‘Ballata triste a due voci’. Il drammatico romanzo di Dina Ravaglia

Ballata triste a due voci di Dina Ravaglia è un romanzo narrato da due prospettive, a volte emozionalmente antitetiche: quelle di Giada e di Theo, lei ventisettenne maestra elementare e lui diciannovenne aspirante musicista rock. Giada si racconta con voce sommessa, perché non ha mai avuto molta stima di sé, e anche la narrazione del suo dolore è ovattata, quasi impercettibile; Theo è più presente, la vita lo ha indurito presto, e la narrazione della sua sofferenza è prorompente, è quasi urlata, sebbene con il garbo che lo caratterizza. Sono due protagonisti intensi e tragicamente complessi, che non dovrebbero mai incontrarsi tanto sono diversi, come differenti sono anche le strade che percorrono; il destino, però, si sa, ama giocare e un giorno li mette uno di fronte all’altra: da subito esposti come fossero nudi, con le loro anime traboccanti da non riuscire ad essere contenute nell’involucro corporeo.

Giada lotta ogni giorno per sentirsi all’altezza, per non soccombere alle sue fragilità e alla solitudine dei suoi giorni; Theo ha visto morire sua madre di overdose tre anni prima, il padre si è rifatto una vita all’estero e lui è l’unico a prendersi cura di Oscar, il suo fratellino di dieci anni più piccolo. Alla fine, comunque, non importa la differenza d’età, non conta il divario che esiste tra le loro esperienze di vita: Giada e Theo si incontrano e stabiliscono un contatto intimo, non sapendo cosa l’esistenza stia per riservare a entrambi.

«La vita semplicemente accade, e a noi non resta altro da fare che assecondarla. La vita, a volte, si calma da sola».

Dina Ravaglia presenta un romanzo pieno di passione e di dolore, viscerale e autentico, sporco e allo stesso tempo puro; la preziosa costante della musica rock, poi, è un valore aggiunto, e accompagna lo smarrimento e il tormento di questi due ragazzi che lottano per trovarsi, per non perdersi. L’autrice tratta temi molto delicati come la depressione, la dipendenza da droghe, la violenza fisica, l’abbandono genitoriale; non utilizza filtri, non si censura, non si nasconde dietro falsi moralismi: la vita è anche fatta di questa materia fangosa, da cui è difficile uscirne ma non impossibile. Giada e Theo, come noi, cadono, e a volte fanno fatica a rialzarsi; insieme, però, nel loro disperato bisogno reciproco, trovano un modo di risollevarsi dalle loro miserie, dimostrando l’importanza dell’amore e dell’accettazione dell’altro nelle sue luci e nelle sue ombre – «L’unica cosa che puoi fare, quando sei nel pozzo, è allungare le mani e lasciare che ti tirino su».

 

SINOSSI DELL’OPERA. È la storia dell’incontro inatteso di due mondi deserti, quello del diciannovenne Theo, chitarrista rock, e di Giada, la ventisettenne maestra elementare di suo fratello. Un incontro che produce scintille e mostra come l’incendio che divampa, anziché distruggere, finisce per creare. Perché le cose insolite non necessariamente sono destinate a fallire, e a volte le strade tortuose ci portano a destinazione. Narrato in prima persona, in un duetto di voci e punti di vista, il romanzo esplora le parti buie e intime dei due protagonisti, affrontando anche il tema della depressione conseguente le drammatiche vicissitudini della vita di Theo, quali la morte della madre e un’accusa infondata ma infamante che gli costerà molto cara, in termini di violenza e separazione. Ma il romanzo affronta anche la zona luminosissima dell’amore: quello innato per la musica, quello incondizionato per un fratello e quello dolce e passionale tra i due protagonisti. In un finale avvolgente come un abbraccio, liberatorio come le lacrime.

