La libreria delle storie rimaste, edito More Stories, è il nuovo libro di Manuela Chiarottino.
Manuela Chiarottino è nata e vive in provincia di Torino. Vincitrice del concorso Verbania for Women 2019 e del Premio nazionale di letteratura per l’infanzia Fondazione Marazza 2019, nella scrittura ama il genere rosa, declinato in diverse sfumature. Tra le sue pubblicazioni si annoverano: NAPOLEONE (Editore CTL Editore Livorno, 2021), The Ghostwriter (Dri Editore, 2021), Diario della felicità (2021), Matrimonio a scadenza (Dri Editore, 2020), La stessa rabbia negli occhi (2020), La nostra isola (Triskell Edizioni, 2020), Tesoro d’Irlanda (More Stories, 2020), Fiori di loto (Buendia Books, 2020), La bambina che annusava i libri (More Stories, 2019), Incompatibili (Le Mezzelane, 2019), La custode della seta (Buendia Books, 2019), Tutti i colori di Byron (Buendia Books, 2018), Il gioco dei desideri (Amarganta, 2018), Maga per caso (Le Mezzelane, 2018), Un amore a cinque stelle (Triskell, 2016), Cuori al galoppo (Rizzoli 2016), Due passi avanti un passo indietro (Amarganta, 2016), Il mio perfetto vestito portafortuna (La Corte, 2016), Ancora prima di incontrarti (Rizzoli, 2015) e molti altri.
Torna in libreria Manuela Chiarottino, l’autrice del magico mondo de La bambina che annusava i libri.
La libreria delle storie rimaste: sinossi
La libreria delle storie rimaste è uscito il 28 Marzo e come genere si colloca tra il romance e la Up Lit.
«Avanti, Amabel, leggi.»
«Avanti, Amabel, leggi» ripeterono in coro tutti quelli di fronte
a lei.
Fece un lungo respiro e cercò di mettere a fuoco le parole, ma
queste sembrarono sparpagliarsi in ogni direzione come
formiche impazzite. Il libro divenne pesante nelle sue mani, la
nuca si irrigidì e un peso le schiacciò il petto, facendole mancare
l’aria.
Era di nuovo in quella stanza, si faceva strada tra gli stretti
corridoi fiancheggiati da torvi rilievi di libri, pile di volumi che
si ergevano oscillando minacciose e trasudando parole che non
capiva. Un vento caldo le sferzava il viso.
Si disse che non doveva piangere, ma i suoi occhi erano già
invasi da una frustrazione liquida, la paura la prese con un
gemito soffocato, che si fermò in gola, e si accorse che si stava
accasciando al suolo un istante prima di perdere i sensi.
L’ultima cosa che vide fu il sorriso sarcastico del suo compagno
di banco.
Non avrebbe letto mai più.
Da Londra a Bibery, un paesino di poche anime immerso nelle campagne inglesi.
Amabel non avrebbe mai pensato di finire proprio lì, a lavorare in una vecchia libreria… con tanto che i libri a lei proprio non piacciono, o meglio… le fanno molta paura. Ma Emily, la proprietaria della “Libreria delle storie rimaste”, è una cara vecchietta, dopotutto, che passa il tempo a sfornare biscotti e coccolare la sua banda di gatti. E Amabel non ha alternative, se non quella di adeguarsi alle bizzarrie dell’anziana libraia e dei suoi concittadini; tra cui l’affascinante Albert, il veterinario dagli occhi blu che sembra tanto determinato a vincere le ritrosie di Amabel e farle smettere una volta per tutte di portare vestiti costosi e tacchi alti.
Tra Amabel e Albert sono scintille dal primo incontro, ma sarà proprio lui, vedovo con due figli, a insegnarle a sorridere delle piccole cose e farle accantonare le abitudini un po’ snob della vecchia Londra.
Ma Amabel può davvero vivere a Bibery? Immersa nei libri e in un posto che pare sempre sull’orlo della bancarotta? Senza contare quelle strane cose che sembrano succedere di notte nella libreria e che le fanno intendere ci sia più di un mistero da svelare…In un caleidoscopio di personaggi divertenti e stravaganti, tra biscotti pronti a cambiare sapore a seconda di chi li mangia, torte, libri, gatti e sorrisi prende vita una storia che profuma di amore e magia.
“Non è la continuazione de La bambina che annusava i libri, ma a chi è piaciuta forse potrebbe apprezzare – ha dichiarato l’autrice. Gli elementi sono: la campagna inglese e vecchie librerie, libri, tè e biscotti, gatti, romanticismo e un pizzico di magia”.
“Le giornate vuote possono essere riempite da un biscotto farcito di marmellata, un buon libro e una tazza di tè”. La Chiarottino con il suo “La libreria delle storie rimaste” è proprio questo che regala al lettore.
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