Premio Nazionale Federico del Prete. Al via la terza edizione

Torna l’annuale appuntamento con il Premio Nazionale Federico Del Prete, ormai alla sua terza edizione. Il premio ideato, fondato e presieduto da Gennaro Del Prete (Figlio di Federico) che presiede anche l’Associazione Memoriae che lo promuove, torna con un’edizione resa ancor più significativa, poiché presentata nella Città Natale di Federico Del Prete, Frattamaggiore in Provincia di Napoli.

L’iniziativa prevista per l’edizione 2023 del Premio – promosso come detto dall’Associazione Memoriae, quest’anno con il patrocinio morale del Ministero della Cultura, Consorzio Agrorinasce, dell’ Associazione Ancri, dell’ Associazione insieme per Federico Del Prete, si svolgeranno nel giorno di sabato 18 Febbraio 2023 presso il Teatro De Rosa nel Comune di Frattamaggiore alle ore 10.00. Un giorno per trasformare la memoria di Federico Del Prete, in una rinnovata occasione di approfondimento e di riflessione, grazie al contributo di ospiti, testimoni e premiati. Saranno in particolare, i Magistrati Antonello Ardituro, Raffaello Magi, Tullio Morello i protagonisti di questa
edizione, insieme agli Storici Partenopei Isaia Sales e Gigi di Fiore, la Scrittrice Angela Iantosca, il Vice Prefetto di Caserta Biagio Del Prete, il Regista Emanuele Palamara, l’Associazione Ancri. La giornata sarà impreziosita dai saluti del sindaco di Frattamagiore Marco Antonio Del Prete, Giovanni Allucci amministratore delegato del Consorzio Agrorinasce e del Prefetto di Napoli Claudio Palomba, dagli
interventi di Vincenzo Del Prete (Figlio di Federico e Presidente Associazione insieme per Federico) e Daniele Barbato. Presenti illustri relatori quali Paolo Miggiano ( autore del libro a testa alta Federico Del Prete- una storia di Resistenza alla Camorra) e il magistrato Aldo
Ceniccola.

La Cerimonia sarà anticipata alle ore 09.00 da un momento di preghiera con i più stretti familiari presso il Cimitero di Frattamaggiore. La mattinata si concluderà con un confronto-dibattito delle studentesse e degli studenti con gli ospiti del Premio, sui temi della legalità e cittadinanza attiva

Concorso letterario “Racconti campani 2022” – Historica edizioni

La casa editrice indipendente Historica edizioni (www.historicaedizioni.com) in collaborazione con il sito Cultora (www.cultora.it)  indice il concorso letterario “Racconti campani 2022”. La partecipazione al concorso è gratuita ed è rivolta a tutte le persone, italiane o straniere, nate, residenti o domiciliate nella regione Campania.

L’oggetto del concorso riguarda esclusivamente la sezione narrativa. Gli autori intenzionati a partecipare al concorso dovranno inviare racconti inediti e redatti in lingua italiana. Possono partecipare al medesimo testi già premiati in altri concorsi, purché sempre inediti e redatti in lingua italiana.

Gli elaborati dovranno essere inoltrati entro e non oltre il 15 febbraio p.v. in formato word con nome, cognome, numero di telefono e nome del concorso al seguente indirizzo email: racconticampani@gmail.com .

I racconti vincitori saranno pubblicati da Historica edizioni in un libro che sarà disponibile nelle librerie campane (con distribuzione Libro.co), sul sito di Historica, nelle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore, e sui principali book-stores online.

Di seguito, il bando completo del concorso (visitabile anche all’indirizzo: http://www.historicaedizioni.com/concorso-letterario-racconti-campani-2022/ )

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Concorso letterario Racconti campani 2022

Historica edizioni (www.historicaedizioni.com) in collaborazione con il sito Cultora (www.cultora.it) indice il concorso letterario “Racconti campani 2022”.

UNICA SEZIONE: NARRATIVA – Si accettano racconti a tema libero che non superino le 10.000 battute spazi inclusi. Sono ammesse eccezioni se gli elaborati superano di poco il limite prefisso. Ogni autore può inviare al massimo un racconto.

TESTI – I testi devono essere in lingua italiana e inediti. Possono partecipare autori italiani e stranieri. Possono partecipare testi già premiati in altri concorsi.

