Yari Gugliucci, attore versatile e alla ricerca di storie originali, farà parte della giuria di Cannes 2021

Yari Gugliucci è un attore italiano nato a Salerno che abbiamo potuto ammirare in film e fiction. Laureato in sociologia e filosofia, Yari vanta collaborazioni con registi quali Lina Wertmüller in Ferdinando e Carolina (1999), dove veste i panni di Gennarino Rivelli, amico del Re Borbone, e nel film per la televisione Francesca e Nunziata (2001), e con i Fratelli Taviani con Raoul Bova e Claudia Gerini, nella miniserie televisiva Luisa Sanfelice (2004), nel ruolo del giacobino Michele Capopolo.

Non mancano lavori internazionali: il regista polacco Rebinsky lo sceglie per il ruolo di Calibano per la sua versiona cinematografica del dramma La tempesta di William Shakespeare accanto ad attori del calibro di  Michelle Pfeiffer e Kevin Kline. In Gran Bretagna, nel 2003, l’attore salernitano gira il film televisivo coprodotto da BBC e Hbo, La mia casa in Umbria, per la regia di Richard Loncraine accanto a Maggie Smith e Timothy Spall, con il quale lavora di nuovo nel 2008 nel remake di Camera con vista, di Nicholas Renton.

La carriera di Gugliucci prende una piega sempre più internazionale grazie ai riconoscimenti al Festival di Edimburgo con lo spettacolo su Totò, il Premio del Festival dei Due Mondi di Spoleto, quello a Venezia per lo spettacolo “Viktor und Viktoria” con Veronica Pivetti, e soprattutto con il Premio Especial de critica teatral dall Accademia di Artisti spagnoli che annovera tra i suoi premiati Pedro Almodovar e Javier Bardem.

Attore versatile dallo sguardo profondo e dallo spirito ironico, Gugliucci è alla ricerca di storie originali, ama la fiction di qualità e auspica che anche l’Italia come Francia e Germania possa essere supportata culturalmente dallo Stato; d’altronde non ci si può ricordare dell’Italia ed esserne fieri solo quando porta a casa dei premi.

Durante il lockdown Gugliucci ha anche scritto un libro dedicato la personale medico-sanitario (diventata virale sul web), la “Ballata degli angeli verdi” e un altro per celebrare i suoi 30 anni di carriera nel teatro. Ma probabilmente, la cosa che rende più felice e orgoglioso Gugliucci in questo momento è la chiamata a presiedere in giuria a Cannes 2021 (quest’anno si terrà nel mese di luglio invece di maggio), selezionato tra ben 200 attori, in attesa di vederlo nella fiction di successo, I bastardi di Pizzofalcone 3 con Alessandro Gassman.

 

1 Quando ha iniziato ad appassionarsi al cinema?

Da quando in sala da piccolo si spegnevano le luci e il suono forte accompagnato dalle immagini gigantesche mi inchiodava sulla poltroncina in un mix di terrore e sbigottimento.

2 Il primo film o spettacolo teatrale che l’ha colpita?

E.T. di Steven Spielberg.

3 I registi che stima di più?

Terry Gilliam Lina Wertmuller Wes Anderson, Alan Parker, Fratelli Coen, Michael Cimmino, Spike Jones, Frank Capra, Tarantino, Emanuele Crialese, Luca Guadagnino, Fellini, De Sica, Sergio Leone, sono davvero tanti.

4 Cosa pensa del cinema italiano oggi? E cosa si augura?

Penso che ci sono giovani talenti cresciuti con l’avvento della tv d’autore e dei Film sperimentali di Netflix e Amazon e che bisogna sviluppare tecniche innovative e cercare storie originali. Sono fiducioso.

5 Lei si è diviso tra cinema e fiction, qual è la principale differenza, cosa predilige e come trova le fiction di oggi?

Un tempo la fiction veniva vista in malo modo oggi comanda. Le storie sono piu’ importanti di una piattaforma, mi auguro che la gente legga e scriva meglio.

