‘Il guardiano delle stelle’: il piccolo principe di oggi di Davide Amante

Ci sono libri che vi intrattengono per il tempo richiesto a leggerli, vi sono libri che raccontano della vostra generazione e della vostra epoca, poi vi sono libri – pochi – che vanno oltre il tempo. Il Guardiano delle Stelle (DMA Books), di Davide Amante è uno di questi.

Una favola straordinaria, semplice e incredibilmente profonda allo stesso tempo, ci guida alla comprensione degli aspetti fondamentali della vita. Il viaggio di una bambina di 10 anni, di nome Anais, verso l’altro lato di un’isola è, in effetti, un viaggio attraverso la vita. Una favola di grande interesse per bambini e forse più ancora per adulti, ma certo per chi sia di maggior interesse, bambini o adulti, è ancora da stabilirsi.”

Davide Amante è un autore con all’attivo 3 romanzi pubblicati, di cui uno di essi, ‘The Wallenberg Dossier’ (‘Punto di fuga Wallenberg‘), su cui si sta producendo un film. Ha scritto sceneggiature in lingua inglese per il cinema.
Ha collaborato con il Politecnico di Milano, su invito del Dipartimento di Architettura, insegnando agli studenti l’interpretazione e la trasposizione dell’opera letteraria negli allestimenti scenici teatrali e cinematografici.

Il Guardiano delle Stelle – Il Viaggio di Anais insieme al Vento è stato pubblicato ai primi del 2019. La favola-romanzo di 75 pagine, con una dozzina di illustrazioni originali a matita, è la storia di una bambina di 10 anni e del suo viaggio verso ‘l’altro lato’ di una piccola isola. L’autore ha scritto originariamente il libro per le sue due figlie piccole nel 2018 ma è diventato subito chiaro che la storia era di una categoria a parte.

La casa editrice si è assicurata il tutto esaurito della prima edizione, in italiano, francese e inglese. Il libro narra la storia della piccola Anais di 10 anni, una bambina che vive in una grande città e si sente sola. Ogni estate la bambina si reca su un’isola per incontrarvi il nonno, il guardiano del faro. Una estate in particolare una burrasca giunge sull’isola e il vento soffia tanto forte che Anais, preoccupata, si volge verso la linea dell’orizzonte.

La bambina scopre che la burrasca è così intensa da rimuovere perfino il colore blu dal cielo, lasciandolo tutto trasparente. Allora, per la prima volta, Anais scopre l’altro lato delle cose e qui comincia il suo viaggio verso l’altro lato dell’isola. Accompagnata dal vento, da un lupo selvatico e dalla sua speciale relazione con la natura, Anais scoprirà la bellezza del mondo e della vita. Il suo viaggio la condurrà a scoprire il significato della vita, delle proprie emozioni e dell’amore.

Il libro è disponibile su Amazon in tre lingue. Esso è adatto per bambini a partire dagli 8 anni di età e per gli adulti. Il libro è inoltre stato selezionato come esempio ideale per la Dialogic Reading.

Antoine de Saint-Exupéry: una vita tra nuvole e scrivania

Antoine de Saint-Exupéry, nasce a Lione il 28 Giugno 1900,da una famiglia aristocratica, ma modesta. Appassionato di aerei, corona il suo sogno d’infanzia di diventare Aviatore. Il pilota, però, coltiva anche un’altra passione, la scrittura:anche in questo campo, Antoine, riscuote i primi successi, con la pubblicazione del racconto, L’Aviateur  sulla rivista <<Le Navire d’argent>> e la stesura del romanzo Courrier Sud. La vita di Antoine de Saint-Exupéry è un continuo librarsi tra le nuvole e un posarsi per di scrivere; Umberto Eco infatti, diceva giustamente a proposito dello scrittore francese: “E’ incerto se Saint-Exupéry, volasse per scrivere o scrivesse per volare“.

