Problemi riscontrati dall’artista indipendente nella distribuzione e promozione musicale
L’artista indipendente, sulla base della propria esperienza personale e delle collaborazioni con altri artisti, ha evidenziato le seguenti criticità relative al settore della distribuzione e promozione musicale:
- Costi elevati e scarsa trasparenza nei guadagni: La produzione musicale richiede investimenti significativi, ma i ricavi derivanti dagli ascolti sulle piattaforme di streaming spesso non riflettono adeguatamente gli sforzi e le spese sostenute dagli artisti.
- Distributori e piattaforme poco chiari: Sebbene alcune piattaforme come Spotify, Amazon e Apple forniscano strumenti di monitoraggio per gli artisti, altre come Tidal, YouTube, Qobuz e Napster risultano poco trasparenti. I report sugli ascolti non sempre corrispondono ai pagamenti erogati dai distributori.
- Pagamenti irregolari e ritardi: Molte piattaforme inviano report con cadenza trimestrale o semestrale, talvolta con ritardi ancora maggiori, complicando la gestione e la programmazione finanziaria degli artisti.
- Differenze nei compensi: I pagamenti variano considerevolmente in base alla piattaforma e al distributore, senza una chiara spiegazione riguardo alle tariffe applicate o alle trattenute effettuate.
- Assenza di strumenti di promozione: La maggior parte delle piattaforme non consente agli artisti di autopromuoversi; solo Spotify offre strumenti a pagamento a questo scopo, mentre le altre limitano fortemente la visibilità degli artisti emergenti.
- Concorrenza sleale: L’assenza di regole chiare e di strumenti promozionali penalizza gli artisti indipendenti rispetto a quelli più affermati, limitando le opportunità di diffusione.
- Comportamenti poco corretti da parte di alcune etichette: Alcune etichette emergenti trattengono percentuali elevate (fino al 50%) senza fornire un reale supporto promozionale o servizi concreti agli artisti.
- Albo degli artisti indipendenti: Considerando la distinzione tra artisti sotto etichetta e artisti totalmente autonomi, sarebbe auspicabile istituire un albo ufficiale degli artisti indipendenti “verificati”. La verifica potrebbe basarsi su parametri quali il deposito di un brano presso SIAE o Soundreef e la sua effettiva distribuzione.
- Radio: Le emittenti medio-grandi tendono a trascurare gli artisti indipendenti. Considerata l’elevata produzione musicale, per accedere alle radio o essere valutati, dovrebbe essere obbligatorio disporre di un editore, come avviene da sempre. Una possibile soluzione potrebbe essere l’introduzione di una quota obbligatoria di passaggi per musica indipendente e in lingua italiana.
L’artista ritiene dunque necessaria una regolamentazione che garantisca maggiore trasparenza, equità nei compensi e accesso a strumenti di promozione per tutti gli artisti.
Ulteriori preoccupazioni dell’artista indipendente sulla situazione attuale
L’artista indipendente esprime preoccupazione per lo stato attuale della musica indipendente, evidenziando principalmente:
- Costi di produzione elevati e ritorni economici limitati: Nonostante i significativi investimenti per produrre musica, gli artisti indipendenti faticano ad ottenere compensi adeguati, soprattutto a causa della mancanza di regole chiare nella distribuzione.
- Mancanza di trasparenza da parte di piattaforme e distributori: Spesso i dati sugli ascolti e sui guadagni sono poco chiari o discordanti, con report che non corrispondono ai compensi effettivamente ricevuti.
- Pagamenti irregolari: Alcune piattaforme pagano con notevoli ritardi, mentre alcuni distributori non effettuano affatto pagamenti, aggravando la gestione finanziaria degli artisti.
- Limitazioni imposte dalle piattaforme: Piattaforme come Spotify e Deezer impongono soglie minime di ascolti per erogare i pagamenti e, in certi casi, rimuovono brani sospettando frodi quando gli ascolti aumentano troppo rapidamente.
- Problemi legati alla promozione: Gli artisti indipendenti non hanno pari opportunità di promozione; solo Spotify consente una promozione a pagamento, mentre altre piattaforme non offrono possibilità concrete di autopromozione.
- Assenza di regole chiare sugli ascolti fraudolenti: La mancanza di definizioni e procedure trasparenti espone gli artisti al rischio di rimozioni arbitrarie dei brani senza un processo equo. Di fatto, manca una “carta dei servizi” per gli artisti.
L’artista conclude sottolineando l’urgenza di definire regole precise che garantiscano equità, trasparenza e pari opportunità per tutti gli artisti emergenti e indipendenti.