Ennio Flaiano, classe 1910, è stato giornalista per testate come “Oggi”, “Il Mondo” e “Il Corriere della Sera”(specializzato in elzeviri) e scrittore vincitore del Premio Strega nel 1947, con il suo romanzo più famoso Tempo di uccidere. Ennio Flaiano è conosciuto anche come sceneggiatore di film memorabili (La strada, La dolce vita e 8½), come critico teatrale e cinematografico e fine umorista. Le sue battute sono ricordate per l’umorismo pungente, a tratti cinico, incentrato sulla descrizione dei comportamenti più assurdi della gente. In sua memoria è stato istituito il Premio Flaiano per soggettisti e sceneggiatori, la cui cerimonia di premiazione si svolge ogni anno nella sua città natale, Pescara.Di seguito dieci citazioni per ricordare Ennio Flaiano:
1.“La parola serve a nascondere il pensiero, il pensiero a nascondere la verità. E la verità fulmina chi osa guardarla in faccia.”
2.“L’uomo è un animale pensante, e quando pensa non può essere che in alto. È questa la mia fede. Forse l’unica. Ma mi basta per seguire ancora con curiosità lo spettacolo del mondo”
3.“La morte ha la faccia di certe signore che telefonano al bar col gettone: e a un certo momento, senza smettere di telefonare, vi fanno un cenno di saluto e di sorpresa.”
4.“Si arriva a una certa età nella vita e ci si accorge che i momenti migliori li abbiamo avuti per sbaglio. Non erano diretti a noi.”
5.“Non c’è che una stagione: l’estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L’autunno la ricorda, l’inverno l’invoca, la primavera l’invidia e tenta puerilmente di guastarla.”
6.“Io credo soltanto nella parola. La parola ferisce, la parola convince, la parola placa. Questo, per me, è il senso dello scrivere.”
7.“Mi chiedevo se era quella la rassegnazione, quel vuoto aspettare, contando i giorni come i grani di un rosario, sapendo che non ci appartengono, ma sono giorni che pure dobbiamo vivere perché ci sembrano preferibili al nulla.”
8. “L’italiano è una lingua parlata dai doppiatori.”
9.“Vivere è diventato un esercizio burocratico.”
10.“La psicoanalisi è una pseudo-scienza inventata da un ebreo per convincere i protestanti a comportarsi come i cattolici.”