 

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Dina Ravaglia è nata a Parma e vive a Brescello. Architetto, tre figli, per lei scrivere è importante da sempre. Ha pubblicato numerosi libri, con cui ha vinto anche premi prestigiosi: “La curva del cielo”, racconto inserito nell’antologia Matrimoni (Effequ Edizioni, 2008), “La luna sporca” (Edizioni Ponte Gobbo di Bobbio, 2008), romanzo vincitore del premio al concorso Città di Bobbio 2008 e del 2° premio al concorso per narrativa edita “Livio Paoli” San Mauro 2009 a Signa, Firenze. Seguono “La mano di legno” (Edimond Edizioni, 2011), romanzo vincitore del 2° premio Città di Castello 2010 e arrivato tra i quattro finalisti del Premio Città di Forlì 2010, “L’isola degli internati” (ebook Io Scrittore, 2013; cartaceo self-publishing, 2020), romanzo finalista al torneo letterario Io Scrittore 2012, “Uno” (Nicola Calabria Editore, 2014), “Il cuore opposto” (Gilgamesh Edizioni, 2017), romanzo vincitore del 1° premio narrativa concorso Andrea Torresano, e “Cattiva stella” (Nuova Santelli Edizioni, 2018).

 

 

Contatti

https://www.instagram.com/dinaravaglia/?hl=it

https://it-it.facebook.com/dina.ravaglia

www.gliscrittoridellaportaaccanto.com

 

Link di vendita online

https://www.amazon.it/Ballata-triste-due-voci-scrittori/dp/B09VWSDM2J/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=

 

“Prima di tutto” di Domenico Mucedola: un romanzo di solidarietà in un teatro di guerra di ideologie e religioni

Prima di tutto”, edito da Capponi Editore, è il nuovo romanzo con cui lo scrittore Domenico Mucedola è tornato in libreria.

Classe 1962. Nato a Milano, Mucedola ha compiuto studi classici e giuridici. Nutre la passione per la scrittura fin dai tempi dell’università e alterna questa attività con quella di imprenditore nell’azienda di famiglia. Ha scritto sempre a cavallo tra la sua città e i viaggi di vacanza e lavoro. È membro del Rotary Club e si dedica ad attività di volontariato. È membro, inoltre, della giuria del premio letterario Schignano CO “Racconti in valle” al quinto anno. Nel corso della sua attività ha pubblicato: Una ragazza delle nostre – Racconti (Lalli editore), La linea del mulo – Romanzo (Il filo), Operazione Alba Iulia – Romanzo (Lupetti editore), Chiaroscuri di Sandra Williams – Romanzo (Amazon).

Prima di tutto: sinossi

“Prima di tutto”

Il romanzo “Prima di tutto” è uscito nel 2022 per la collana Narrativa.

«Mi vengono i brividi ogni volta che te la canto.»
Lei alza le sopracciglia leggendo il menu del giorno
nel ristorante ancora semideserto.
«Se tu dall’altipiano guardi il mare…»
«Non dire sciocchezze, Marco» mi risponde Fatima
con un sorriso indecifrabile, «è morta un sacco di gente
quando si cantava Faccetta nera per “liberare” l’Etiopia dalla schiavitù. Sono passati tanti anni ma c’è sempre qualche spiritoso che me la canticchia. L’Abissinia
rimane un vago paradiso di faccette nere nell’immaginario di molti che non sanno neanche dove sia.»
Si versa un bicchiere d’acqua. Lo strato bianco della
mano traluce attraverso il vetro. Intanto giocherella con
il suo riflesso nella rodiatura del coltello da pesce e continua a sorridere con una fila di denti bianchissimi mentre
attendiamo il cameriere. Ci disturba un gruppo di turisti
stranieri che varca l’ingresso con ripetuti cigolii.
«Tutto vero, ma in fondo Faccetta nera consacrava la
passione dei fanti italiani per le ragazze incontrate in
Abissinia, era una canzone piena di promesse.

