Vincenzo Cali’ si classifica secondo a ‘Impavidarte’, biennale della cultura di Nicosia

Il 14 e 15 giugno scorsi presso il Cine Teatro Cannata di Nicosia (Enna), è andata in scena la cerimonia di premiazione del concorso artistico letterario IMPAVIDARTE, la biennale della cultura 2018-2019, giunto quest’anno alla sua seconda edizione, registrando un grande successo con la partecipazione di 881 opere provenienti da tutta Italia.

L’evento è stato impreziosito dalla presenza in giuria d Magdi Cristiano Allam, noto giornalista da sempre in prima linea contro le mistificazioni sul Corano, che ha presieduto il corpo dei giurati formato da 120 elementi.
La famiglia Calò, l’associazione culturale TeleNicosia, l’Istituto di Ricerche Sociologiche e di Studi per l’Alta Formazione (I.R.S.S.A.F) e il Rotaract club di Nicosia hanno bandito questa manifestazione che ha visto protagonisti tutte le declinazioni dell’arte: dai romanzi ai racconti, dalle poesie, edite ed inedite, alle fotografie, passando per i dipinti e cortometraggi.

La sezione 10, dedicata alla poesia edita, ha visto il piazzamento sul secondo gradino del podio del poeta milazzese Vincenzo Calì, che con la sua ecfrasi “MediterrAnima-Calì racconta Chinnici” (Kimerik, 2018), omaggia senza retorica e sentimentalismi la Sicilia. Il libro si è inoltre aggiudicato anche una “Menzione Speciale”, il “Premio Comitato di Lettura”, e il “Premio IRSSAF” dell’Università di Nicosia.

Prosegue dunque il successo in termini di riconoscimento culturale di “MediterrAnima”, un libro sui generis, che tratta il tema del rapporto tra pittura e poesia, attraverso la messa in versi dei dipinti di Lorenzo Chinnici. Le poesie di Calì irradiano le immagini attraverso parole vive, essenziali che ci portano indietro nel tempo, in una terra misteriosa e affascinante, produttrice di colori, odori e suoni unici che nel libro di Calì acquistano nuova linfa, rigenerandosi, lasciando che il lettore assapori un pizzico di un passato che magari non ha mai vissuto.

Una silloge di grande valore culturale dunque, perché racconta della nostra storia, descrivendola per quello che è stata, e al contempo entra nell’intimo dell’essere umano, convogliando le sue emozioni e sensibilità nelle atmosfere senza tempo che avvolgono la terra sicula, per una poesia, che, come è contenuto nella motivazione del premio, rivela l’anima del Mediterraneo.

Il premio è stato inoltre patrocinato dall’Università degli Studi di Roma UNITELMA Sapienza, dalla Confcommercio Provinciale, e dai comuni di Nicosia e Cerami.

VII Premio A.S.A.S. di Messina: “MediterrAnima” di Vincenzo Calì vince la sezione ‘Silloge poesia edita’

Si è svolta ieri, presso l’aula magna dell’università degli studi di Messina, la VII edizione del premio A.S.A.S., inaugurata dal seminario: La figura femminile nell’arte di Antonello da Messina e nella poetica messinese. Il premio, articolato in nove sezioni, quest’anno ha visto partecipe anche il poeta milazzese Vincenzo Calì, autore dell’ecfrasi MediterrAnima-Calì racconta Chinnici, originale raccolta poetica che riflette sulla Sicilia di un tempo, sui suoi lavoratori ed i loro stati d’animo.

MediterrAnima si è aggiudicata il primo premio della sezione B1 Silloge poesia edita con la seguente motivazione, addotta dalla presidente di giuria, Lucrezia Lorenzini:

L’autore coglie gli elementi genetici del divenire di una raccolta poetica, accompagnata dalla pittura di Chinnici. Le liriche di Calì assumono il ruolo di trasposizione pittorica, i cui versi sono i colori, e la lirica trasferisce toni pittorici in valori poetici nel rapporto tra la reazione emotiva dei dipinti e la trasposizione nel linguaggio lirico.

L’opera di Calì ha dunque riportato all’attenzione la riflessione sul rapporto tra arti figurative e letteratura, intorno al quale sono proliferati nei secoli numerosi testi e saggi di artisti e scrittori, raccontando in versi un mondo lontano ma presente ed immediato davanti ai nostri occhi.

 

L’Associazione

L’Associazione siciliana arte e scienza nasce a Messina il 10 gennaio 2011 per sostenere e unire gli artisti e i poeti lasciati, i più deboli, indifesi da gruppi ed istituzioni servitori dell’attuale marasma vigente nel mondo contemporaneo.

L’Arte Pura e la Vera Poesia non nascono ai fini commerciali, ma è pur vero che un artista si debba sostenere. Molti hanno nei decenni discusso questa notevole problematica, ma i politici nazionali non hanno mai fatto nulla per debellare il mercinomio artistico-culturale e porgersi in aiuto di questa parte di popolazione sensibile che ama sinceramente l’Arte; anzi, quasi tutti i Comuni sfruttano le esigenze degli artisti per farsi pagare l’uso di edifici pubblici per Mostre d’Arte e Presentazioni culturali.

