Top ten novembre 2015

Via Crucis del giornalista Gianluigi Nuzzi che torna con una nuova inchiesta raccontando dall’interno la lotta che Francesco e i suoi fedelissimi stanno conducendo per riformare la chiesa, si posiziona al primo posto della classifica. Non era mai successo che un giornalista potesse ascoltare la registrazione di diversi incontri riservati tra gli alti vertici del Vaticano e il papa. Bergoglio chiede trasparenza dopo aver preso visione dei bilanci non ufficiali che documentano sia la malagestio degli amministratori, sia operazioni di puro malaffare. Una situazione negativa mai conosciuta nel suo insieme, e qui svelata, che fa capire finalmente perché Benedetto XVI si è dimesso. I fasti dei cardinali e le regge a canone zero, la fabbrica dei santi, le offerte dei fedeli sottratte alla beneficenza, i furti e le truffe commerciali, il buco nero delle pensioni, le veline e i veleni di chi sabota la vigorosa rivoluzione del papa, tra spionaggio, scassinamenti e azioni di delegittimazione. Una vera guerra, qui ricostruita come in un giallo destinato a diventare un caso politico internazionale. in gioco è il futuro della Chiesa e la sua credibilità nel mondo.

2.
In seconda posizione un’altra novità Avarizia. Le carte che svelano ricchezza, scandali e segreti della chiesa di Francesco di Emiliano Fittipaldi, che da anni segue questi temi per “L’Espresso”, ha raccolto da fonti confidenziali una grande quantità di documenti interni del Vaticano verbali, bilanci, relazioni – e grazie a questo è in grado di tracciare le prime mappe dell’impero finanziario della Chiesa.

 

3. Scende al terzo posto Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà di Luis Sepulveda, una fiaba delicata e semplice che si contrappone alla complessità del mondo descritto, rivolta ad adulti e bambini.
È dura per un cane lupo vivere alla catena, nel rimpianto della felice libertà conosciuta da cucciolo e nella nostalgia per tutto quel che ha perduto. Uomini spregevoli lo hanno separato dal suo compagno Aukamañ, il bambino indio che è stato per lui come un fratello. Per un cane cresciuto insieme ai mapuche, la Gente della Terra, è odioso il comportamento di chi non rispetta la natura e tutte le sue creature.

4.
In discesa anche L’amante giapponese di Isabel Allende.
Sullo sfondo di un paese attraversato dalla seconda guerra mondiale, con le taglienti immagini di una storia minore, quella dei giapponesi deportati nei campi di concentramento, si snoda un amore fatto di tempi sbagliati, orgoglio malcelato e ferite da curare, ma al tempo stesso indistruttibile, che trascende ogni difficoltà e vive in eterno nel cuore e nei ricordi degli amanti.

 

5.
Va giù in quinta posizione Nicolò Ammaniti con Anna, un romanzo distopico di formazione che mortifica le nostre utopie e ci sbatte in faccia tutti i paradossi del progresso.
In una Sicilia diventata un’immensa rovina, una tredicenne cocciuta e coraggiosa parte alla ricerca del fratellino rapito. Fra campi arsi e boschi misteriosi, ruderi di centri commerciali e città abbandonate, fra i grandi spazi deserti di un’isola riconquistata dalla natura e selvagge comunità di sopravvissuti, Anna ha come guida il quaderno che le ha lasciato la mamma con le istruzioni per farcela. E giorno dopo giorno scopre che le regole del passato non valgono più, dovrà inventarne di nuove. Con “Anna” Niccolò Ammaniti ha scritto il suo romanzo più struggente.

6.
Resta stabile al sesto posto Il leone d’oro di Wilbur Smith, il Re dell’Avventura è tornato, ritorniamo in Africa, ritorna la famiglia Courteney e tornano anche gli intrighi e amore e odio, onore e vendetta, paura e coraggio.
Africa orientale, seconda metà del diciassettesimo secolo.
Il naufrago che viene ritrovato sulla costa, a bordo del relitto di una nave, dovrebbe essere morto. Quel che resta di lui appare troppo mal ridotto perché il suo cuore batta ancora. E invece quell’uomo si risveglia, con un urlo agghiacciante. È il soffio della rabbia a tenerlo in vita, nonostante le orribili ferite e le mutilazioni.