Marco, assistente di Storia Contemporanea alla Sapienza di Roma, e Fatima, campionessa di nuoto di fondo della nazionale italiana di origine somala, partono per la Somalia. La ragazza vuole portare aiuto al fratello Liban detenuto a Mogadishu per reati politici che rischia la pena di morte. Per amore Marco la segue ben sapendo che il viaggio sarà pieno di rischi. Uno svolgimento teso, avvincente e commovente porterà a svolte spesso inaspettate e l’epilogo riserverà sorprese che segneranno una “crescita umana” del protagonista.

Che cosa spinge a mettere la propria vita a repentaglio per salvare un uomo? Rapporti di amicizia, ruoli “istituzionali”, legami di parentela, amore. Ma ciò non basta. Scelte drammatiche si impongono pagina dopo pagina sull’onda delle emozioni quando tutto è tragicamente in gioco. 

“Casi di cronaca più o meno felicemente conclusi su teatri di lotta, il problema dei rifugiati di guerra e lo scontro frontale di ideologie e religioni mi hanno dato l’ispirazione per questo romanzo che definirei d’amore in senso ampio – ha dichiarato lo scrittore Domenico Mucedola- A tali questioni non do una risposta se non nell’epilogo. Ed è la risposta che, secondo me, è la più vera di tutte: anche dal peggio può uscire il meglio, non ci sono mai situazioni in cui tutto è perduto, ex malo bonum come direbbe Sant’Agostino. Mai come in questi giorni di odio abbiamo bisogno di un recupero emozionale e pratico di questa utopia”.

“In una corsa contro il tempo per salvare Liban, Fatima e Marco accettano il rischio di un viaggio in Somalia e giocano tutte le carte a disposizione in nome di qualcosa che viene “prima”, un sentimento solidale nato con l’uomo che questo romanzo ci svela essere al fondo di tutti noi. Un eroico bene senza tempo che può sorgere fin dalle radici di ogni possibile male” – ha commentato l’editore.

 

Per guardare il book trailer di “Prima di tutto”: https://www.youtube.com/watch?v=Tgx721IRrTA

“Francesca. Un inverno a Milano”, il nuovo romanzi di Valeria Valcavi Ossoinack

“Francesca. Un inverno a Milano” di Valeria Valcavi Ossoinack mette al centro della storia raccontata un personaggio femminile che nella precedente opera dell’autrice, “Donna Eleonora”, faceva il suo ingresso nella vita della protagonista ultrasettantenne, stravolgendola completamente. Tutto era cominciato quando Francesca si era presentata a Villa Thalia, una lussuosa casa di riposo, con il gravoso compito di dare a Eleonora la notizia della morte di suo padre, che per l’anziana era un cugino molto amato. E da quel giorno le due donne, nonostante la grande differenza d’età e il diverso vissuto personale, avevano imparato a conoscersi e ad apprezzarsi, fino a non volersi più separare.

«Un giorno di giugno del 1990, Francesca si presentò a Villa Thalia. Stavolta non era per una semplice vacanza, ma per rimanere. Era una donna libera, e voleva cominciare una nuova vita».

Nel precedente romanzo il lettore ha potuto familiarizzare con il carattere pungente e a tratti cinico di Eleonora, una donna impertinente, facoltosa e profondamente sola, ed è potuto entrare in punta di piedi nei tormenti della dolce Francesca, imprigionata in un matrimonio che aveva azzerato i suoi sogni e la sua personalità – «Quella che si presentò davanti a Eleonora era una persona confusa e insicura, che coltivava ancora l’illusione che andasse tutto bene e si sforzava di essere all’altezza del ruolo di moglie e di madre che il marito aveva voluto per lei. Quando Eleonora le aprì gli occhi sulla sua realtà, Francesca prese coscienza di essere profondamente infelice».

Gli appassionati confronti con l’anziana donna diventano preziosi per Francesca, che decide di riprendere in mano la sua esistenza; in questo romanzo la incontriamo un anno dopo: ha lasciato l’America, dove viveva con il marito, ha chiesto il divorzio e si è trasferita in un bell’appartamento milanese con i suoi due figli e con Eleonora, la donna che l’ha salvata e che è stata salvata a sua volta, perché finalmente non è più sola.

