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Autori di successo

‘Purgatorio’, l’esistenza deragliata di Ilaria Palomba

Purgatorio

Anche la vita di Ilaria Palomba raccontata in Purgatorio è un passaggio: dalla morte alla vita. Dal buio alla luce. Ma non si tratta di una vera e propria resurrezione. Di sicuro non è stato un percorso facile. Iniziato con lunghi mesi di degenza ospedaliera durante i quali a farla da padrone è stato il dolore, provato fin dal primo risveglio in ospedale, nel «ventre del Leviatano», uno «spazio liscio tra terra e cielo, un Purgatorio»

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‘Come la neve nessun rumore’, il thriller ad alta quota di Marco Lugli

Lugli

Trecentosessantacinque pagine intrise di sentimenti con un’unica costante, la vita. E’: ‘Come la neve nessun rumore’, un’indagine ad alta quota per il commissario Gelsomino, il nuovo libro di Marco Lugli. Reduce dai precedenti successi, tornano le indagini del commissario Gelsomino, alla sua sesta avventura. Il romanzo, scritto da Marco Lugli, è preceduto infatti da diversi episodi: Nel Tuo Sangue, Ego Me Absolvo, La Madre (romanzo finalista Amazon Storyteller), Le Sepolture, È solo il mio nome.

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“Haiku- Centomila stagioni di cuore”, la nuova raccolta poetica di Lisa di Giovanni

haiku

"Haiku- Centomila stagioni di cuore" di Lisa Di Giovanni (Edizioni Jolly Roger) è una raccolta poetica che ci trasporta in un viaggio attraverso le stagioni e l'amore, utilizzando l'antica forma poetica dell'haiku. Con una struttura divisa in cinque sezioni — una per ciascuna delle quattro stagioni e una dedicata all'amore — il libro esplora i cambiamenti ciclici della natura e i momenti fugaci, ma profondamente intensi, dell'esperienza umana. La scrittura di Lisa Di Giovanni è delicata e contemplativa, evidenziando una raffinata capacità di osservazione affinata dalla sua carriera nel giornalismo. Attraverso i suoi haiku, in soli diciassette sillabe, riesce a catturare l'essenza di paesaggi naturali e sentimenti, offrendo una finestra aperta su mondi ricchi di dettagli. La semplicità dello stile si unisce a un tocco personale e moderno, trasformando ogni componimento in un piccolo capolavoro di chiarezza ed emozione. Le stagioni vengono dipinte con immagini vivide e dettagliate: l'autunno è caratterizzato da foglie dorate, nebbie avvolgenti e crepitii del camino; l'inverno è il silenzio della neve, il gelo e la magia dei cristalli di ghiaccio; la primavera risveglia i sensi con boccioli, piogge tiepide e voli di rondini; l'estate brucia con il sole, il mare e le melodie dei grilli. Queste descrizioni non solo mostrano il cambiamento della natura, ma anche i riflessi emotivi che tali cambiamenti suscitano nel cuore umano.

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‘Olocausta’ di Giuseppe Mastrangelo. Le parole prima dell’azione

Olocausta

Il 12 settembre del 1919 D’Annunzio guidò un gruppo di militari da Ronchi fino a Fiume. Tra l’inverno e l’estate del 1920 le trattative internazionali portarono ad un compromesso: la città contesa divenne uno stato indipendente. L’8 settembre del 1920 gli uomini di D’Annunzio che occupavano la città la chiamarono “Reggenza italiana del Carnaro”. Con questa istituzione D’Annunzio ottenne il controllo della città. La Reggenza ebbe una costituzione, la Carta del Carnaro, scritta da Alceste de Ambris e rielaborata dal Vate. Questo statuto prevedeva un modello di società utopistico.

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“Segreto a più voci” di Fernando Bermúdez tradotto per la prima volta in Italia da Edizioni Spartaco

segreto

Fernando Bermúdez, Premio Cortázar 1994 e Premio Juan Rulfo 1997, è per la prima volta in Italia, ospite di "Un borgo di Libri 2024. Intelligenza naturale..." a Casertavecchia (borgo antico di Caserta), festival diretto da Luigi Ferraiuolo, per la presentazione del suo nuovo atteso romanzo "Segreto a più voci". Domenica 15 settembre nella cattedrale di Casertavecchia, Bermúdez è stato presentato il romanzo "Segreto a più voci", tradotto dallo spagnolo da Giovanni Barone e pubblicato in prima edizione assoluta in Italia dalla casa editrice indipendente Edizioni Spartaco, libro atteso da lettori e critica da trent'anni, dopo la fortunata raccolta di racconti "La metà del doppio", che è valsa allo scrittore prestigiosi riconoscimenti.

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‘Le braci’, il senso della vita secondo Sándor Márai

Le braci

Le braci, romanzo dell’ungherese Sándor Márai edito per la prima volta nel 1942, racconta la storia dell’amicizia tra due uomini, Henrik detto “il Generale” e Konrad, e di come essa abbia avuto fine in seguito al tradimento del secondo. Il punto di partenza è l’incontro tra i due, che, a distanza di quarantun anni, ha lo scopo di far finalmente luce sugli avvenimenti che li hanno separati. La prima parte, che coincide con l’attesa di Konrad da parte di Henrik, è occupata dal racconto degli anni della loro amicizia; la seconda, invece, quella dell’incontro, da un lungo dialogo (a dire il vero, più un monologo del Generale) sulle circostanze in cui si è interrotta.

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‘Chi dice e chi tace’ di Chiara Valerio o della non qualità dei libri del Premio Strega

Chiara Valerio

Chiara Valerio è nota per essere fra le intellettuali più amate dalla sinistra, storica amica di Michela Murgia, così come di Elly Schlein, editor di Marsilio, in prima linea per i diritti della comunità LGBTQ+, sceneggiatrice del film Mia madre (2015) di Nanni Moretti, autrice di 14 libri, così come di un discusso articolo su Repubblica dello scorso anno dal titolo “Il fascismo nel sangue” dove fra le altre cose scriveva: “Non mi viene in mente niente di più fascista del sangue. Il sangue che stabilisce parentele, gerarchie, eredità, tradizioni. Il sangue che consente di mantenere i privilegi…” Che delirio.

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‘Cavoli e re’, opera prima di O. Henry, rimasta famosa per l’invenzione del termine e del concetto di «repubblica delle banane».

cavoli e re

Cavoli e re, opera prima di O. Henry, rimasta famosa per l'invenzione del termine e del concetto di «repubblica delle banane», si presenta come una specie di vaudeville, nel quale ogni capitolo è un numero che può stare a sé, anche se non manca un sottile filo conduttore. Viene riprodotta fedelmente la situazione dell'America Centrale tra Ottocento e Novecento, dominata dalla United Fruit (chiamata Vesuvius nel libro), che faceva e disfaceva i governi e si accaparrava le terre migliori, curando i propri interessi a scapito delle popolazioni locali.

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