COME INVIARE I RACCONTI – I concorrenti devono inviare il racconto in formato word, con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e nome del Concorso, al seguente indirizzo mail: racconticampani@gmail.com

CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE – La partecipazione è gratuita e aperta a tutte le persone nate, residenti o domiciliate nella regione Campania.

TERMINI DI INVIO – Inviare gli elaborati via mail entro e non oltre il 15 febbraio 2022.

DESIGNAZIONE DEI VINCITORI – Agli autori selezionati verrà inviata una mail con il responso.

PREMI – I racconti vincitori verranno pubblicati da Historica edizioni in un libro che sarà in vendita nelle librerie campane (con distribuzione Libro.co), sul sito di Historica, alle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore e sui principali book-stores online.

DIRITTI D’AUTORE – I diritti dei racconti rimangono di proprietà dei singoli Autori.

INFORMAZIONI – Per informazioni scrivere a:  racconticampani@gmail.com

 

 

Giulio Paolini alla mostra Panorama-Procida con l’opera ‘Il cielo e dintorni’

La galleria Artiaco di Napoli è lieta di annunciare Giulio Paolini con l’opera Il cielo e dintorni, 1988 a PANORAMA | Procida, mostra diffusa sull’isola di Procida (Napoli) da giovedì 2 a domenica 5 settembre 2021, a cura di Vincenzo de Bellis, direttore associato e curatore per le arti visive del Walker Art Center di Minneapolis.

PANORAMA | Procida è il primo di una serie di appuntamenti espositivi che, sempre con il titolo di PANORAMA, ITALICS dedicherà con cadenza periodica al racconto di alcune tra le località più affascinanti del paesaggio italiano, proseguendo offline lo straordinario viaggio iniziato a ottobre 2020 tra le pagine web della piattaforma Italics.art.

PANORAMA | Procida è un itinerario alla scoperta della bellezza potente dell’isola, in cui arte e natura disegnano un nuovo paesaggio che include la dimensione dell’esperienza. Un happening condiviso che coinvolge l’intero territorio e la sua cittadinanza, costruito in dialogo con Agostino Riitano, direttore di Procida Capitale Italiana della Cultura 2022.

La mostra si compone di oltre cinquanta opere tra scultura, pittura, video, performance e installazioni provenienti da contesti storici e produttivi diversi tra loro. Il percorso si sviluppa lungo venti siti espositivi diffusi sull’isola, tra architetture pubbliche e private, chiese, palazzi storici e aree popolari, trovando il suo centro catalizzatore nella zona dell’antico borgo fortificato di Terra Murata, dominato da Palazzo d’Avalos (1563) un tempo cittadella carceraria.

Disseminando il progetto sul territorio, PANORAMA presenta le sue opere ma presenta anche le case, le chiese, le strade, le terrazze, le piazze e i cittadini stessi di Procida.

Con PANORAMA, ITALICS rinnova il proprio impegno nella promozione della bellezza del Paese nella sua profonda complessità, attraverso lo sguardo dei galleristi italiani.
PANORAMA | Procida è realizzata grazie a Intesa Sanpaolo, Partner del progetto, e a Tod’s che con questo impegno rinnova il proprio supporto alla giovane creatività contemporanea.

Realizzata con il sostegno della Regione Campania, della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre e in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, con il patrocinio del Comune di Procida e “Verso Procida 2022”.

Universiadi 2019: l’emozionante spettacolo allo stadio San Paolo di Napoli

Le Universiadi 2019 sono finalmente iniziate. Grande emozione ieri allo stadio San Paolo di Napoli per la cerimonia d’apertura. A mettere la firma di questo emozionante show è l’italiano Marc Balich, già curatore di numerose cerimonie olimpiche e ideatore dell’Albero della vita dell’EXPO.

Le Universiadi, organizzate dalla FISU (Federazione Internazionale Sport Universitari) sono una competizione mondiale, seconda solo alle olimpiadi estive. Dopo l’edizione del 1959 a Torino, le Universiadi estive approdano in Campania. Un grande orgoglio per tutta la regione che metterà a disposizione i suoi 70 impianti per le competizioni sportive tra Avellino, Benevento, Napoli, Caserta e Salerno.

