Cannes 2017: vince il film svedese ‘The Square’ di Ruben Östlund

Il Festival di Cannes 2017 si è concluso ieri 28 maggio con l’assegnazione della Palma d’oro al film The square del regista svedese Ruben Östlund, pellicola provocatoria, contro l’ipocrisia della borghesia, che ritrae la società contemporanea attraverso il personaggio di Christian, curatore d’arte contemporanea e uomo di sani principi morali. Mentre lui sta preparando una mostra che vorrebbe essere un invito all’altruismo alla solidarietà, una serie di eventi surreali come il furto del suo cellulare, un gravissimo errore di comunicazione dei suoi collaboratori lo sprofonda in una crisi esistenziale.

La cerimonia di Cannes 2017 è stata snella, condotta da Monica Bellucci che per la chiusura ha scelto un monologo in cui ha ricordato il valore del “cinema, arte che ci permette di dialogare con le nostre coscienze. Abbiamo parlato della violenza del cinema, dei famosi scandali di Cannes, ma se pensiamo a quello che accade oggi, niente è più violento della realtà. Il cinema ha il ruolo di specchio nel quale si riflettono luci e ombre della nostra realtà, ma il cinema può guarire le nostre ferite. Con la speranza che più registe trovino il loro spazio. E allora il mio ruolo di donna e di madrina mi costringe a ricordarvi due modi di dire: fate attenzione a non fare piangere una donna perché Dio conta le sue lacrime, ma anche quando una donna si mette in testa di fare qualcosa il diavolo si siede e prende appunti”. E in tal senso la presenza femminile è stata molto forte nel Palmarés di questo prestigioso Festival, basti pensare anche solo all'”invenzione” di un riconoscimento speciale a Nicole Kidman protagonista dei film L’inganno, diretto da Sophia Coppola premio per la migliore regia e di The Killing of the Sacred Deer del greco Yorgos Lànthimos, premio per la migliore sceneggiatura, condiviso ex aequo con Lynne Ramsay per il suo violento You Were Never Really Here, che ha per protagonista un poderoso Joaquin Phoenix, cui è andato il premio come miglior interprete maschile.

Cannes 2017: tutti i premi

Il premio come migliore attrice protagonista è andato alla tedesca Diane Kruger, protagonista assoluta di Aus dem Nichts, dramma politico ed esistenziale diretto da Fatih Akin. Si aspettava certamente di più l’opera che più di tutte avrebbe meritato l’ambita Palma, a detta della critica presente a Cannes, ovvero Nelyubov (Loveless) del russo Andrey Zvyagintsev: a lui è andato comunque il Premio della Giuria, la quale ha deciso sotto la spinta personale del presidente Pedro Almodovar, di attribuire il suo Gran Prix al francese Robin Campillo per il suo film impegnato 120 Battements par minute, una storia corale e sentimentale sul dramma dei sieropositivi che negli anni ’90 non erano ancora tutelati.

Piccola soddisfazione anche per l’Italia grazie all’interpretazione di Jasmine Trinca che ha ricevuto il premio di Un Certain Regard come miglior attrice dedicandolo alla madre e alla figlia, ringraziando anche il regista Sergio Castellitto, e sua Margaret Mazzantini, autrice del melodrammatico romanzo popolare che ricorda Mamma Roma, Fortunata.

 

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