Le sembrò tutto ambiguo, una fatalità, forse, ordita da un romanziere sadico. Il 2 febbraio del 1939 Irène Némirovsky si era fatta battezzare presso l’Abbazia di Sainte-Marie, l’anno dopo veniva censita come ebrea. La lettera inviata al maresciallo Pétain – “Inutile dire che non mi sono mai occupata di politica, avendo scritto opere puramente letterarie… mi sono impegnata al massimo per far conoscere e amare la Francia” – non aveva sortito effetto. Eppure, Irène Némirovsky, donna audace, d’intransigente bellezza, cruda, era tra gli scrittori più noti, in Francia. Da David Golder, uscito nel 1929 per Grasset, era stato tratto un film di successo – passato, in Italia, come “La beffa della vita” – girato da Julien Duvivier.
Read More »‘Anime perdute’, i demoni di Isaac Singer
Anime perdute è un romanzo apparso postumo nel 1994, magicamente in bilico tra farsa e dramma e intriso di pessimismo e vitalità che si allinea a pieno diritto ai migliori romanzi "newyorkesi" di Singer, maestro come pochi nell'evocare con pochi tratti pezzetti di un mondo in in cui noi finiamo inevitabilmente di riconoscerci.
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