Una notte da ricordare, dunque, per i tremila spettatori sugli spalti e per il pubblico da casa che ha potuto assistere alla cerimonia in Tv. Il terreno di gioco dello stadio si trasforma nel Golfo di Napoli: una grande U campeggia sotto la curva, è l’abbraccio che Napoli e tutta la Campania vuole regalare agli sportivi. Non poteva mancare il simbolo della città partenopea, il Vesuvio che si staglia sulla curva opposta. Uno spettacolare gioco di luci accompagna l’ingresso della sirena Partenope con uno strascico di 60 metri: a vestirne i panni l’Apneista Maria Felicia Carraturo.

“Do il benvenuto in questo bellissimo stadio e nella città dei mille colori, dello Sport, dei giovani, della pace, dell’accoglienza nella città dell’amore. IL mio augurio e quello di tutti i napoletani è che possiate trascorrere giorni di forti emozioni. Ciao guagliò”. Con queste parole il sindaco di Napoli Luigi de Magistris saluta gli atleti.

La festa può cominciare: inizia la sfilata delle 108 delegazioni che parteciperanno all’evento sportivo. Apre la parata l’Albania e chiude il paese ospitante, l’Italia con 303 atleti, accompagnati dalla portabandiera Ilaria Cusinato.

Il sorriso e la giovialità partenopea sono stati l’ingrediente dello show. E si sa, il sorriso è contagioso. Non sono mancanti, infatti, momenti divertenti durante la sfilata: l’ingresso dell’argentina con la maglia numero dieci si è trasformata in un festoso omaggio alla mano de dios, Diego Armando Maradona, la leggenda calcistica napoletana e mondiale. Gli atleti brasiliani in veste di cuochi hanno sfoggiato un bellissimo grembiule con scritto “grazie Napoli per l’accoglienza, per la cultura e per la pizza”.Infine gli atleti uruguaiani che, hanno sfilato con lo striscione “Grazie Napoli, Uruguay ti ama”.

Ottomila sono gli atleti che si sfideranno in 18 discipline: Atletica, Pallacanestro, Pallavolo, Pallanuoto, Ginnastica ritmica ed artistica, Tiro con l’arco, tiro a segno, Tuffi, Scherma, Calcio, Judo, Rugby a sette, Vela, Nuoto, Tennis, Tennis da tavolo e Taekwondo.
Ad accompagnare gli atleti le voci di artisti campani dal rapper Livio Coli, Carmen Pierri ad Anastasio.

Malika Ayane canta L’italiano. Fa il suo ingresso Bebe Vio, la campionessa paralimpica multimedagliata con il Tricolore. Vengono aissate il tricolore e la bandiera della FISU. La cerimonia entra nel vivo con gli omaggi a Totò, De Filippo, alla maschera di Pulcinella. Un’imperdibile occasione per far conoscere la storia e le tradizioni napoletane e campane in tutto il mondo. Alla Kermesse hanno partecipato diverse autorità: il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, il Presidente della Camera Roberto Fico, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio di Ministri Giancarlo Giorgetti, il Presidente del Coni Giovanni Malagò e il Presidente della FISU Oleg Matytsin.

Una grande festa ma anche un’importante opportunità per ricordare temi importanti come l’immigrazione. Napoli risponde con un messaggio di aggregazione: i cartelli con i nomi degli stati partecipanti vengono condotti da giovani ragazzi migranti, affinché la tavolazza dei colori del mondo sia sempre più ricca e più bella. Non bisogna dimenticare la legalità: ad assistere allo spettacolo la piccola Noemi, la bimba di quattro anni ferita nell’agguato di camorra lo scorso Maggio. La piccola è la vera mascotte delle Universiadi, simbolo di quella Napoli che nonostante le difficoltà trova sempre la forza di rialzarsi. “L’Universiadi passerà, i nostri giovani rimarranno e lo sport li aiuterà a riconoscere i valori” dice il presidente della regione Vincenzo De Luca.

Il momento più atteso è stato l’accensione del braciere olimpico: i primi due tedofori, i due fratelli Diego e Marco Maddaloni, passano la torcia prima a Carlotta Ferlito e poi Alex Meret. L’accensione del braciere è una sorpresa per tutti gli spettatori: la teda accede un pallone, che Lorenzo Insigne, con la maglia della nazionale numero 10, calcia nel cratere del Vesuvio. Così iniziano ufficialmente a Napoli le Universiadi Estive 2019.