In questa emozionante opera assistiamo ai tentativi di Francesca di ricostruire la sua vita, mentre trova un nuovo lavoro, un nuovo amore e compie ricerche per recuperare un pezzo importante del suo passato. In dialoghi ritmati, secchi e vibranti, a cui l’autrice ci ha abituati e che sono l’ossatura del racconto, si narra una storia semplice ma ricca di cuore e ironia, in cui si riflette ancora una volta sulla fragilità e insieme sulla forza delle relazioni, siano esse tra innamorati o tra genitori e figli o ancora tra due donne tanto diverse eppure fondamentali l’una per l’altra.

 

SINOSSI DELL’OPERA. Dalle stesse protagoniste di “Donna Eleonora”, un romanzo a più voci, a metà tra la commedia e il thriller, tra un passato ancora da chiudere e un futuro ancora tutto da scrivere. Perché la vita succede sempre all’improvviso, che tu lo voglia o no.

 

BIOGRAFIA DELL’AUTRICE. Valeria Valcavi Ossoinack, italiana di nascita e cosmopolita per vocazione, dopo aver trascorso molti anni in Sudamerica oggi vive a Dubai. “Francesca. Un inverno a Milano” è il suo terzo romanzo, dopo “Il Mugnaio” (“The Miller”, 2019) e “Donna Eleonora” (“Eleonora. One summer month”, 2021).

 

 

Contatti

https://www.vvossoinack.com/

https://www.facebook.com/vvossoinack

https://www.instagram.com/vvossoinack/

 

Link di vendita online

https://www.amazon.it/Francesca-inverno-Valeria-Valcavi-Ossoinack/dp/B0B111D2BQ/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=1653659363&sr=1-1

Concorso letterario “Racconti campani 2022” – Historica edizioni

La casa editrice indipendente Historica edizioni (www.historicaedizioni.com) in collaborazione con il sito Cultora (www.cultora.it)  indice il concorso letterario “Racconti campani 2022”. La partecipazione al concorso è gratuita ed è rivolta a tutte le persone, italiane o straniere, nate, residenti o domiciliate nella regione Campania.

L’oggetto del concorso riguarda esclusivamente la sezione narrativa. Gli autori intenzionati a partecipare al concorso dovranno inviare racconti inediti e redatti in lingua italiana. Possono partecipare al medesimo testi già premiati in altri concorsi, purché sempre inediti e redatti in lingua italiana.

Gli elaborati dovranno essere inoltrati entro e non oltre il 15 febbraio p.v. in formato word con nome, cognome, numero di telefono e nome del concorso al seguente indirizzo email: racconticampani@gmail.com .

I racconti vincitori saranno pubblicati da Historica edizioni in un libro che sarà disponibile nelle librerie campane (con distribuzione Libro.co), sul sito di Historica, nelle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore, e sui principali book-stores online.

Di seguito, il bando completo del concorso (visitabile anche all’indirizzo: http://www.historicaedizioni.com/concorso-letterario-racconti-campani-2022/ )

_______________________________________________________________________________________

Concorso letterario Racconti campani 2022

Historica edizioni (www.historicaedizioni.com) in collaborazione con il sito Cultora (www.cultora.it) indice il concorso letterario “Racconti campani 2022”.

UNICA SEZIONE: NARRATIVA – Si accettano racconti a tema libero che non superino le 10.000 battute spazi inclusi. Sono ammesse eccezioni se gli elaborati superano di poco il limite prefisso. Ogni autore può inviare al massimo un racconto.

TESTI – I testi devono essere in lingua italiana e inediti. Possono partecipare autori italiani e stranieri. Possono partecipare testi già premiati in altri concorsi.

COME INVIARE I RACCONTI – I concorrenti devono inviare il racconto in formato word, con nome, cognome, indirizzo, numero di telefono e nome del Concorso, al seguente indirizzo mail: racconticampani@gmail.com

CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE – La partecipazione è gratuita e aperta a tutte le persone nate, residenti o domiciliate nella regione Campania.