L’A.S.A.S. è aperta a tutti i linguaggi artistici, quali l’arte visiva (pittura; scultura; cinema; design ambientale, grafico e oggettuale; fotografia…), l’arte letteraria (poesia, filosofia, scienza, storia, novellistica…) l’arte sonora (musica classica, lirica, popolare; canto; danza…) e tutte le forme d’arte che si possono associare.
Lo scopo fondamentale dell’A.S.A.S. è quello di sostenere l’arte come concetto e come attività culturale, e lavorare per far incontrare in una unione simbiotica l’arte e la scienza, per aiutare a ordinare nella chiarezza le condizioni culturali di tutti e di ognuno, affinché gli artisti che lo desiderino possano raffinare sempre più gli strumenti della loro creatività.

 

Le altre sezioni 

SEZ A Silloge Poesia inedita

SEZ B2 Silloge narrativa edita

SEZ B3 Silloge romanzo edito

SEZ C1 Poesia in siciliano

SEZ. C2 Poesia in dialetto nazionale

SEZ C3 Poesia in italiano

SEZ E Racconto inedito

SEZ D Poesia studenti

 

Fonte: Sito A.S.A.S.

‘Mediterranima’: la pittura del maestro Chinnici raccontata nei versi del poeta Vincenzo Calì

Chi ama la pittura calda ed avvolgente che racconta di un tempo che fu e che profuma di nostalgia accompagnata dalle poesie di un autore siciliano che tocca le corde dell’animo umano e le mette nero su bianco. Si tratta di un importante artista siciliano che risponde al nome di Lorenzo Chinnici e del poeta milazzese Vincenzo Calì, autore delle raccolte poetiche Vincikalos e Intro.

Mediterranima, edito quest’anno da Kimerik, è un viaggio conoscitivo nel cuore della Sicilia e della sua gente, un connubio tra pittura e scrittura, uno scrigno che racchiude odori, colori, sapori e stati d’animo pronti ad offrirsi al lettore che ha voglia immergersi in un mondo incantato e nell’universo emotivo del poeta.

Come recita la prefazione al libro: “La pittura è una poesia che si vede e non si sente, e la poesia è una pittura che si sente e non si vede”. “La pittura è una poesia muta, e la poesia è una pittura cieca”, come sosteneva Leonardo da Vinci, nel suo Trattato della pittura, e mai queste parole risultano tanto opportune per il libro scritto dal poeta siciliano Vincenzo Calì dal suggestivo titolo “Mediterranima”, che richiama la sua terra, comune all’artista Lorenzo Chinnici (intervistato dal poeta stesso), il quale ritrae paesaggi assolati e fulgenti e figure di lavoratori che ricordano il suo passato. Si tratta di un libro che racconta in versi l’essenza delle opere del maestro Chinnici: la sicilianità, la fatica, l’inquietudine, la forza, l’amore, il ritrarsi in se stesso, la paura di mostrarsi. 

L’autore di Mediterranima, Vincenzo Cali’

Le opere abbinate alle poesie sono raggruppate per tema e stile e precedute da brevi introduzioni a questo iter visivo ed intellettivo che ha il merito di far conoscere una Sicilia diversa e moti dell’animo, pensieri, sensazioni, che spesso ignoriamo. I versi essenziali e caricati di significato di Calì, le sue parole piene di senso, si amalgamano perfettamente con il proporzionato pittorico di Chinnici per merito dell’abilità del poeta di scrivere liriche adattandole alla cifra artistica e al pensiero di Chinnici, i quali, attraverso la sensibilità e l’acutezza dell’autore di Mediterranima, sembrano svelarsi chiaramente.

Vincenzo Calì mostra come parte tutto dall’individuo, dai suoi pensieri, visioni, idee, convinzioni, e come questi facciano parte in un certo senso anche della natura, come l’interiorità influenzi la visione che abbiamo di tutti gli esseri viventi e come facciamo nostri i colori della natura in virtù del nostro innato desiderio di immenso:

Blu di mare, blu d’amare,
di metilene abbaglia il cuore.
Blu ha chiarore,
d’alba incanta con candore.
Di profondo effonde il mare,
blu d’immenso è il mio colore.
L’infinito ha già parole,
blu di denso, ho nel cuore.

La descrizione del paesaggio siculo e del lavoro, della fatica della gente per portare ogni giorno a casa il pane passa, dal punto di vista metrico, attraverso versi liberi, rime incrociate, epifonemi, sineddoche, metafore, anafore. Senza cadere nella ridondanza e nella retorica, Calì narra la propria terra come luogo di travaglio da cui non ci si può distaccare:

Le vite affogate,
fatiche segnate,
i volti scavati dall’ore dell’alba,
da padri ai figli mestieri obbligati,
nei sogni negati,
intrise le menti ai riti soventi,
ignari a doveri legati da eventi,
ormai arresi perdenti,
il cuore alla gola, che radica in testa.
Mia terra non passa,
ma resta..

L’attaccamento alle proprie radici, la nostalgia, l’orgoglio per un mondo che va scomparendo: c’è sicuramente tutto questo nel libro di Vincenzo Calì, ma dalle sue parole, emerge qualcosa di profondamente sociologico e attuale: mentre il mondo globalizzato, la città industrializzata, annichiliscono i sentimenti e una certa purezza insita nell’uomo, svilendo lo scambio culturale, il folklore, la tradizione. La città globale appare variopinta ma è occultata da un mantello di finto, spietato e cinico umanitarismo che invece è l’essenza dell’universo contadino e dei lavoratori umili. Preserviamo questo mondo e partiamo da quel mondo che rispetta l’ambiente, dove il lavoro non è considerato merce e dove vi è una sana e vera cooperazione.

Un libro che consigliamo caldamente a tutti gli amanti della poesia, ma soprattutto ai siciliani che vogliono riscoprire loro stessi e la loro terra. Di seguito il link per acquistare il libro: Mediterranima

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