L’evento si è concluso con una suggestiva performance del tenore Andrea Bocelli che termina lo show con la canzone Nessun dorma dalla Turandot. Tutti ci auguriamo che gli atleti si possano aggiudicare tante medaglie gioendo per i meritati successi ma soprattutto che a vincere sia l’Umanità, il rispetto, l’amore e lo sport e conferendo alla Campania e ai napoletani una grande possibilità per essere valorizzata e farsi apprezzare in tutto il mondo.

“Biblioteche Pubbliche in Terra di Lavoro: status, difficoltà e prospettive”: il meeting di Aversa

“Le Biblioteche sono un servizio pubblico?”. Con questa provocazione ha esordito la Dottoressa Maria Rosaria Califano, presidente AIB, (Associazione Italiana Biblioteche), Sezione Campania, durante il meeting “Biblioteche Pubbliche in Terra di Lavoro: status, difficoltà e prospettive”, tenutosi ad Aversa il 25 maggio scorso. L’evento, patrocinato dal Consiglio Generale della Campania e coadiuvato dalle Associazioni Arte Donna, Libruria Felix, Piazza del sapere-Terra di Lavoro e Pianeta Sapere, ha interessato tutte le Biblioteche presenti sul territorio regionale.

“Se è vero che sono un servizio pubblico, bisogna essere in grado di fornirlo e come professionisti dell’informazione, offrire ambienti attrattivi, personale qualificato e risorse all’avanguardia capaci di attirare pubblici di tutte l’età”, ha proseguito la Dottoressa.

Con l’avvento della tecnologia, ormai tutto è a portata di click, in maniera immediata e veloce e per alcuni le Biblioteche possono apparire luoghi desueti. Per fortuna resiste ancora una maggioranza di persone che le considerano un valido supporto al digitale. In un mondo in cui viaggiano miriadi di informazioni, che spesso si rivelano fake news, il concetto di informazione è distorto, non esiste un garante di veridicità.

In questo sistema complicato si incastra la figura professionale del bibliotecario, il quale non è un semplice dipendente ma un mediatore culturale, con delle proprie capacità professionali. Ed ecco che emerge il grande paradosso_ purtroppo sono pochi i bibliotecari qualificati e con una preparazione accademica adeguata. Tale mancanza è una condizione comune a tutte le biblioteche presenti al summit.

L’altro grande deficit è rappresentato dalla mancanza di spazi:non basta avere una stanza con degli scaffali e dei libri per parlare di biblioteche. La biblioteca deve essere strutturata in maniera precisa e disposta in un certo modo: dalla sale, alle stanze di lettura agli spazi ricreativi. Molte delle biblioteche campane non dispongono di strutture adeguate: esse infatti sono spesso relegate negli uffici del municipio oppure in spazi stantii, per non parlare della mancanza di connessione, di una rete wifi, che limita l’interattività della biblioteca. Senza una rete internet è impossibile costituire cataloghi digitali, ed di conseguenza il lettore è costretto a recarsi di persona per conoscere la disponibilità dei volumi. Un’altra carenza è l’insufficienza di personale che si occupi dei servizi digitali: ebook, riviste o documenti on line, relegando la biblioteca ad un luogo vecchio e poco aggiornato.

La biblioteca oltre ad essere luogo di studio, di ricerca deve essere soprattutto in grado di fare rete: un luogo ricettivo per tutti: dai bambini, agli adulti fino agli studiosi. Un centro sociale e di condivisione.

L’immagine delle biblioteche come luoghi “incantati” o il rifugio dei”topi di biblioteca” deve essere ridimensionata ai nostri giorni. C’è bisogno di strutture smart, all’avanguardia, postazioni multimediali, di calamite attrattive che possano coinvolgere il pubblico. Organizzare incontri con scrittori, fumettisti, artisti di ogni genere, ospitare eventi culturali, creare ad esempio degli spazi multimediali dove poter ascoltare della musica. Allargare le frontiere insomma, perché la cultura non è soltanto tra le pagine dei libri. Sono proprio queste le prospettive su cui le biblioteche pubbliche campane puntano per il futuro.

Le biblioteche, in Campania fatturano l’1% all’anno. Il dato è molto allarmante e sintomatico che c’è qualcosa che non funziona. Se è vero che vi sono progetti in cantiere, questi devono essere supportati da adeguati investimenti e finanziamenti, altrimenti non si può né formare un personale qualificato, né mantenere una struttura bibliotecaria attiva.

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