TERMINI DI INVIO – Inviare gli elaborati via mail entro e non oltre il 15 febbraio 2022.

DESIGNAZIONE DEI VINCITORI – Agli autori selezionati verrà inviata una mail con il responso.

PREMI – I racconti vincitori verranno pubblicati da Historica edizioni in un libro che sarà in vendita nelle librerie campane (con distribuzione Libro.co), sul sito di Historica, alle principali fiere della piccola e media Editoria cui parteciperà l’editore e sui principali book-stores online.

DIRITTI D’AUTORE – I diritti dei racconti rimangono di proprietà dei singoli Autori.

INFORMAZIONI – Per informazioni scrivere a:  racconticampani@gmail.com

 

 

‘Origami’, l’affascinante opera di Sabatina Napolitano

Origami (l’arte orientale di piegare la carta) è un romanzo della scrittrice sarda Sabatina Napolitano, insegnante di matematica e scienze alle scuole medie e superiori, amante della poesia. L’opera richiama a riflessioni essenziali, una sorta di fiction che rappresenta un punto di contatto con le vite di tutti. Protagoniste del romanzo sono le esperienze di Olga, le scelte di Jeremy, il coraggio di Edoardo che appassionano e coinvolgono il lettore.

Origami è un insieme di generi diversi: a tratti un giallo, a tratti un romanzo psicologico, in dei punti un romanzo rosa. La favola di Olga allevata dai nonni diventa una affascinante storia di sfide, compromessi, trasformazioni che seminano magia e diffondono nel lettore i presupposti di un inseguimento.

Origami: sinossi

La protagonista del romanzo è Olga, una giornalista e bibliotecaria che diventa celebre sposando Gustavo Miso, un editore e giornalista molto facoltoso. Da bambina resta presto orfana di entrambi i genitori e viene cresciuta dai nonni che amavano gli origami. Alle scuole medie comincia a scrivere su un giornalino chiamato Origami: il sogno di carta. La giornalista non abbandona mai il progetto fin tanto che “Origami” diventa un giornale vero.

Olga gestisce la grossa biblioteca di Itaque insieme ad altri impiegati come Marianne, Jeremy, Nina, Nora, Ellen. Dapprima diventa amante di Jeremy poi dopo un incidente incontra Gustavo e se ne innamora. Olga ha due presenze vicine costanti, un amante, Emilio, e una amica, Rossana. Questi le consigliano scene e azioni che spesso lei non segue e che subisce contro la sua volontà. Gustavo non si rende conto di nulla e appoggia quasi sempre le decisioni della moglie. I due hanno un unico figlio, Edoardo che prima ha una relazione con una traduttrice. Poi a seguito della loro separazione sposa una donna giapponese, Ada. Dalla loro unione nasce una figlia che sembra portare sulle spalle il peso dei Miso.

Origami è un romanzo ricco di misteri e di movimenti che affascinano il lettore dalla prima all’ultima pagina, facendolo viaggiare contemporaneamente in più generi letterari.

L’autrice

Sabatina Napolitano è nata a La Maddalena (SS) il 14 maggio del 1989. Ha pubblicato sette libri di poesia. Ha vinto numerosi concorsi per la poesia edita e inedita. Suoi racconti sono pubblicati in diverse riviste letterarie. Recensisce, collabora e intervi- sta autori di poesia, narrativa e saggistica ed è una studiosa dell’opera di Nabokov. Questo è il suo primo romanzo.

Il libro è presto disponibile sul sito dell’editore Campanotto  e nelle maggiori librerie online e fisiche. Per scrivere all’autrice visitate il suo blog https://sabatinatableauvivant.wordpress.com/ e la pagina dedicata a Origami.

