Trilogia della nebbia

Trilogia della nebbia, di Carlos Ruiz Zafòn

“L’età ti fa capire certe cose. Per esempio, adesso so che la vita di un uomo si divide fondamentalmente in tre periodi. Nel primo, uno non pensa neppure che invecchierà, né che il tempo passa, e che fin dal primo giorno, quando nasciamo, camminiamo verso un unico e identico fine. Passata la prima giovinezza, comincia il secondo periodo, nel quale uno si rende conto della fragilità della propria vita, e quello che in principio è una semplice inquietudine va crescendo nell’animo come un mare di dubbi e incertezze che ti accompagnano durante il resto dei tuoi giorni. Per ultimo, alla fine della vita, si apre il terzo periodo, quello dell’accettazione della realtà e, di conseguenza, quello della rassegnazione e della speranza. Lungo la mia vita ho conosciuto molte persone che sono rimaste agganciate a uno di questi stadi senza mai riuscire a superarli. È qualcosa di terribile… è un cammino che ognuno di noi deve imparare a percorrere da solo, pregando Dio di aiutarlo a non perdersi prima di arrivare alla fine. Se tutti fossimo capaci di comprendere all’inizio della nostra vita questa cosa, che sembra così semplice, buona parte delle miserie e delle pene di questo mondo scomparirebbero. Però, e questo è un incomprensibile paradosso, ci viene concessa questa grazia solo quando è troppo tardi”.

La Trilogia della nebbia (Mondadori, 2013) dello scrittore spagnolo Carlos Ruiz Zafòn comprende i primi tre romanzi dell’autore,all’inizio pubblicati separatamente nella sezione narrativa per ragazzi. La trilogia è composta dal Principe della nebbia (1993), Il palazzo della mezzanotte (1994) e Le luci di settembre (1995), tre opere ben distinte, ognuna con una propria trama, ma che hanno in comune un alone di mistero e di macabra fantasia che circonda le vicende dei personaggi come uno strato di nebbia sottile.

Il Principe della nebbia narra la vicenda dei ragazzi Carver, Max e Alicia, che insieme alla famiglia si trasferiscono in un paese della costa atlantica spagnola, nella vana speranza di allontanarsi il più possibile dalla città, e quindi anche dal fervore per la Seconda Guerra Mondiale. I due ragazzi conoscono Roland, un giovane che vive insieme al nonno, il guardiano del faro, e che cerca di farli ambientare in paese e divertire tra escursioni e immersioni sulla costa. Ma la calda estate del 1943 rappresenterà molto di più per i ragazzi Carver, che saranno coinvolti pur non volendo nelle vicende della vecchia casa acquistata dai loro genitori, che sembra nascondere un inquietante passato, che ha a che fare col naufragio di un’ imbarcazione avvenuto molti anni prima.

Il Palazzo della mezzanotte narra di un gruppo di sette ragazzi di sedici anni, legati da qualcosa di più forte di un vincolo d’amicizia, sono infatti l’uno per l’altro l’unica famiglia che hanno mai avuto. Vissuti dalla nascita in un piccolo orfanotrofio di Calcutta, i ragazzi della Chowbar Society, così si chiama la loro confraternita, si vedono costretti a separarsi per cominciare la loro vita da adulti al di fuori dell’istituto dove sono cresciuti. Ma alla vigilia della loro separazione una serie di eventi li costringe a restare uniti, per cercare di fronteggiare una minaccia che ha a che fare col passato di Ben, il più indisciplinato e scapestrato della confraternita, e che sembra perseguitarlo dalla nascita. Solo indagando a fondo, Ben scoprirà di avere una sorella gemella e una nonna, ecapirà che il rischio più grande per lui è rappresentato proprio dalla persona che non avrebbe mai sospettato.

L’ultima opera della trilogia è Le luci di settembre, storia di Irene Sauvelle che, alla morte del padre, si trasferisce insieme alla madre e al fratello nella tenuta del vecchio fabbricante di giocattoli a Cravenmoore. Un omicidio e l’incontro con Ismael porteranno Irene alla scoperta della verità che si cela dietro l’immensa magione di Lazarus Jann. Le tre opere sono intrise di quella curiosità genuina e quel temerario bisogno di vivere ogni giorno un’avventura nuova che contraddistinguono l’infanzia e l’adolescenza. La scoperta dei misteri celati dal passato, o nascosti in una vecchia casa dimenticata, rappresentano simbolicamente il passaggio dei personaggi dalla giovinezza all’età adulta, ovvero la perdita di quell’innocenza che ci porta a vedere ogni dettaglio con stupore e attrazione, un istinto che va oltre la paura di agire e l’istinto di autoconservazione. Alla fine la “nebbia” si dissipa e il fascino si perde nei meandri dei ricordi.

La scrittura è curata, in una minuziosa alternanza di descrizioni (storiche e ambientali) e di dialoghi, in modo da non annoiare mai, nel pieno stile di Zafòn. La lettura della Trilogia della nebbia è consigliata a qualsiasi età, sia per chi vuole ritrovarsi in un mondo in cui nulla è davvero come appare, sia per chi vuole rivivere una di quelle storie ascoltate da ragazzo in una notte di magia attorno al fuoco, sia per chi attende con ansia l’uscita dell’ultimo romanzo della tetralogia de L’ombra del vento e vuole scoprire ‘il primo Zafòn’. O magari solo per ricordarecom’era la spensieratezza,un sapore spessodimenticato nell’età adulta.

Pubblicato da

Ornella De Luca

Mi chiamo Ornella De Luca e sono nata il 26 Maggio 1991 a Messina. Sono laureata in 'Editoria e giornalismo', e oltre che per '900 letterario scrivo sul mio blog ornelladelucabooks.wordpress.com/. Sogno di fare la scrittrice e ho anche pubblicato un romanzo per l'Onirica Edizioni: 'La consistenza del bianco'.

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