6 Ha recitato nel dramma Tempesta di Shakespeare con Michelle Pfeiffer e Kevin Kline, nel ruolo dello schiavo deforme Calibano. Che esperienza è stata, quale tipo di approccio ha avuto per questo personaggio e cosa qual è l’aspetto più attuale del teatro di Shakespeare?

Sono passati esattamente venti anni da quell’esperienza e allora ero piu’ incosciente oggi sono piu’ fiducioso ed ogni ruolo come quello di Calibano (inglese o italiano, accanto a star internazionali o locali) mi preparo allo stesso modo: cosa vuole quel personaggio e perché lo vuole. Calibano è definito da Prospero “un demonio nato”, un essere inferiore e questi si ribella a Prospero; è sbagliato considerarlo un rappresentante del mito del buon selvaggio, perché Calibano tenta di violentare Miranda sebbene sia sensibile alla musica, alla bellezza ed è fondamentalmente un credulone, è anche pervaso dagli istinti più bassi.

7 Ritornando al dramma di Shakespeare in cui si esalta la temperanza, tale virtù quanto è utile o necessaria per la crescita di un attore?

Oggi contano tantissime cose. All’epoca cercavamo solo il talento e i grandi riconoscimenti prima, oggi vale il detto “Basta che funzioni! ”

8 Come spiega il successo della fiction targata RAI ambientata a Napoli “Sirene”?

Fu una intuizione di Ivan Cotroneo, quella riuscire a scrivere qualcosa che allontanasse Napoli e la Campania dalle tenebre di riciclaggio e morti violente, dai luoghi comuni e il pubblico lo ha subito apprezzato.

9 Ha preso parte anche alle fortunata serie TV La piovra e nello specifico, “La Piovra 8-Lo scandalo”, e a “Luisa Sanfelice” dei fratelli Taviani, ha nostalgia di quel tipo di serie televisive, cosa le è rimasto di più nel cuore di quel periodo e cosa ha imparato?

Il passato non lo guardo troppo, mi interessa di piu’ il futuro, posso solo dire che era una televisione di autori veri, come i fratelli Taviani, Giacomo Battiato, e altri. C’era una bellissima lentezza che era il vero artigianato, oggi e’ viene realizzato tutto all’istante e si brucia anche piu’ in fretta.

10 Prossimi impegni e sogni ancora da realizzare?

Tra i prossimi impegni c’è  un libro sulla mia esperienza americana di questi anni e accanto a geni come Lina Wertmuller, Woody Allen, Terry Gilliam, ma non per parlare di me bensì per far capire ai giovani e ai miei studenti quanto sia necessario il nostro lavoro svolto in un “certo modo”, con disciplina e dedizione.

11  Cosa ha provato quando l’hanno scelto tra 200 attori per far parte della giuria di Cannes 2021, e cosa pensi di questi festival, è davvero il più organizzato e cool di tutti?

Sono sorpreso di essere in giuria a Cannes 2021 grazie, credo, ai prestigiosi riconoscimenti teatrali ma se guardo alla pandemia e come e’ cambiato il mondo allora non mi sorprendo piu’ di tanto. Le persone stanno cominciando a scegliere le cose che interessano davvero, quelle necessarie.

Premio Vincenzo Crocitti International VIII edizione con evento online Roma

L’Autore e Direttore Francesco Fiumarella e il Comitato Direttivo del Premio Vincenzo Crocitti International, rendono noto che, in dicembre 2020, pur nell’attuale contesto mondiale di estrema delicatezza e particolarità che ha portato anche in Italia, tra le altre cose alla chiusura di teatri, cinema e di molte attività connesse al mondo dell’eventistica e dello spettacolo, è stato consegnato telematicamente ad oltre 60 artisti tra esordienti, emergenti, in carriera (anche per la sezione estero) il prestigioso riconoscimento che porta il nome dell’attore Vincenzo Crocitti, noto anche come “IL VINCE” a conferma della continuità del Premio dedicato al caratterista ed attore Crocitti  per il quale nel 2020 si è celebrato il decennale della “nascita in Cielo”.