‘Io Voglio Vivere’ di Luciano Natali

Luca e Giovanna, protagonisti del romanzo di Luciano Natali, Io voglio vivere, sono una coppia molto affiatata e assodata: sono giovani e si amano da impazzire. Ma poi il loro legame, che pare inossidabile, subisce dei grandi scossoni, se non un vero e proprio terremoto, quando lui, in seguito a un’ assai inaspettata eredità, riceve in dono una casa sita a Dona, nel profondo Nord d’Italia, da parte del nonno paterno Luigi che ha visto soltanto una volta in vita sua, in occasione della morte della nonna che non aveva mai incontrato.

Allora era davvero molto piccolo ed era andato in loco in macchina, in compagnia dei suoi genitori, che poi non erano più andati sull’argomento, nemmeno quando era diventato grandicello. Ed anche quando decide di parlare loro di tale eredità, paiono piuttosto reticenti a “tirare in ballo” la questione.

Il padre poi sembra che non ne voglia proprio parlare. Che cosa sarà successo tra lui e il nonno di tanto doloroso e sconvolgente da farlo comportare in tale maniera? O semplicemente è solo una banale sensazione di Luca? Sta di fatto che ora è lui l’erede. E che la casa di Dona, costruita con le proprie mani da nonno Luigi, è di sua proprietà. Certo, potrebbe venderla e ricavarci tanti bei soldini, ma lui non ne vuole sapere perché sente che in qualche maniera quel paese fa parte di lui. Ed è questo il motivo scatenante del primo allontanamento con Giovanna che, con grande astuzia tipicamente femminile, cercherà, come si suol dire, di riportarlo all’ovile, e quando vedrà che lui, dopo essersi trasferito a Dona non ha alcuna intenzione di ritornare a Roma, tenterà, tramite una notte di passione, di farlo tornare sui suoi passi.

Ma ormai qualcosa tra di loro, nonostante l’attrazione che li lega sia ancora molto forte, si è rotto e non può più essere ricucito. Centrerà forse in tutto ciò anche la conoscenza della bella Maria, nipote di Alba e Michele, il fornaio del paese? Prova realmente qualcosa per lei che va ben al di là dell’amicizia o è solo un modo per dimenticare Giovanna? E soprattutto che cosa prova lei per lui?

Lo trova realmente attraente o lo vede come un semplice amico con il quale trascorrere del tempo, scherzare, e consumare delle gustose cenette e dei pranzi succulenti? Sta di fatto che ormai Dona, nonostante in un primo momento gli abitanti non ne volessero sapere di lui, gli è entrata sempre più nel cuore e che lui pertanto non la vuole più lasciare. Si anche molto affezionato agli anziani del paese e ha stretto nuove  e importanti amicizie. Sta diventando un giovane uomo sempre più appagato, con le idee ben chiare e con tanta voglia di fare e di essere felice.

Ci riuscirà?

 

Genere: Narrativa

Casa Editrice: Piattaforma StreetLit

Pagine: 150

Prezzo: 3, 99 (Ebook), 13, 99 (Cartaceo)

Codice ISBN: 9791220821513,  9791220821698

 

Contatti

https://www.facebook.com/LucianoNataliAutore

https://www.instagram.com/nataliluciano_autore/

https://www.ibs.it/io-voglio-vivere-ebook-luciano-natali/e/9791220821513

https://store.streetlib.com/it/luciano-natali/io-voglio-vivere-9791220821513

 

Parte il concorso letterario nazionale “Artisti” per Peppino Impastato, prima edizione

L’Associazione culturale musicale onlus “La piccola orchestra”, al fine di incoraggiare e valorizzare l’attività letteraria e musicale, indice ed organizza la prima edizione del concorso letterario Nazionale “Artisti” per Peppino Impastato.

Ci voleva un premio letterario per ricordare Peppino Impastato, giornalista e attivista siciliano, conduttore di una trasmissione radiofonica in cui faceva satira contro la mafia (lui che era nato in una famiglia mafiosa), ucciso da quest’ultima il 9 maggio 1978 a Cinisi, cittadina a pochi chilometri da Palermo, per ordine del boss mafioso Gaetano Badalamenti, triste evento che coincise con ritrovamento del cadavere di Aldo Moro, ucciso dalle BR, in via Caetani, a Roma.

