 26 sport tradizionali, più  il rugby e il golf, che sono stati introdotti nel 2016 come parte integrante dei Giochi. I medesimi impianti dal 7 al 18 settembre saranno teatro della 15ma edizione delle Paralimpiadi, dove saranno in competizione oltre 4.300 atleti provenienti da 176 Paesi del mondo. Anche per questa categoria, vi sono novità sportive all’orizzonte: introduzione della canoa e del Triatlon. In un Brasile in delirio, si incroceranno i sogni  degli atleti che, con vigore e sportività si contenderanno le medaglie olimpiche, dando vita ad uno strabiliante spettacolo di risonanza mondiale. Ognuno nel mondo resterà costantemente in contatto con i proprio beniamini: i fortunati, direttamente dagli spalti degli impianti, altri invece attraverso varie emittenti. Il numero degli atleti che formano l’Italia team sono 297, tra cui 155 uomini e 142 donne. Grandi aspettative si prospettano per la squadra azzurra, che punta alla vittoria di 28 medaglie, eguagliando il successo riscosso a Londra nel 2012, anche se il presidente del Coni, Giovanni Malagò ha dichiarato: Se arriviamo a 25 facciamo il nostro”. Molte speranze sono riposte in vasca per la Pellegrini, che dopo aver assolto il suo compito di portabandiera, vestirà i panni dell’atleta, sfidando le avversarie fino all’ultima bracciata, così come Gregorio Paltrinieri, che sogna la vittoria nei 1500 stile libero. Tanto ci si aspetta anche da Tania Cagnotto nei tuffi. Si auspicano risultati  rilevanti per il Settebello, il Setterosa e le Farfalle azzurre della ginnastica ritmica.

Non mancano segnali positivi nemmeno nell’atletica leggera con Meucci e Giorgi, nella box dove  Clemente Russo ,Valentino Manfredonia e Irma Testa, assicurano battaglia sul ring, nella scherma con Rossella Fiamingo, che sarà la prima italiana a calcare la pedana. Non mancheranno pronostici nelle discipline del  tiro a segno, del tiro con l’arco, del tiro a volo. Riflettori puntati anche sul vincitore del Giro d’Italia Vincenzo Nibali e sullo schermidore Aldo Montano, che sogna l’oro nella gara individuale. Il motto delle Olimpiadi recita “l’importante non è vincere ma partecipare”, tuttavia  guardare il cielo di Rio dal gradino più alto del podio, sarà un’esperienza sensazionale. Ma se i suddetti atleti si preparano a combattere per entrare nella storia delle olimpiadi, c’è qualcuno che attende ancora il pass per poter partecipare, come Alex Schwazer: l’atleta, infatti è stato trovato positivo ad un controllo antidoping lo scorso gennaio, dove si è riscontrato una modesta quantità di Testosterone. Dopo 20 controlli antidoping e dopo l’ultimo test risultato negativo, il marciatore dovrà comunque attendere la sentenza del Tas. La  questione doping è stata, quasi sempre, purtroppo, corollario degli eventi sportivi: anche in queste Olimpiadi 2016 la macchia nera del doping ha inquinato il candore del fair play. Ancor aperto è il controverso caso della Russia, dove si parla di “doping di stato”: la Commissione di inchiesta dell’Agenzia Mondiale antidoping (Wada) accusa la Federazione russa dell’atletica, di aver dopato i propri atleti con la complicità del Ministero dello Sport. Un caso agghiacciante dunque: pare che sotto la questione doping si nasconda un  mondo occulto, un giro illecito di tangenti e un ferrato boicottaggio dei controlli. E tra le grida di un complotto politico, o un semplice errore  umano nell’effettuare i controlli, aleggia il silenzio del Comitato Olimpico, che prende tempo, rinviando la decisone.

Ma noi auspichiamo che le Olimpiadi 2016 “siano, una competizione internazionale sana e in buona salute, un gioco tra i paesi, che rappresenti il meglio di ognuno di noi e una cooperazione mondiale come affermò lo scrittore americano John Williams. Tutto il mondo infatti si unirà per seguire le gare. In questo periodo di conflitti e di disgregazione, dove la violenza e i soprusi la fanno da padroni, è più che mai necessario un momento di aggregazione e di interculturalità vera, non ipocrita e fasulla tanto per fare i buonisti. Difficilmente riusciremo a liberarci da questo regime di terrore che attanaglia le nostre vite con sempre più forza, ma almeno in queste occasioni sarebbe bene prendere esempio proprio dalla cultura brasiliana che con la loro anima festaiola e gioviale riesce con un sorriso a dimenticarsi almeno per qualche ora dei problemi e delle difficoltà. Le Olimpiadi 2016 che tutti chiediamo di vedere: un mondo di sport ma anche di legalità, giustizia e fratellanza.

Exit mobile version