L’intento di perseguire l’obiettivo delle premiazioni anche in quest’anno così difficile, è stato principalmente quello di continuare a stimolare gli artisti e quanti dediti al mondo del cinema e della cultura per non abbattersi, per non rinunciare a credere nel loro lavoro, per continuare a sognare e come fanciulli credere che un mondo migliore si potrà sempre costruire. I Premi di questa edizione sono stati tutti fortemente voluti soprattutto dall’autore che insieme alla Direzione hanno meticolosamente visionato i curricula di migliaia di artisti e intellettuali nelle varie categorie compresi i candidati del bando flash che ha preceduto le assegnazioni in modalità virtuale.

Un lavoro non facile visto la finalità del Premio, ovvero scegliere chi meritocraticamente poteva esserne il destinatario. E i meritevoli, a ben “scovare” sono come sempre tantissimi; una scoperta continua di persone che studiano, amano l’arte e la cultura, il cinema e la musica, lo sport, il canto, la danza, amano scrivere e creare… Un mondo di lavoratori, veri, si proprio così, veri…  chi alle prime armi, chi già avviato, chi professionalmente realizzato da parecchi lustri; decine, centinaia di lavoratori che spesso non sono valorizzati come si dovrebbe; che lottano giorno per giorno per “sfondare quella porta” ed avere un po’ di spazio, di visibilità e riconoscimento che giustamente meritano ma che tarda ad arrivare o per molti a volte chissà se arriverà. Ed è proprio per tale motivo che in questa edizione così speciale si è intenzionalmente voluto premiarne un gran numero, oltre la usuale programmazione annuale, triplicando le assegnazioni. Tutto per regalare un momento di gioia, strappare un sorriso, un senso di soddisfazione a quanti lo hanno ricevuto. E così è stato.

I ringraziamenti pervenuti con i video-selfie dei singoli premiati parlano da soli; la commozione, la gratitudine e l’entusiasmo, la piacevole sorpresa e la gioia fanno da filo conduttore fra tutti i premiati.

Come non facile e del tutto innovativa è stata la modalità organizzativa delle premiazioni scelta per questa edizione, ovvero quella virtuale, a tutela di tutti e nel rispetto delle norme nazionali vigenti in queste settimane, quindi un’edizione particolare del tutto diversa dalle edizioni precedenti in presenza, svolte in Italia ed anche in Sudamerica, con l’auspicio di poterle riprendere appena la situazione nazionale lo consentirà. In tale prossima occasione tutti i destinatari del riconoscimento 2020 saranno invitati a presenziare all’evento usuale.

Prossimamente sarà divulgata on line la presente Edizione “virtuale” nelle modalità di trasmissioni possibili in via telematica e attraverso la rete ed i canali ufficiali del Premio Vincenzo Crocitti International.

Il Comitato Direttivo sta già lavorando nel merito; nel contempo ringraziando quanti hanno collaborato alla realizzazione di questa VIII edizione, premiati, simpatizzanti, partner storici (Miss Straniera d’Italia), tecnici e anche gli sponsor ufficiali delle passate edizioni fra i principali: Ipertriscount, 2001 Rainbow s.r.l., Rinomata Pasticceria F.lli Silvestrini, MTM car service s.r.l., Nashville), le Location,(in particolare il Green Park Pamphili di Roma), tutti i componenti della Direzione Premio e l’autore danno appuntamento al prossimo evento sulle note della pucciniana “All’alba vincerò” magistralmente eseguita dal tenore Patrick Salati che ha voluto così contribuire da Modena a questo particolare evento virtuale con un suo video canoro ben augurale.

 

https://premiovincenzocrocitti.com/

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