Il concorso si articola in 5 sezioni:

SEZ A: POESIA A TEMA LIBERO (compresa Poesia Dialettale). Saranno ammesse a questa sezione del concorso letterario un massimo di tre poesie per ogni autore, sia edite che non pubblicate. Alla poesia gialettale dovrà essere allegata la traduzio ne in italiano (spedire anche via email). Le Poesie potranno partecipare anche se già premiate in altri concorsi, senza limite al numero dei versi. Saranno premiati i primi tre classificati. Primo classificato: €100, coppa e attestato; secondo classificato: Targa e attestato; terzo classificato: Targa e attestato.

SEZ B: LIBRO FANTASY EDITO

Potranno partecipare a questa sezione tutti quei libri fantasy editi anche già premiati in altri concorsi con pubblicazione a partire dal 2004. Spedire tre copie. Possono partecipare anche i libri in formato Ebook. Inviare l’opera con spedizione elettronica sia nella versione Pdf che Epub. Saranno premiati i primi tre classificati. Primo classificato: € 100, coppa e attestato; secondo classificato: Targa e attestato; terzo classificato: Targa e attestato.

 SEZ C: LIBRO DI NARRATIVA EDITO

Potranno partecipare a questa sezione del concorso tutti quei libri di narrativa editi anche già premiati in altri concorsi con pubblicazione a partire dal 2004. Spedire tre copie. Possono partecipare anche i libri informato Ebook. Inviare l’opera con spedizione elettronica sia nella versione Pdf che Epub. Saranno premiati i primi tre classificati. Primo classificato: € 100, coppa e attestato, secondo classificato: Targa e attestato; terzo classificato: Targa e attestato.

SEZ D: FIABE E RACCONTI PER BAMBINI

Potranno partecipare a questa sezione del concorso tutte le fiabe e i racconti per bambini non pubblicate. Sarà ammesso un elaborato per ogni Autore e dovrà essere spedito sia in formato cartaceo che via email. Saranno premiati i primi tre classificati. Primo classificato: € 100, coppa e attestato; secondo classificato: Targa e attestato; terzo classificato: Targa e attestato.

SEZ E: CANZONI, BRANI E COMPOSIZIONI MUSICALI

Gli elaborati musicali (inediti) dovranno essere spediti tramite We trasfer, jumbo email o simili. Saranno ammessi un massimo di due elaborati per autore. Saranno premiati i primi tre classificati. Primo classificato: € 100, coppa e attestato; secondo classificato: Targa e attestato; terzo classificato: Targa e attestato.

SEZIONI A-D-E

Possono partecipare le classi degli istituti scolastici: primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado. Saranno ammessi un massimo di due elaborati per classe. Per ogni classe partecipante si richiede un’insegnante referente. Le tre classi vincenti, riceveranno un ricordo, targa e attestato. I partecipanti dovranno inviare e/o spedire le opere con le modalità già specificate allegando la scheda e la ricevuta del versamento della quota di partecipazione, al seguente indirizzo: “LA PICCOLA ORCHESTRA ONLUS” CONCORSO LETTERARIO NAZIONALE “ARTISTI” PER PEPPINO IMPASTATO presso “Caroleria Alice”, via Roma 35 20088 Rosate (MI).

Una lodevole iniziativa che ci auguriamo abbia un ottimo riscontro, perché la cultura, la letteratura, la poesia, la musica sono tra i mezzi più efficaci per promuovere legalità e impegno civile.

La scadenza del bando è fissata per il 25 maggio 2017. A tutti i partecipanti verrà inviata un’email per la conferma ricezione delle opere e in seguito spedito un attestato di partecipazione.

La quota di partecipazione di ciascuna sezione del concorso è di € 10,00.

