La casa editrice Le Assassine pubblica ‘Il fiore di Farahanz’, il giallo tutto al femminile di Yaprak Öz

Yaprak Öz, scrittrice turca, approda in Italia grazie alla pubblicazione del giallo intitolato Il fiore di Faràhnaz, da Edizioni Le Assassine (tradotto da Nicola Verderame). Un libro che gioca con il mistero, tramutandosi immediatamente in una lettura intrigante. Le Assassine ancora una volta si dimostra specializzata in letteratura gialla scritta esclusivamente da sole donne e naturalmente della traduzione di opere che hanno avuto successo.

Alla fine degli anni settanta nel tranquillo quartiere di Zonguldak vengono commessi terribili omicidi. Yıldız Alatan, che vive vicino alla scena del delitto, decide di indagare sul mistero che si nasconde dietro la coincidenza che unisce la vittima e l’assassino. Yıldız Alatan, appassionata di romanzi polizieschi, è una sarta, casalinga perfetta, nonché vicina di casa affidabile e dolce, una buona amica il cui suo sogno più grande è risolvere un giorno un caso misterioso. La donna è la voce narrante del romanzo di genere tutto al femminile, ben orchestrato da Yaprak Öz, le cui pagine restituiscono al lettore il profumo e un sentore di infetto, connubio che rende il libro della Oz davvero degno di nota.

L’avventura investigativa di Yıldız diventerà ben presto sempre più complicata ed intricata, ma con l’aiuto delle sue amiche non si arrenderà nemmeno nelle situazioni più difficili.

La donna comprende che dietro l’omicidio si cela molto di più di quanto appaia. Ci riuscirà, senza mettere a repentaglio la sua stessa vita?

“Da casalinga a sarta, e tutti sanno che mi chiamo Yildiz Abla, moglie dell’ingegnere minerario Ziya Alatan, che lavora nelle miniera di Kozlu, nel complesso carbonifero di Eregli. Abbiamo una figlia di nome Berrin, un genero di nome Engin e una dolcissima nipotina di nome Berrak. Ciò che più mi contraddistingue è la passione per la lettura. In particolare vado matta per i romanzi gialli.”

Il fiore di Farahnaz è un giallo ricco di suggestioni, complice l’ambientazione in Turchia, Paese in cui è facile smarrirsi dall’atmosfera languida, in bilico tra sfarzo e miseria, scritto con un linguaggio fluido, che bene mette in evidenza le ombre di una comunità, dove tutti sembrano fingere, dove si aggira, indagando, una deliziosa e acutissima Miss Marple turca, simbolo del riscatto femminile.

L’autrice coglie l’occasione per far conoscere la Turchia degli anni ’80, quando, nel 1984 il PKK (organizzazione politico-militare curda considerata illegale in Turchia) ha cominciato un’insurrezione contro il governo turco. Il conflitto, che è costato migliaia di vite, continua ancora oggi. Dalla liberalizzazione dell’economia turca durante gli anni ottanta, il paese ha goduto di una più forte crescita economica e maggiore stabilità politica.

Exit mobile version