Nella seconda metà degli anni venti, Saint-Exupèry, infatti, diventa prima il responsabile dell’Aéroposta, lungo la rotta Tolosa-Dakar e poi, direttore aéreopostale a Buenos Aires. Questa esperienza, ispira due produzioni letterarie: Vol de Nuit e Terre de Hommes (1939), dove si riflette, sul rapporto indissolubile, che si crea tra l’uomo e la macchina-in questo caso l’aereo-che volano insieme a migliaia di chilometri da terra, mentre il tempo scorre, scandito dal rombo dei motori. Durante il periodo della seconda guerra mondiale, Antoine de Saint-Exupéry parte per prestare il suo servizio militare. Questi anni, sono la culla di altri famosissimi scritti: Pilote de guerre (1942) e Lettre à un otage (1944.)

Il 31 Luglio del 1944, il comandante de Saint-Exupéry, scompare in volo senza lasciare traccia, durante una missione di ricognizione aerea: quel giorno non viene registrato, alcuno scontro aereo, né ci sono state rivendicazioni da parte dell’aviazione nemica. La sua sparizione misteriosa e il mancato ritrovamento dell’areo, contribuiscono a creare da subito, il mito del poeta-aviatore, che tutto il mondo aveva conosciuto, appena un anno prima, come autore del romanzo Il piccolo principe.

Antoine de Saint-Exupéry, personaggio poliedrico e desideroso di conoscenza, guadagna un posto importante nella storia, non soltanto per il suo spirito temerario d’aviatore, ma soprattutto per il suo animo da poeta, sebbene dimostri di non esserlo di professione: egli è un umanista, perché descrive i legami che si creano tra gli uomini, i quali, in un mondo oscurato dalla guerra, rappresentano l’unica possibilità di verità e di riscatto. Le sue opere sono l’esaltazione del senso del dovere, dell’amore per la vita, ma anche la capacità di affrontare la morte. Quella di  de Saint-Exupéry è una letteratura di eroismo, di sublimazione dell’amicizia e della fratellanza. E sono questi i temi illustrati in una delle suoi scritti più celebri. Le Petit Prince (Il Piccolo Principe).

Antoine de Saint-Exupéry e Il piccolo principe

Il romanzo, uscito per la prima volta, nel 1943 a New York, ha consolidato sempre di più il successo di Antoine de Saint-Exupéry, ed è stato tradotto in 250 lingue, diventando uno dei libri più letti al mondo. L’opera è dedicata a Léon Werth, il migliore amico dell’autore, uno scrittore ebreo francese, perseguitato dai nazisti, costretto a nascondersi per sopravvivere e pertanto bisognoso di affetto e conforto.

Il piccolo principe è una sorta di autobiografia in quanto racconta un’esperienza realmente accaduta: Saint-Exupéry, durante una delle sue missioni, per una avaria del motore, fu costretto ad atterrare nel deserto, dove trascorse la notte, in attesa dei soccorsi.

Il Piccolo Principe è una favola moderna, scritta per i bambini, ma soprattutto per gli adulti che lo sono stati. Mentre le pagine scorrono, il piccolo principe, il protagonista della storia, entra in contatto con altri esseri umani, si confronta con loro, cresce e fa esperienza, e noi con lui. Da questo punto di vista, il romanzo è sicuramente didascalico: l’autore afferma “l’essenziale è invisibile, agli occhi, si vede bene solo con il cuore”, insegnandoci a guardare le cose, con un occhio più profondo, con il cuore, grazie al quale possiamo discernere l’estraneo dall’essenziale”.

Queste premesse, non fanno altro, che avvalorare un’altra celebre citazione di Antoine de Saint-Exupéry:“Sembrerò morto, ma non sarà vero”. Antoine de Saint-Exupery vive, ogni volta che si sfogliano le pagine del Piccolo Principe,
che non è considerato un capolavoro da tutti, anzi a molti sembra un libro delirante di un uomo che nel deserto ha preso troppi colpi di sole, ma contiene delle perle di saggezza pseudo-metafisiche, incastonate in un testo un po’ sconclusionato, che ormai sono entrate in nostro possesso, nella vita di tutti i giorni. Dal punto di vista strettamente stilistico e narrativo, Il piccolo principe non è molto degno di nota.

 

 

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