In allegato la scheda di partecipazione SCHEDA DI PARTECIPAZIONE – ISTITUTI SCOLASTICI

 

Premio Campiello 2016: vince Simona Vinci con ‘La prima verità’

Il Premio Campiello è giunto alla sua 54ª edizione. Sabato 10 settembre, in concomitanza con Venezia 2016, si è svolta sempre a Venezia la premiazione Premio Campiello edizione 2016. Ad aggiudicarsi il Campiello d’argento 2016 con 79 voti è stata Simona Vinci con il suo romanzo La prima verità edito da Einaudi. A gareggiare con la Vinci gli altri quattro finalisti:

Gli ultimi ragazzi del secolo di Alessandro Bertante edito da Giunti

Le cose semplici di Luca Doninelli edito da Bompiani

Le regole del fuoco di Elisabetta Rasy edito da Rizzoli

Il giardino delle mosche di Andrea Tarabbia edito da Ponte alle Grazie

Nel corso della serata è stato conferito anche il premio Campiello opera prima a La teologia del cinghiale edizioni Elliot di Gesuino Nemus, il Campiello Giovani al racconto Wanderer edizione Viandante di Ludovica Medaglia e il Campiello Economia assegnato al giornalista e scrittore Dario Di Vico. Il consueto premio Fondazione Campiello è stato assegnato invece allo scrittore Ferdinando Camon, per il suo impegno nell’interpretare senza ipocrisia la società e le sue contraddizioni.

Simona Vinci, classe 1970 aveva già riscosso molto successo con il suo primo romanzo Dei bambini non si sa niente uscito nel 2009 per Einaudi. Sempre per Einaudi sono usciti la raccolta di racconti In tutti i sensi come l’amore e i romanzi Come prima delle madri del 2003, Brother and Sister nel 2004, Stanza 411 nel 2006, Strada Provinciale Tre nel 2007. Inoltre per un pubblico più giovane ha pubblicato Corri, Matilda e Matildacity.

La prima verità, come è stato sottolineato dall’autrice, è un libro difficile, frutto di otto anni di lavoro. Un libro che affronta il difficile tema della pazzia, mescolando alla storia di un manicomio-lager in terra greca vicende apparentemente personali. Il titolo, che riprende un verso del grande poeta greco Ghiannis Ritsos, allude a quelle verità di valore assoluto che attraversano e addirittura superano le vicende del libro. Storie di una bellezza crudele, quasi tragica che affondano le radici in tempi e luoghi sempre presenti.

Alessandro Bertante con Gli ultimi ragazzi del secolo, ambientato nella Croazia degli anni Novanta lascia raccontare la sua storia a un adolescente ribelle che si intreccia con la presa di coscienza di un giovane uomo di fronte al dramma della Storia. Gli ultimi ragazzi del secolo è un romanzo crudo, estremo che potrebbe non finire mai di raccontare. Le cose semplici di Luca Doninelli racconta una storia d’amore (e non solo) che attraversa la distruttività e l’imbarbarimento del mondo per rincorrere i desideri più semplici, i bisogni più comuni e puri. Le regole del fuoco di Elisabetta Rasy racconta la guerra dalla prospettiva poco conosciuta delle donne al fronte; Ritrae un’intimità e un’uminità vera sebbene circondata dalle tenebre.

Con Il giardino delle mosche di Andrea Tarabbia, ci immergiamo in una storia sospesa tra romanzo e biografia; Tarabbia ci racconta la storia di Andrej Čikatilo uno dei più feroci assassini del Novecento.
Infine il vincitore del Campiello Opera Prima La teologia del cinghiale di Gesuino Némus ci trascina in segreti, misteri e colpe antiche scandite da ritmo battente imprevedibile e umoristico.
Il Premio Campiello ci regala, con i suoi autori, possenti spunti di riflessione e ottime proposte di lettura. Ancora una volta dunque non ci resta che attingere al pozzo, storica effige del premio, l’ “approvvigionamento” di cui abbiamo bisogno.

Exit mobile version