7.
Al settimo posto troviamo Buchi nella sabbia di Marco Malvaldi.
Pisa, settembre 1900. Per festeggiare l’arrivo del nuovo re d’Italia, Vittorio Emanuele III, il quale ha deciso di visitare per la prima volta la tenuta reale di San Rossore, viene deliberato di dare in suo onore, nel teatro della città, la nuova opera del maestro Giacomo Puccini, il quale condivide con il re la passione per la caccia nelle tenute dintorno a Massaciuccoli. Purtroppo, l’opera in questione è Tosca, melodramma franco italiano dai forti contenuti politici, che dileggia il potere costituito. Rappresentare Tosca in faccia a sua altezza, il quale è salito al trono dopo che Gaetano Bresci ha crivellato il suo augusto genitore, Umberto I, appena due mesi prima, potrebbe creare dei problemi: tanto più se il ruolo di Cavaradossi viene affidato a Ruggero Balestrieri, tenore dall’ugola d’oro e soprattutto noto come anarchico militante.

8.
Scende in ottava posizione Le vichinghe volanti di Andrea Camilleri, il cantastorie per eccellenza, nessuno come lui riesce ad ammaliare i lettori con i suoi racconti, narrazioni inesauribili come quelle delle Mille e una notte. Vigàta è il teatro dove abitano i suoi personaggi, borghesia benpensante, poveretti ingenui, uomini di rispetto. E soprattutto donne; in questa raccolta è infatti l’amore il tema dominante, declinato nelle sue innumerevoli varianti dalla passione all’erotismo, dal tradimento alle situazioni boccaccesche. E la lingua, quell’impasto unico e di prodigiosa invenzione, si adegua a una materia sensuale e traboccante di desiderio, una gioia di narrare che trapela da ogni pagina.
In queste storie, ambientate fra gli inizi del Novecento e il secondo dopoguerra – periodo storico fra i più congeniali a Camilleri – si ride e si piange, lo scherzo è spesso dietro il sipario, così come il dolore del tradimento, le dubbie paternità, vendette e burle. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta quattro svedesi si esibiscono a Vigàta in un numero acrobatico ma la meglio borghesia della cittadina non vuole perdere l’occasione di conquistare le quattro «nordiche»

9.
Perde n gradino La ragazza del treno, thriller di Paula Hawkins,
La vita di Rachel non è di quelle che vorresti spiare. Vive sola, non ha amici, e ogni mattina prende lo stesso treno, che la porta dalla periferia di Londra al suo grigio lavoro in città. Quel viaggio sempre uguale è il momento preferito della sua giornata. Seduta accanto al finestrino, può osservare, non vista, le case e le strade che scorrono fuori e, quando il treno si ferma puntualmente a uno stop, può spiare una coppia, un uomo e una donna senza nome che ogni mattina fanno colazione in veranda. Un appuntamento cui Rachel, nella sua solitudine, si è affezionata. Li osserva, immagina le loro vite, ha perfino dato loro un nome: per lei, sono Jess e Jason, la coppia perfetta dalla vita perfetta. Non come la sua.

10.
Entra in classifica la decimo posto Tempesta di neve e profumo di mandorle di Camilla Lackberg, in occasione dei suoi primi dieci anni di carriera Camilla Läckberg ha dato vita a una serie di racconti che indagano le complesse dinamiche familiari, combinandoli con l’inquietudine di oscuri segreti del passato.
Per Erica e Patrik non sarà un Natale di festa, nuovi omicidi e misteri sconvolgono il paesino innevato di Fjallbacka, mentre una violenta tempesta agita le acque gelide dell’arcipelago e non accenna a placarsi, e ogni contatto con la terraferma è interrotto.

Fonte: Pausacaffeblog.it

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